La direzione artistica di
Sarah Cosulich per la Quadriennale sta prendendo forma come un articolata
iniziativa che vuole essere promotrice attiva dell’arte attuale italiana,
attivandosi con diversi progetti.
Centrale sarà il bando
Q-Rated che aprirà un canale con le giovani realtà artistiche del paese.
Per poi svilupparsi in un
percorso di laboratori, simposi e alla fine, nel 2020, in un selezionato
progetto espositivo, che sarà realizzato con la curatela di Stefano Collicelli
Cagol.
CS
Il presidente e il direttore artistico
della Fondazione La Quadriennale di Roma, Franco Bernabè e Sarah Cosulich, sono
lieti di presentare il programma culturale relativo al triennio 2018-2020.
La 17a Quadriennale d’arte, la
grande mostra dedicata all’arte italiana progettata per il 2020, costituisce il
punto di arrivo di una serie di iniziative promosse dalla Fondazione a partire
dal 2018. La nuova formula, che per la prima volta vede incaricato un direttore
artistico, mira infatti a consolidare la missione della Quadriennale come istituzione
nazionale dedicata alla promozione dell’arte italiana contemporanea attraverso
un’attività regolare durante il corso di tutto il triennio.
Fondata nel 1927, la Quadriennale è
un’istituzione nata con l’intento di selezionare ogni quattro anni il meglio
dell’arte prodotta in Italia. In questa nuova fase del suo percorso, guidata da
un direttore artistico, l’istituzione si propone di immettere nell’intero
sistema dell’arte del Paese nuove energie determinanti per il suo sviluppo
attraverso una strategia e un lavoro coerente e continuativo.
Il progetto per il triennio 2018-2020 persegue
l’obiettivo dell’istituzione di essere partner attivo e propositivo nel sistema
dell’arte italiano, stimolando il dialogo e lo scambio di idee sul territorio e
aumentando la visibilità e le prospettive degli artisti italiani attraverso la
loro promozione all’estero. Questi obiettivi vogliono fornire da un lato
strumenti e idee in grado di accrescere la circolazione virtuosa della
produzione artistica in Italia, dall’altro mirano ad arricchire di una
dimensione internazionale le attività della Quadriennale, aumentando in questo
contesto la visibilità dell’istituzione stessa.
LE TRE
INIZIATIVE DEL PROGETTO
Q2020 rappresenta il percorso preparatorio di
ricerca e allo stesso tempo l'esito finale, la 17a Quadriennale
d'arte del 2020.
Q-RATED prevede una serie di workshop e
simposi in Italia per stimolare il dialogo e lo scambio di idee sul territorio
e arricchire le prospettive degli artisti e la loro apertura verso l’esterno.
Q-INTERNATIONAL è un’iniziativa nuova,
focalizzata a sostenere le istituzioni straniere che espongono artisti
italiani, ampliando la conoscenza internazionale del loro lavoro.
Queste tre iniziative sono pensate in relazione una
all’altra, funzionando attraverso una logica di vasi comunicanti per cui
ciascun progetto beneficia dell’azione degli altri due. Nel loro insieme
assicurano pluralità e profondità di ricerca per la mostra del 2020 e
riconoscono l’importanza dell’archivio della Quadriennale, garantendone
crescita e aggiornamento. Le tre iniziative ambiscono a rafforzare il sistema
dell’arte italiana, sia all’interno sia all’esterno del Paese, grazie al
dialogo costante con altri musei, istituzioni e professionisti del mondo
dell’arte italiani e stranieri. L’obiettivo è quello di rendere la Quadriennale
un importante punto di incontro e scambio: un’istituzione centrale nel nostro
Paese e con un ruolo di rilievo nel sistema internazionale.
Q-Rated è un progetto che prevede tre workshop annuali,
ciascuno della durata di tre giorni, tenuti da tre importanti curatori e
artisti internazionali e aperti a giovani artisti e curatori italiani
selezionati attraverso un bando. I workshop, che si tengono nelle principali
città italiane (Roma, Palermo, Torino, Napoli, Venezia, Milano), rappresentano
uno strumento fondamentale di dialogo e confronto internazionale per gli
artisti attivi in Italia, ma anche un’occasione di relazione tra visioni e
approcci che raramente il sistema italiano offre in modo trans-locale.
