Translate

01/10/21

Francesco Vezzoli fra Firenze e Londra

 


Autunno ricco di grandi eventi per Francesco Vezzoli che domani presenta una sua opera in Piazza della Signoria a Firenze e a Londra inaugura, il prossimo 11 Ottobre, nei giorni di Frieze, un progetto negli spazi del Trinity Fine Art di Carlo Orsi.

Ma andiamo per ordine e vediamo i due eventi. 

A Firenze il progetto – presentato dal Museo Novecento di Firenze e dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, realizzato con il patrocinio del Comune di Firenze e l’organizzazione di Mus.e – metterà in dialogo arte contemporanea e patrimonio storico artistico della città portando in Piazza della Signoria un monumentale leone rampante novecentesco, installato su un basamento antico, stritola tra le fauci una testa romana del II secolo d.C., in un pastiche tra diverse epoche artistiche che è diventato la cifra di molte opere recenti dell’artista.

Insieme all’intervento in piazza, il progetto comprende una seconda scultura, posizionata all’interno dello Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio, uno scrigno prezioso carico di misteriose suggestioni iconografiche, esoteriche e astrologiche realizzato tra il 1569 e il 1573, che per la prima volta in assoluto ospita un’opera di arte contemporanea. Su una figura di togato romana è innestata una testa “metafisica” di bronzo, citazione de Gli archeologi di De Chirico, una delle opere che meglio rappresenta il recupero della classicità in epoca moderna.



Il secondo evento è a Londra, eccovi un poco di informazioni.

Sarà un incontro tra barocco e arte contemporanea, un progetto promosso da Trinity Fine Art di Carlo Orsi e con la collaborazione della Galleria Franco Noero.

Per l'occasione saranno in confronta con due capolavori della scultura barocca, i busti del marchese Giovanni Corsi e del Cardinale Domenico Maria Corsi scolpiti da Alessandro Rondoni (c. 1644-c.1710), artista romano del XVII secolo contemporaneo di Bernini.

In una duplice veste di artista e curatore Vezzoli esplora un tema a lui molto caro, quello del rapporto parentale. 

“Il lavoro e la carriera di Rondoni sono caduti relativamente nell’oblio rispetto a quelli dei suoi contemporanei, sebbene egli fosse un artista popolare ai suoi tempi”, dichiara Carlo Orsi “I due busti a grandezza naturale raffiguranti padre e figlio sono unici sia  per la squisita qualità, sia per la provenienza. Giungono infatti direttamente dalla famiglia Corsi nella cui collezione sono rimasti per oltre 300 anni. Entrambi i busti vennero commissionati nel 1686 dal figlio, Domenico Maria Corsi, per celebrare la sua chiamata a Cardinale e ricordare al contempo la memoria del padre. Le opere restituiscono al visitatore il lignaggio della famiglia e immortalano nel marmo l’ascesa politica della famiglia Corsi.  Questi due capolavori ci restituiscono una storia familiare complessa e Vezzoli ne è rimasto affascinato”.

“Desidero vivere le emozioni che mi offre il barocco. Per barocco intendo non solo lo stile artistico, ma anche quella tipica caratteristica emotiva che attraversa ogni epoca”, aggiunge Francesco Vezzoli “Credo che Rondoni sia sottovalutato e si meriti un po’ di glamour. Basta infatti ammirare questi busti per cogliere la sua capacità di rendere viva la materia. Per me il rapporto con la classicità e l’arte del passato è chiaramente una ricerca dell’assoluto e i legami con i genitori ne sono una prova.”