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02/03/18

Il malatino



La Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP), Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani sono liete di presentare la quinta edizione di Museo Chiama Artista, un progetto nato dal comune intento di sostenere attivamente il sistema del contemporaneo nel nostro Paese, attraverso la commissione ad artisti italiani di nuove opere che verranno successivamente presentate all'interno della rete museale. Per questo quinto capitolo del progetto, quest'anno a cura di Diego Sileo, AMACI ha chiamato l'artista Diego Marcon, che ha realizzato Il malatino (2017), un film di animazione in 16mm che verrà presentato in anteprima al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano domenica 4 marzo alle 18.30. Il film di Diego Marcon è accompagnato dalla pubblicazione di un piccolo prezioso libro interamente dedicato al progetto, edito da Silvana Editoriale, con testi di Federica Galloni, Gianfranco Maraniello, Diego Marcon, Diego Sileo, Sofia Silva e una conversazione tra Lucrezia Calabrò Visconti e Diego Marcon.

Anticipa la presentazione una lecture con l'artista il 4 marzo alle 16.00, aperta a studenti d'arte, di cinema e a curiosi e pensata per coinvolgere il pubblico in occasione di Museo City, l'iniziativa che dal 2 al 4 marzo coinvolge i Musei milanesi valorizzandone la funzione culturale.

Con questa nuova edizione di Museo Chiama Artista prosegue la sempre più strategica collaborazione tra la DGAAP e AMACI, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire e divulgare le più nuove forme di sperimentazione artistica. Grazie a questa partnership virtuosa, la DGAAP e AMACI confermano di anno in anno la produzione di una nuova opera che potrà circolare nei musei associati, costituendo le basi per la creazione e fruizione di un patrimonio comune.
"La scelta per questa quinta edizione di Museo Chiama Artista di coinvolgere un talento come Diego Marcon - afferma Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane -  che ha già esposto i suoi lavori in prestigiose istituzioni culturali italiane e straniere, consolida la vocazione di questo progetto di sostenere artisti emergenti, contribuendo alla loro affermazione nel panorama dell'arte contemporanea. Nello specifico, il film Il malatino evoca con il linguaggio dell'animazione temi inseparabili da ogni esistenza umana, come la sofferenza e la morte, in una forma del tutto originale, che trae ispirazione nel passato, da capolavori quali la Fanciulla Malata di Munch o l'Enfant Malade di Medardo Rosso, creando un dialogo ideale tra la storia e contemporaneità."
"Con il progetto Museo Chiama Artista i musei d'arte contemporanea perseguono anche la felice via della sperimentazione, grazie alla positiva collaborazione tra la Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane - sottolinea Gianfranco Maraniello, Presidente di AMACI. La vocazione a un'ermeneutica del proprio tempo sollecita la partecipazione alla pratica artistica nel suo farsi e all'ideazione di specifiche strategie di produzione. Da sempre interessato ai temi dell'invisibile e sensibile osservatore della condizione umana, Marcon ha già affrontato le inquietudini del sonno e della dimensione domestica, attualizzando spettrali angosce romantiche e adottando le tecnologie disponibili in un personale linguaggio filmico che, nel caso di Il malatino, assume la forma dell'animazione in 16mm. Il soggetto del fanciullo infermo è certamente memore di una consolidata tradizione artistica, ma la pellicola a ciclo continuo di Marcon ci trattiene sull'identità del primo e dell'ultimo fotogramma del cartone animato, in uno stato di sospensione che è ulteriore metafora di un'arte che sceglie l'indeciso, la soglia, la possibilità interminabile di progettare se stessa e la vita."
Per questa quinta edizione di Museo Chiama Artista, a cura di Diego Sileo, i Direttori dei musei AMACI hanno scelto di commissionare la realizzazione di una nuova opera a Diego Marcon, artista che negli ultimi anni ha raccolto un crescente consenso museale in Italia e all'estero, con mostre in prestigiose istituzioni quali la Whitechapel Gallery di Londra, il Centre international d'art et du paysage di Vassivière, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il Museo Villa Croce di Genova, il PAC Padiglione Arte Contemporanea di Milano, il MACRO e Palazzo delle Esposizioni a Roma.
Dopo aver esplorato nelle precedenti edizioni del premio il linguaggio video e filmico in diverse declinazioni - dal video-verità dei fratelli De Serio alla modalità docu-partecipativa di Marinella Senatore, dalla ripresa a camera fissa di Yuri Ancarani al lungometraggio di Rä di Martino - con l'invito a Diego Marcon si dà voce a un linguaggio più di nicchia, quello dell'animazione, utilizzato dall'artista con modalità personali, quasi introspettive, come se il disegno e la sua evoluzione dessero vita a fantasmi e inquietudini nascosti nel profondo dell'anima.
"La realtà analizzata da Marcon estende i propri confini, valica i limiti del verosimile per addentrarsi in nuovi territori e, nello specifico, la sua animazione si fa strumento di questo viaggio, luogo in cui s'addensa l'inesprimibile - rileva il curatore di Museo Chiama Artista, Diego Sileo. Si parte dall'affermazione che il lavoro di Marcon nel suo complesso è in fondo fantastico: ne è prova, ad esempio, il fatto che ogni immagine nasce da un impasto di sguardo obiettivo e di messa in scena, di realtà e di fantasia; l'immaginazione in lui interviene sempre, sia cercando con dati sperimentali una fusione, una dosatura, un'armonia sia giocando sullo scoppio, sulla distorsione, sulla rottura. Un'altra prova della natura fantastica della sua arte è da trovarsi anche nella credibilità che regge la percezione di ogni sua opera: qualunque sia il grado di verosimiglianza o di plausibilità delle situazioni rappresentate, lo spettatore ricostruisce le psicologie dei personaggi o riconosce gli oggetti sullo schermo partendo dal fatto che "ci crede": è quindi un'adesione soggettiva e non un riscontro oggettivo ciò che sostiene la visione di Marcon; è una misura mentale e non una scala empirica ciò che governa la sua produzione."

Il malatino verrà presentato in anteprima al PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano domenica 4 marzo alle 18.30, anticipato dalla lecture con l'artista alle ore 16.00, e successivamente sarà presentato all'interno dei musei associati AMACI seguendo un programma itinerante.
AMACI ringrazia Arena Broker, in qualità di Partner Sostenitore.