Dal 24 marzo al 15 aprile 2018 il PAV Parco Arte Vivente ospita
PROIBITISSIMO!, progetto inedito di Irene Dionisio, a cura di Viola
Invernizzi, realizzato in collaborazione con Associazione Museo
Nazionale del Cinema, Associazione Wild Strawberries, Dugong Film, Film
Commission Torino Piemonte, e con il contributo e l’affiancamento del
Centre d’Art Contemporain de Geneve e di Hangar Creatività, il bando per
sostenere i giovani talenti artistici promosso dall’Assessorato alla
Cultura e Turismo della Regione Piemonte e coordinato dalla Fondazione
Piemonte dal Vivo.
In Italia risale al 1913 la prima legge che introduce
l’intervento censorio sulle proiezioni, allo scopo di eliminare le
parti considerate non adatte al pubblico, dando vita a un sistema
preventivo di censura che assoggetta al rilascio del nulla osta la
proiezione pubblica dei film e la loro esportazione all'estero.
Oltre alla censura totale, dagli anni trenta fino agli anni novanta, in
Italia è stata in voga un'altra forma di censura, quella dei tagli
mirati, che prevedeva l’eliminazione delle parti di pellicola che non si
voleva venissero mostrate, permettendo tuttavia di mandare in visione
il film mutilato.
Di questi spezzoni “proibitissimi” si conserva
memoria negli archivi cinematografici italiani, dai quali il gruppo di
lavoro, diretto da Irene Dionisio, ha recuperato una serie di scene
censurate nel corso della storia del cinema italiano - rimesse in scena
attraverso un lavoro di stilizzazione di costumi e scenografie - in
ordine cronologico dal ‘51 al ‘98. Focus dell’esposizione è la
videoinstallazione Proibitissimo! legata al film "Il mio unico crimine è
vedere chiaro nella notte" di Irene Dionisio che verrà presentato al
Centre d'Art Contemporain di Ginevra nel contesto della Biennale delle
immagini in movimento di Ginevra come unico progetto artistico italiano.
Insieme alla videoinstallazione la mostra sottolinea ed
enfatizza il processo che ha portato alla sua realizzazione, rendendo lo
spettatore coinvolto e consapevole della natura in progress dell’intero
progetto. L’introduzione alla visione non si intende infatti come un
momento didascalico, ma come un accompagnamento il più possibile
immersivo che susciti interesse e aspettativa nei confronti del film, di
fatto approdo finale del percorso espositivo.
Attraverso una call
aperta nell’aprile del 2017 è stato creato un gruppo operativo che ha
lavorato sotto la direzione di Irene Dionisio, con la curatela di Viola
Invernizzi e la collaborazione di Vittorio Sclaverani: Riccardo Calisti,
Giulia Capirone, Caterina Cretier, Helena Falabino, Ginevra Lanaro,
Dunja Lavecchia, Emanuele Marini, Giovanni Mauriello, Omar Bovenzi,
Ambra Micheletto, Alberto Rinaldi, Giorgio Santise, Beatrice Surano,
Morena Terranova.
La ricerca condotta dal gruppo di lavoro ha
portato all’analisi di oltre settanta film censurati e alla selezione
delle scene da inserire nel film, secondo quattro tematiche principali
oggetto di censura: violenza, religione, politica, sessualità.
In esposizione sono presenti anche diversi materiali: foto, estratti
dei copioni, elementi della scenografia, documenti d’archivio, parti del
diario di lavorazione e dello storyboard, foto di scena. Ad arricchire
il percorso della mostra saranno esposti alcuni preziosi documenti sul
tema della censura gentilmente concessi dalle collezioni del Museo
Nazionale del Cinema.
I visitatori potranno inoltre visionare
il making of del film e la processualità che ha portato alle operazioni
di re-enacting e foundfootage che costituiranno il momento principale di
interazione con lo spettatore, al quale sarà richiesta una restituzione
che abbia come oggetto l’esperienza soggettiva sulla censura.
Verrà in questo modo raccolto materiale che sarà un punto di partenza per nuovi percorsi di ricerca.
PAV/AEF
All’interno delle iniziative previste per l’approfondimento della
mostra PROIBITISSIMO! le Attività Educative e Formative del PAV
propongono il Workshop_54/ Proibitissimo, dal profondo, condotto da Irene Dionisio e Viola Invernizzi, per un massimo di 15 partecipanti.
Attraverso la tecnica teatrale dello psicodramma, l’intento del
workshop è condurre alcuni dei partecipanti - con l’ascolto del resto
del gruppo - attraverso il re-enacting (come per il film stesso in
mostra) di ciò che involontariamente è stato censurato nella propria
vita emotiva e serbato nell’inconscio. Il processo si concentrerà su
quattro macro-temi della censura (violenza, politica, religione e
sessualità), al centro del percorso di mostra.
A partire da questa
pratica psico-teatrale Dionisio e Invernizzi ri-analizzeranno insieme ai
partecipanti la serie di scene censurate emerse dalla ricerca e il
percorso che hanno condotto alla versione di sceneggiatura rimessa in
scena nel film Il mio unico crimine è vedere chiaro nella notte.
Le
tappe del processo e le tematiche di rilievo verranno poi narrate
attraverso una visita guidata della mostra stessa con la curatrice e
l’artista.
Per partecipare all’attività è necessaria la prenotazione, sino a esaurimento posti:
011 3182235 - lab@parcoartevivente.it
Irene Dionisio, regista e artista visiva (Torino,1986), è laureata in
Filosofia della Storia. Si è inoltre formata con il collettivo
curatoriale d'arte pubblica a.titolo, che attualmente produce i suoi
documentari, con il documentarista Daniele Segre e con la regista Alina
Marazzi. Ha collaborato come regista e/o autrice con numerose case di
produzione nazionali e internazionali. Cura dal 2010 progetti sociali,
culturali legati a tematiche politiche quali l'integrazione e le
questioni di genere. La sua produzione artistica include
video-installazioni e documentari, fra cui Sponde. Nel sicuro sole del
nord (2015) e La fabbrica è piena. Tragicommedia in otto atti (2011) che
hanno partecipato a vari festival internazionali e ricevuto numerosi
premi tra i quali il Premio Cariddi, il Premio Solinas, il Premio Scam e
il Premio della Giuria al Cine Verité in Iran. I suoi video sono stati
esposti al Pac di Milano, al Museo Berardo di Lisbona e al MamBo di
Bologna. Le ultime cose (Tempesta) è il suo primo lungometraggio di
finzione, presentato in anteprima mondiale durante la Settimana della
Critica di Venezia e distribuito dall'Istituto Luce Cinecittà
nell'autunno 2016. Il film ha partecipato a numerosi festival
internazionali tra cui Gotemborg Film Festival, Moscow International
Film Festival, Open Roads a New York. E' stato nominato ai David di
Donatello 2017, al Globo d’Oro 2017 come miglior opera prima e ha vinto
un Nastro D'argento Speciale alla sceneggiatura nel 2017.