A questi appuntamenti, si aggiungono i simposi annuali,
organizzati a Roma e incentrati su diverse tematiche, in modo da ripensare alle
influenze e agli interessi dell’arte italiana del presente alla luce del suo
passato recente e dei cambiamenti che ne hanno interessato il sistema di
educazione, produzione e circolazione. I simposi, che coinvolgono studiosi,
accademici, critici, oltre che curatori e artisti, generano nuovo materiale di
ricerca sull’arte italiana e funzionano da think
tank per la mostra finale e da cassa di risonanza per veicolare idee e
stimoli dal mondo all’Italia e dall’Italia verso il mondo.
Q-INTERNATIONAL
Q-International è il progetto della Quadriennale destinato a
sostenere le iniziative espositive realizzate da istituzioni straniere che
includono artisti italiani. Attraverso risorse economiche reperite con
un’attività di fund raising, si vuole colmare una lacuna effettiva nel nostro
Paese e contribuire al supporto dell’arte italiana all’estero sul modello di
realtà europee già esistenti. Attraverso una comunicazione mirata del bando di
partecipazione, Q-International vuole fornire un'opportunità di sostegno rapido
e preciso rispetto a spese legate all’organizzazione e alla presenza degli
artisti italiani nelle istituzioni internazionali, dai costi di trasporto e
assicurazione delle opere, alle spese di viaggio e ospitalità, contributi per
performance o pubblicazioni. Un comitato scientifico composto da artisti e
direttori di museo italiani ha il compito di selezionare i progetti più
interessanti tra le domande di partecipazione pervenute. L’iniziativa permette
alla Quadriennale di stimolare la visibilità degli artisti italiani fuori dai
confini nazionali attraverso un’attività di costante dialogo e scambio con
musei, fondazioni e istituzioni per l’arte internazionali. Q-International
consente di mappare la presenza italiana nei vari paesi stranieri promuovendo,
al tempo stesso, il ruolo strategico della Quadriennale come punto di
riferimento del nostro sistema.
DIRETTORE ARTISTICO E
CURATORE
Per assicurare la pluralità e la completezza della ricerca
portata avanti dalla Quadriennale, il progetto del direttore artistico Sarah
Cosulich richiede il coinvolgimento di un altro curatore. Cosulich ha scelto di
invitare Stefano Collicelli Cagol (Padova, 1978) come co-responsabile della
curatela della mostra del 2020, della ricerca sul territorio e delle attività
di workshop e simposi che caratterizzeranno il triennio. Il suo profilo è
quello di un curatore e studioso, con un’ottima conoscenza della storia
dell’arte italiana e, in particolare, della storia delle esposizioni. Al tempo
stesso Collicelli Cagol, il cui curriculum conta anche diverse esperienze
internazionali, è un attento conoscitore delle attuali sperimentazioni artistiche
sul nostro territorio (artisti italiani, studi e accademie).
Sarah
Cosulich
Sarah Cosulich (1974) si è
laureata in storia dell’arte a Washington D.C. e conseguito un master in
critica d’arte contemporanea a Londra con una tesi sul rapporto tra la tradizione
della Commedia dell’Arte e il lavoro di Maurizio Cattelan. Dopo le prime
collaborazioni a Berlino al Museo Ebraico e presso spazi alternativi cittadini,
l’esperienza alla Tate Modern di Londra nel 2001.
Cosulich inizia la sua
carriera nel contemporaneo con Francesco Bonami alla 50a Biennale di Venezia,
lavorando con artisti come Fischli/Weiss, Gabriel Orozco, Matthew Barney e
Rudolf Stingel. Dal 2004 al 2008 è curatrice al Centro d’Arte Contemporanea di
Villa Manin, dove cura mostre e progetti speciali di più di trenta artisti, tra
cui Carsten Hoeller, Pawel Althamer, Rirkrit Tiravanija, Damian Ortega, Tobias
Rehberger, Paola Pivi, Monika Sosnowska, Alberto Garutti, Tomas Saraceno. Tra
il 2009 e il 2010 progetta il programma espositivo della galleria Cardi Black
Box a Milano curando diverse mostre, dalla personale di Thomas Bayrle alla
collettiva fotografica con Letizia Battaglia, Arnold Odermatt e Enrique
Metinides.
