Nell’ambito di Collecting People - iniziativa volta alla condivisione della conoscenza attraverso incontri ed interventi estemporanei, determinati talvolta dal semplice passaggio in città di un ricercatore - Progetto Diogene è felice di ospitare Alice Zannoni in dialogo con Osservatorio Futura.
Alice Zannoni, curatrice di Bologna e cofondatrice di SetUp Contemporary Art Fair, porta avanti un lavoro di ricerca sulla comunicazione e sulla diffusione dell’arte contemporanea tentando di renderla comprensibile a qualsiasi osservatore non preparato, ma curioso. Nel 2018 scrive il libro “L’arte contemporanea spiegata a mia nonna”, nel quale racconta l’esperienza di dialogo e confronto con l’anziana nonna Zita su alcune tematiche chiave della ricerca artistica: “le pagine di questo libro voglio essere un ‘attrezzo’ per addestrare il pensiero a esplorare (…) un mondo, quello dell’arte contemporanea, che spesso può apparire bizzarro e senza senso, ma che si nutre del reale per esistere”.
La volontà di scardinare le dinamiche elitarie del pubblico dell’arte e la dimostrazione che l’arte può entrare nelle cose della vita possono generare interrogativi sulle intenzioni di chi si occupa di arte: essa può riguardare la vita di tutti? se non di tutti, è possibile che rientri in tutta la sfera vitale, nelle dinamiche passionali del quotidiano? il lavoro dell’artista deve necessariamente ‘arrivare’ a tutti? il mestiere dell’artista contemporaneo come può modellarsi su queste tematiche e come incide sulla società?
Proveremo a dare delle risposte (o a trovare altre domande) con Osservatorio Futura, collettivo curatoriale nato nel 2020 a Torino, il cui progetto si costituisce come osservatorio attento alle progettualità artistiche contemporanee e alle dinamiche che reggono il lavoro culturale in toto.
Alice Zannoni
Nata ad Arzignano (Vicenza) il 30 marzo 1981. Vive e lavora a Bologna.
Si è laureata in Estetica al Dams-Arte di Bologna con Luciano Nanni, dove consegue anche il master in “Cultura dell'innovazione, mercati e creazione di impresa”. Si occupa da oltre quindici anni di arti visive come critica d'arte, curatrice indipendente e collabora come free lance con riviste del settore. È stata docente di Storia del design presso la Laba di Rimini, Direttore Amministrativo della Fondazione Campori; ha ideato, fondato e diretto SetUp Contemporary Art Fair di cui è ora Amministratore Unico. Ha pubblicato il libro “L'arte contemporanea spiegata a mia nonna” (Nfc Edizioni).
Osservatorio Futura
Osservatorio Futura è un centro di ricerca e spazio espositivo fluido. Un progetto in continua evoluzione composto ad oggi da una piattaforma digitale, un’associazione culturale no profit e uno spazio espositivo in via Carena 20 a Torino. Ogni parte del progetto è indipendente e interconnessa. La mission è la promozione e valorizzazione della ricerca artistica emergente, con la vision di creare una rete tra i giovani addetti ai lavori, proponendo una buona etica del lavoro tramite l’instaurazione di un meccanismo virtuoso.
Progetto Diogene | COLLECTING PEOPLE_Alice Zannoni
in dialogo con Osservatorio Futura
>>>Lunedì 18 Ottobre, h 18 al Tram Diogene
Progetto Diogene | BIVACCOURBANO_ Studio
Tram Diogene ospita Simone Scardino
Da settembre 2021 Progetto Diogene dà avvio ad una nuova azione progettuale per rispondere alle criticità e ai bisogni degli artisti in questo periodo di emergenza e crisi: l’attuale fase di discontinuità e lenta ripresa, con una pandemia che ha creato una situazione totalmente inedita e instabile per la società contemporanea, ha portato inevitabilmente a una riflessione sulle derivanti necessità per chi fa ricerca artistica e a una ridefinizione degli intenti dell’associazione con un conseguente cambiamento di funzione per il Tram Diogene.
Con il progetto Bivaccourbano_Studio – frutto del ripensamento della residenza storica, Bivaccourbano_R, nata nel 2007 – l’associazione Diogene mette a disposizione della comunità creativa Torinese il proprio spazio, il Tram posizionato nella rotonda tra Corso Regio Parco e Corso Verona, la cui principale funzione sarà quella di spazio del fare, di lavoro e sperimentazione per artisti del territorio al momento privi di uno studio/laboratorio nel quale portare avanti il proprio lavoro.
A partire dal 12 settembre, il primo artista partecipante a Bivaccourbano_Studio sarà Simone Scardino, neolaureato in Scultura e Arti Visive presso l’Accademia Albertina di Belle Arti.
Simone Scardino (Venaria Reale, 1995). Vive e lavora a Torino. La sua ricerca ruota intorno al rapporto tra l’antropologia e la comprensione delle ecologie dei diversi ecosistemi, al fine di destrutturare alcuni modelli antropocentrici di abitare Terra. La sua pratica artistica multidisciplinare affronta temi quali lo studio del paesaggio (orizzonte tra natura e cultura), di metamorfosi e di simbiosi, indagando il significato della biodiversità e dell’essere umano, inteso non quanto specie vivente ma come stato dell’essere.