Gino Severini Natura morta con maschera (Composizione con la colomba o Oggetti presenti e lontani), (1929)
tecnica mista su vetro, cm 27x35 - Rovereto, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Deposito a lungo termine (inv. n. MART 908, SE 04) © GINO SEVERINI, by SIAE 2021
Museo Accorsi-Ometto guarda alla grande fase di presenza artistica italiana a Parigi all'inizio del secolo scorso con la mostra "Parigi era viva".
Sette artisti, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Massimo Campigli, Filippo de Pisis, René Paresce, Gino Severini, Mario Tozzi, che hanno ridisegnato le sorti della pittura italiana nel XX secolo, in quel quinquennio d’oro che va dal 1928 al 1933.
La mostra, curata da Nicoletta Colombo e Giuliana Godio, restituisce il clima artistico, propositivo, dialogante e provocatorio, di un crocevia spazio-temporale unico e irripetibile: attraverso una settantina di opere si ritrova quella tensione europeista maturata tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta, un’epoca che vide Parigi farsi scenario di una cultura cosmopolita e interattiva, antitradizionale, in cui maturare il confronto con i movimenti avanguardisti.
Numerose le presenze provenienti da enti museali e istituzionali: Banca Monte dei Paschi di Siena; Banco BPM, Milano; Civica Raccolta MIAC - Museo Novecento, Firenze; Civici Musei di Udine; Collezione Gori, Pistoia; Collezione di Palazzo del Montecitorio-Camera dei Deputati, Roma; CUBO Museo d’impresa del Gruppo Unipol, Bologna; Fondazione Carima - Museo Palazzo Ricci, Macerata; Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro; Gallerie degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna, Firenze; Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Museo Revoltella, Trieste; Museo del Paesaggio, Verbania; Museo della Collezione Mazzolini, Bobbio; Museo d’arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis” - GAMC, Ferrara.
Completano la mostra opere di diverse collezioni private.
Il titolo dell’esposizione si ispira a “Parigi era viva”, autobiografia di Gualtieri di San Lazzaro – celebre scrittore, editore e critico d’arte italiano, emigrato a Parigi – in cui vengono raccontate
in terza persona la vita e le vicende lavorative di Picasso, di Matisse e de Les Italiens.
La vicenda del “Gruppo dei sette” inizia ufficialmente nel 1928, anche se tutti i componenti sono presenti e operativi nella Ville Lumière da tempo. Parigi è il sogno e il mito di ogni artista:
Severini vi si stabilisce nel 1906; de Chirico vi approda una prima volta nel 1911 per tornarvi nel Benemeriti della Cultura e dell’Arte
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