Dal 2012 al 2017 Cosulich
dirige Artissima a Torino contribuendo allo sviluppo internazionale della fiera
attraverso l’introduzione di nuovi modi di coinvolgere curatori e collezionisti
nel programma, format innovativi e nuove sezioni. Per Artissima concepisce
anche progetti espositivi collaterali, da One
Torino, in collaborazione con i principali musei torinesi nel 2013, a SHIT AND DIE, curata da Maurizio
Cattelan nel 2014, e nel 2016 Cosulich cura FLYING
HOME, il progetto site-specific di Thomas Bayrle all’Aeroporto di Torino.
Tra i suoi scritti vi sono
monografie dedicate a Jeff Koons (2006) e Gabriel Orozco (2008) e diverse sono
le collaborazioni con istituti universitari italiani e stranieri.
Recentemente è stata
consulente allo sviluppo per Manifesta12 Palermo e collabora attualmente con
Mutina, azienda per la quale ha creato un programma di sostegno, produzione e
presentazione dell’arte contemporanea.
STEFANO COLLICELLI
CAGOL
Stefano Collicelli Cagol (Padova, 1978) è
storico delle mostre e curatore indipendente. Si è laureato nel 2002 presso
l’Università Ca’ Foscari, Venezia, in Conservazione dei Beni Culturali e ha
conseguito nel 2014 il suo PhD presso il Royal College of Art di Londra con una
tesi sulla storia delle esposizioni tematiche di arte contemporanea in Italia
tra gli anni ’30 e gli anni ’50. Dal 2018 è docente presso il Master di 2
livello in Design for Arts, Politecnico di Torino.
Accanto all’attività accademica, ha
sviluppato la sua pratica curatoriale attraverso diversi progetti in Italia e
all’estero. Il suo percorso è iniziato presso il Castello di Rivoli - Museo
d’Arte Contemporanea in occasione della mostra The Moderns curata da Carolyn Christov-Bakargiev nel 2003, ed è
proseguito tra il 2004 e il 2006 con il ruolo di assistente curatore a Villa
Manin - Centro d’Arte Contemporanea, Passariano (UD). Nel 2011 è stato assistente
curatore per la mostra Un’espressione
geografica. Unità e identità dell’Italia attraverso l’arte contemporanea,
prodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, dove ha lavorato tra
gli altri con Victor Man, Johanna Billing, Isabelle Cornaro, Markus Schinwald,
Andro Wekua e Ibon Aranberri.
Presso la stessa istituzione ha coordinato
dal 2010 al 2013 la Residenza per giovani curatori e ha contribuito alla
progettazione e docenza di CAMPO - Corso per curatori. Attraverso questi
progetti ha approfondito la situazione del sistema artistico italiano e la
conoscenza della sua giovane arte, ulteriormente indagata anche grazie alla
nona edizione del Premio Furla, 2012, in occasione della quale ha nominato
insieme a Bart Van Der Heide, curatore dello Stedelijk Museum di Amsterdam, la
vincitrice Chiara Fumai. In Italia, come curatore indipendente ha lavorato
presso Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino;
Artissima, Torino; Palazzo Grassi, Venezia; GAM - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea,
Torino; Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia e Museo Marino Marini, Firenze.
Ha collaborato inoltre con istituzioni
internazionali come Trondheim kunstmuseum, di cui è Curator at Large dal 2015 e
dove ha presentato le opere degli artisti Lawrence Abu Hamdan e Sidsel Meineche
Hansen; LUX Artists’ Moving Images, Londra; steirischer herbst festival, Graz;
V-A-C Mosca e Venezia; il festival curated by_vienna, Vienna e Art-O-Rama,
Marsiglia.
Ha pubblicato diversi articoli accademici
sulla storia delle esposizioni e suoi articoli sono apparsi su "Stedelijk
Studies", "Domus" e "Flash Art".
