La conquista e il dominio umano hanno tante
sfaccettature, alcune molto evidenti altre più sordide e nascoste.
Così risulta particolarmente interessante e inaspettato il progetto di Uriel Orlow proposto dal Pav di Torino.
In modo semplice e immersivo, l'artista
ci svela con le sue opere alcuni meccanismi del colonialismo che sono stati compiuti sulle culture autoctone nella dominazione della natura botanica e nel suo
sfruttamento, che ancora oggi si
perpetua sul ricco patrimonio biologico del Sud Africa.
Con una serie di lavori (video, fotografie e ambiente sonoro) vengono espresse
alcune azioni che dominano la presenza originaria a favore dei nuovi
invasori che si appropriano del territorio fisico, dalla terra fino alla
vegetazione, rileggendolo secondo le proprie necessità e cultura.
Le opere, attraverso un analisi storica,
diventano testimonianza del l'incapacità dell'incontro che accresce preferendo
la negazione dell'altro impoverendo tutti.
Il 17 Marzo ho seguito il laboratorio con l'artista, una bella esperienza sia creativa che umana.