Negli ampi saloni della Manica di Palazzo
Reale la Galleria Sabauda ha trovato una stupenda collocazione che rende
fruibile la vasta raccolta di opere d’arte custodite.
Dopo un primo allestimento che ha reso
visibile la ricca collezione ora si sta riordinando la raccolta creando
percorsi più storici e immersivi.
Da Dicembre 2018 è stata completata il primo
allestimento che guarda alle diverse epoche storiche; si è iniziato con la
sezione iscrivibile al rinascimento piemontese, collocata al piano terra, con
380 metri quadrati che ospitano più di cinquanta opere artistiche.
In un bell’allestimento cromatico che con
pratici supporti multimediale, realizzato con musica e touch-screen didattici,
accompagna il visitatore con scoperte pittoriche di grande valore, spesso
sottovalutate o poco note, che guardano alla storia artistica piemontese in una
luce di grande pregio artistico.
Sono state create così nove tappe che ci
guidano dal mutamento dalla metà del ‘300 fino all’avvento del Manierismo,
attraversando un fantastico Rinascimento piemontese. Esse sono:
1. Eleganza gotica, caratterizzata
dall’eleganza del disegno, dalla preziosità dei colori e da un uso ricercato
dell’oro;
2. Sugli altari del Piemonte: la forma del
polittico, ovvero pale d’altare a più scomparti molto comuni in Piemonte fino
alla fine del Cinquecento;
3. Giovanni Martino Spanzotti, casalese
d’origine, mescola gli influssi dei maestri della sua regione d’appartenenza
con quelli degli artisti ferraresi;
4. La seduzione di Roma: Macrino d'Alba,
dalle cui opere è possibile dedurre una diretta conoscenza degli artisti umbri
attivi a Roma, soprattutto Pinturicchio e Perugino;
5. Lo sguardo oltre le Alpi: Defendente
Ferrari, per cui il riferimento costante alla pittura nordica è una risposta
alla diffusione delle novità che arrivano da Roma;
6. Gli eccentrici, di cui Pietro Grammorseo è
uno dei principali esponenti, produce opere singolari in cui esperienze
fiamminghe sono fuse con motivi propri della cultura figurativa piemontese e
con suggestioni leonardesche;
7. Una voce del Rinascimento: Gaudenzio
Ferrari, eccellente pittore e scultore, senza dubbio il più importante artista
del Rinascimento tra Piemonte e Lombardia;
8. L’organizzazione della bottega, senza la
quale l’artista medievale e rinascimentale non potrebbe ideare e produrre;
9. Il Manierismo, la fase artistica in cui i
modelli di Raffaello e Leonardo diventano un riferimento imprescindibile.
“Adesso i Musei Reali di Torino hanno
superato la prima fase”, commenta la direttrice Enrica Pagella “Sono state
riaperte porte, riallacciati rapporti, è stato dato un nuovo nome e una
identità visiva unica. C’è ancora molto da fare, ma stiamo lavorando per
rendere i nostri Musei più accessibili, innovativi e inclusivi, perché credo
che possiamo giocare alla pari con le grandi istituzioni museali
internazionali. E sappiamo che i visitatori sono dalla nostra parte, il
pubblico che ogni giorno affolla le nostre sale è la conferma”.