Q-RATED - OPEN
CALL WORKSHOP ROMA 2018
L’artista come curatore, il
curatore come artista con Pierre Bal-Blanc, Elena Filipovic, James
Richards
Fondazione La Quadriennale
di Roma, Villa Carpegna, Roma 3-4-5
luglio 2018
FINALITÀ
Nell’ambito delle
attività del triennio 2018-2020, la Fondazione La Quadriennale di Roma indice
il primo bando aperto di Q-Rated, iniziativa formativa finalizzata ad
approfondire tematiche dell’arte italiana. A 10 artisti e 2 curatori italiani
tra i 21 e i 32 anni d’età, è offerta l’opportunità di confrontarsi con tre
artisti e curatori internazionali attraverso un workshop della durata di tre
giorni caratterizzato da attività di laboratorio e di didattica.
I workshop si svolgono
nelle tre giornate dalle 9.00 alle 19.00. Ciascun tutor internazionale è
responsabile delle attività delle singole giornate.
I workshop sono
coordinati da Stefano Collicelli Cagol.
A CHI È APERTO IL BANDO
Sono ammessi a
partecipare gli artisti e i curatori italiani di età compresa tra i 21 e 32
anni, senza preclusione rispetto a residenti all’estero o a stranieri
naturalizzati italiani o che vivano e lavorino stabilmente nel nostro Paese.
Sono pertanto inclusi, oltre ai cittadini stranieri che hanno ottenuto la
cittadinanza italiana, anche coloro che hanno un legame lavorativo-culturale
con l’Italia di carattere continuativo. Per la partecipazione al workshop non è
richiesto uno specifico titolo di studi.
I workshop si tengono in
inglese, di cui è richiesta una buona conoscenza.
Gli artisti che lavorano
in gruppo o i collettivi curatoriali possono richiedere la partecipazione al
workshop attraverso la compilazione di una singola domanda di partecipazione,
avendo cura di segnalare i nomi e i dati anagrafici di tutti coloro che ne
fanno parte.
MODALITÀ DI SELEZIONE
La selezione degli
artisti e dei curatori è effettuata da una commissione che comprende il
direttore artistico Sarah Cosulich e il curatore Stefano Collicelli Cagol
insieme ai tutor internazionali del workshop.
Gli artisti e curatori
selezionati per il workshop di luglio riceveranno conferma della loro
partecipazione dalla Fondazione La Quadriennale di Roma entro il 1 giugno 2018.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Gli interessati dovranno
inviare, entro il giorno 4 maggio 2018, all’indirizzo email laquadriennalediroma@gmail.com la seguente documentazione che non deve superare
i 25 MB complessivi:
a.
domanda di partecipazione, compilata in tutte le sue
parti e firmata (Allegato A);
b.
copia di un documento di identità in vigore;
c.
CV aggiornato in italiano e in inglese in due distinti
file pdf;
d.
portfolio di massimo venti pagine, in italiano e in
inglese, in due distinti file pdf, max 10 MB ciascuno. Non è necessario
tradurre appositamente testi già pubblicati;
e.
eventuali link a siti in cui le opere o gli scritti
risultino pubblicati.
Agli artisti, nel
portfolio è richiesta la presentazione di materiale informativo relativo alla
propria ricerca, con immagini delle opere ed eventuali testi di
accompagnamento. È richiesto inoltre un breve testo introduttivo (statement) da produrre in italiano e in
inglese. Il portfolio, in formato pdf, non deve superare i 10 MB.
Ai curatori, nel
portfolio è richiesta la presentazione di almeno un testo curatoriale
pubblicato o in fase di pubblicazione (eventualmente anche accompagnato da
immagini delle opere o di mostre trattate) e di una selezione per immagini
delle esposizioni organizzate. Il portfolio, in formato pdf, non deve superare
i 10 MB.
Eventuali chiarimenti
possono essere chiesti entro il 23 aprile scrivendo all’indirizzo email laquadriennalediroma@gmail.com. Le risposte sono pubblicate, secondo le più
comuni prassi, sul sito internet della Fondazione www.quadriennalediroma.org.
GESTIONE DELLA
DOCUMENTAZIONE
Q-Rated è un’iniziativa
strategica nell’ambito dell’attività di documentazione dell’arte contemporanea
italiana condotta dalla Fondazione principalmente attraverso il proprio
Archivio Biblioteca (ArBiQ). L’ArBiQ conserva e valorizza un vasto patrimonio
documentario sull’arte italiana del XX e del XXI secolo, consultabile
pubblicamente anche attraverso una banca dati online.
Il programma Q-Rated è
finalizzato, oltre che all’approfondimento e allo scambio delle migliori prassi
nelle ricerche più attuali nel settore delle arti visive, a una mappatura dei
talenti artistici e curatoriali che si presentano oggi sulla scena nazionale.
Il materiale raccolto
sarà conservato permanentemente nell’ArBiQ e reso disponibile per la
consultazione e la riproduzione nel rispetto delle norme che regolano il
diritto d’autore.
I portfolio degli
ammessi al workshop saranno pubblicati sul sito internet della Quadriennale e
potranno essere scaricati.
SVOLGIMENTO
La partecipazione al
workshop è gratuita. Ciascun partecipante è responsabile dell’organizzazione
del proprio viaggio/alloggio e provvede alla copertura delle proprie spese
durante i tre giorni di workshop. Il programma del workshop prevede ogni giorno
una pausa lunch offerta dalla Quadriennale. Le giornate di workshop sono
oggetto di riprese fotografiche e audio-video per fini documentativi,
divulgativi, di informazione, di promozione, di comunicazione istituzionale sui
social network, con possibili utilizzazioni anche per fini editoriali previa
informazione. Si fa presente che agli artisti e ai curatori selezionati sarà
pertanto chiesto di firmare una liberatoria per riprese fotografiche e
audio-video e per il loro utilizzo, da intendersi come prerequisito
indispensabile per la loro effettiva partecipazione alle giornate del workshop.
Resta fermo sin d’ora che l’autorizzazione non consentirà l'uso delle immagini
per scopi di lucro o in contesti che pregiudichino la dignità personale e il
decoro del cedente. I workshop non sono aperti alla partecipazione del
pubblico.
TUTOR E TEMA
Pierre Bal-Blanc (Ugine,
Francia, 1965), curatore indipendente e già direttore del CAC Bretigny
(2003-2015) e curatore di Documenta 14, Kassel (2017), nel 2014 è stato
curatore in residenza di Museion, Bolzano, dove ha organizzato la mostra Soleil Politique. Nei suoi interventi
curatoriali, Bal-Blanc interroga le relazioni tra istituzione, esposizione e
collezione e i loro significati.
Elena Filipovic (Los
Angeles, USA, 1972), direttrice della Kunsthalle Basel, è stata curatrice di
WIELS, Bruxelles e co-curatrice della 6 Biennale di Berlino (2010).
Recentemente, ha editato la raccolta di saggi The Artist as Curator: An Anthology ed è autrice del libro The Apparently Marginal Activities of Marcel
Duchamp. Ha conseguito il suo PhD presso la Princeton University.
James Richards (Cardiff,
Regno Unito, 1983), artista multimediale, è stato tra i finalisti del Turner
Prize nel 2014, ha curato il display di Study for a Portrait di Francis
Bacon presso Whitechapel Gallery, London, 2016, nell’ambito della presentazione
di V-A-C Collection e ha rappresentato il Galles alla Biennale di Venezia del
2017.
Il tema del primo workshop
affronta la questione dell’artista come curatore e del curatore come artista,
argomento ricorrente nell’approccio teorico, nelle esperienze artistiche e
curatoriali dei tutor invitati. Elena Filipovic nella sua recente pubblicazione
The Artist as Curator: An Anthology
guarda alle mostre organizzate da artisti come espressione per interrogare il
significato dell’opera e il ruolo della storia dell’arte e mettere in
discussione il format stesso di mostra e l’istituzione in cui avviene.
L’esperienza sensoriale nell’opera di James Richards, che include immagini,
suoni e un’attenzione “curatoriale” al display, esprime il potere dell’artista
contemporaneo nel modellare l’esperienza dello spazio espositivo attraverso le
nuove tecnologie. Nei suoi progetti curatoriali, Pierre Bal-Blanc attiva un
processo di messa in discussione dell’esposizione, che tratta come un vero e
proprio medium indipendente, rivelando un modo di operare simile a quello degli
artisti ed evidenziando il ruolo del curatore nella trasformazione della
pratica espositiva.
Q-INTERNATIONAL
Q-International è un
progetto mirato a dotare la Quadriennale di Roma di un’identità internazionale
in continuità con la sua missione di sostegno dell’arte italiana. Il progetto
vuole offrire, in linea con la maggior parte dei paesi europei, un sopporto
agile e flessibile alle realtà straniere che pianifichino mostre e iniziative
con artisti italiani.
Q-International è pensato come un "fondo" dedicato agli
artisti, creato per sostenere esclusivamente spese mirate all’implementazione
di progetti italiani all’estero: musei e istituzioni internazionali non-profit
possono fare richiesta per ottenere aiuto economico rispetto a progetti che
coinvolgono artisti del nostro Paese. Le spese coperte possono spaziare dal
sostegno per l'assicurazione o per il trasporto delle opere, ai costi di
viaggio e di ospitalità degli artisti fino all’aiuto nella realizzazione di
pubblicazioni.
Q-International nasce da una riflessione sui meccanismi del sistema
artistico internazionale e sulle lacune del nostro sistema nazionale. I musei e
gli spazi espositivi tendono a favorire l’invito ad artisti provenienti da
paesi le cui istituzioni sono in grado di fornire loro un aiuto economico. Il
sistema dell’arte italiano paga questa debolezza con una minore visibilità e
circolazione dei suoi protagonisti. Sul modello di istituzioni quali Mondriaan
Fund in Olanda, Iaspis in Svezia o Pro Helvetia in Svizzera, Q-International vuole consentire a un
numero elevato di istituzioni straniere di accedere anche per voci di spesa di
piccola entità, permettendo così la circolazione e il regolare interesse nei
confronti degli artisti del nostro Paese. La Quadriennale sviluppa in questo
modo un’immagine d’eccellenza all’estero – come supporter e partner – e
rafforza attraverso questa visibilità attiva anche la sua missione prioritaria
di sostegno dell’arte italiana con un attento e aggiornato monitoraggio
internazionale.
Q-International è
finanziato in parte con risorse provenienti dalla Quadriennale e viene
rafforzato grazie a un’attività di fund raising con aziende, istituzioni
pubbliche e private, e sostenitori individuali che scelgono di fornire un
contributo all’arte italiana, stimolando maggiori opportunità per gli artisti e
per la conoscenza internazionale del loro lavoro.
Le proposte che le
istituzioni straniere possono inviare a Q-International vengono valutate e
selezionate da un comitato scientifico presieduto dal presidente della
Quadriennale Franco Bernabè e composto da: Cristiana Collu, direttrice della
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma; Alberto Garutti,
artista e docente che vive a Milano; Cesare Pietroiusti, artista e docente che
vive a Roma e Andrea Viliani, direttore del MADRE - Museo d’arte contemporanea
Donnaregina, Napoli, oltre che dal direttore artistico Sarah Cosulich e dal
curatore Stefano Collicelli Cagol.
Il comitato si riunisce
due volte l’anno in modo da poter rispondere in tempi rapidi alle richieste di
partecipazione economica pervenute. Le istituzioni estere sono incoraggiate, a
seguito di una campagna di comunicazione mirata, a fare domanda attraverso un
formulario specifico pubblicato sul sito della Quadriennale, allegando alla
documentazione richiesta anche un budget preciso dell’iniziativa in questione.
Il primo bando
pubblicato sul sito della Quadriennale entro fine aprile 2018 assegna i primi
contributi di Q-International nel luglio 2018.
Cristiana
Collu
Dal
1996 al 2012 ha diretto il MAN-Museo d’arte della Provincia di Nuoro; dal 2012
al 2015 ha diretto il MART-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e
Rovereto; nel 2015 ha diretto l’Istituto Superiore Regionale Etnografico di
Nuoro e da novembre 2015 è direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e
Contemporanea, Roma.
Alberto Garutti
Artista
e docente, nato a Galbiate nel 1949, ha partecipato a grandi manifestazioni
internazionali come la Biennale di Venezia, la Biennale di Istanbul, Arte
all’Arte nel 2000 e nel 2005, e la Memory Marathon presso la Serpentine Gallery
di Londra. La sua ricerca di un dialogo aperto tra opera d’arte contemporanea,
spettatore e spazio pubblico, gli è valsa l’invito a realizzare lavori per città e musei di tutto il
mondo. Tra le opere più conosciute: Ai nati oggi per le città di Bergamo, Gand,
Istanbul e Mosca, Piccolo Museion a Bolzano, l’opera pensata per la
Fondazione Zegna a Trivero, Tutti i passi installata ad Anversa, negli
spazi dell’Aeroporto di Malpensa, alla Stazione Cadorna di Milano e in piazza
S.M. Novella a Firenze e l’opera commissionata da Hines Italia per il quartiere
di Porta Nuova a Milano. In occasione della mostra personale al Padiglione
d’Arte Contemporanea di Milano del 2012 curata da Paola Nicolin e Hans Ulrich
Obrist è stato pubblicato il libro Alberto
Garutti, didascalia/caption. Nel 2017 Alberto Garutti vince il concorso
internazionale per le Tre Soglie di Ca’ Corniani indetto da Assicurazioni
Generali - Genagricola S.p.A. e curato da Elena Tettamanti e Antonella
Soldaini, che prevede la realizzazione di tre opere pubbliche permanenti nei
pressi di Caorle (Ve).
Cesare Pietroiusti
Nato
a Roma nel 1955, vive a Roma. Si laurea in Medicina con una tesi in Clinica
Psichiatrica (1979). Co-fondatore del Centro Studi Jartrakor e della
"Rivista di Psicologia dell’Arte" (Roma, 1977). È uno dei
coordinatori delle residenze e dei progetti “Oreste” (1997-2001); docente di
“Laboratorio Arti Visive”, IUAV, Venezia (2004-2015); MFA Faculty, LUCAD,
Lesley University, Boston (2009-2016); co-fondatore di Lac o Le Mon, San
Cesario di Lecce, 2015. Dal 1977 ha esposto in spazi privati e pubblici,
deputati e non, in Italia e all’estero. Negli ultimi anni il suo lavoro si è
concentrato soprattutto sul tema dello scambio e sui paradossi che possono
crearsi nelle pieghe dei sistemi e degli ordinamenti economici. Pietroiusti
individua nella prassi laboratoriale un modello che, coniugando attività
formativa ed espositiva, offre possibilità di sviluppo orizzontale e collettivo
del pensiero e forme di superamento delle specificità disciplinari.
Andrea
Viliani
Storico dell'arte, curatore e dal 2013
direttore della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / Museo MADRE
di Napoli, dove ha curato e organizzato mostre personali e collettive, fra cui Pompei@Madre. Materia Archeologica
(2017-2018), in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei. Ha inoltre
supervisionato il progetto di costituzione della collezione del museo, Per_formare
una collezione, editato monografie e commissionato volumi di ricerca. Nel
2012 è stato fra i sei Curatorial Agents / Core-Group di dOCUMENTA(13), co-curando la
posizione a Kabul e Bamiyan, Afghanistan, con Carolyn Christov-Bakargiev e Aman
Mojadidi. Dal 2009 al 2012 è stato direttore della Fondazione Galleria Civica -
Centro di Ricerca sulla Contemporaneità di Trento. Dal 2005 al 2009 è stato
curatore al MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna. Assistente curatoriale e
assistente curatore, dal 2000 al 2005, al Castello di Rivoli - Museo d’Arte
Contemporanea, nel 2005 ha ricevuto il Premio
Lorenzo Bonaldi per l'Arte - Enterprize, supportato dalla GAMeC -
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, mentre nel 2006 è stato fra
i 60 players della Biennale de
Lyon. Autore di saggi per diversi musei italiani e stranieri, collabora
alle riviste "Flash Art", "Mousse",
"Kaleidoscope" e "Frog".