Domani, Mercoledì 14 marzo, a Milano presso la Galleria Monica De Cardenas, sarà inaugurata la msotra "ALEXANDRA" di Lupo Borgonovo alla una mostra di lavori su carta e sculture dal forte impatto visivo.
Il titolo Alexandra, che deriva dal nome del più grande esemplare di farfalla al mondo, vuole essere per l’artista l’incontro di elementi che in modi diversi attraversano tutte le opere in mostra: la simmetria, il colore, la geometria come matrice della decorazione, la ripetizione alla base del ritmo, l’impulso del collezionare e il mimetismo.
Attraverso una ricerca intrapresa negli ultimi anni, Borgonovo ha sviluppato un corpus di opere che unisce il linguaggio visivo tradizionalmente inteso con un immaginario esotico e un interesse per i processi di trasformazione della materia. Ogni opera è così un tassello di una narrazione, che ricongiunge in un’unica cosmogonia, miti ancestrali e narrazioni contemporanee.
L’artista costruisce la mostra Alexandra come un insieme di concatenazioni evocative ed estetiche, articolando le stanze con un intenso ritmo di ramificazioni storiche. Il tempo non è percepito solamente come una membrana che circonda le cose, ma come un materiale che può essere utilizzato nella creazione di un’opera. Nella ricerca di Borgonovo spazio e tempo emergono come forze generatrici.
CS
ALEXANDRA
14
marzo – 5 maggio 20178
Monica
De Cardenas, Milano
La Galleria Monica De Cardenas è lieta di annunciare Alexandra,
la prima mostra personale di Lupo Borgonovo presso la sede di Milano. La mostra
presenta lavori su carta e sculture dal forte impatto visivo.
Il titolo Alexandra,
che deriva dal nome del più grande esemplare di farfalla al mondo vuole essere,
per l’artista, l’incontro di elementi che in modi diversi attraversano tutte le
opere in mostra: la simmetria, il colore, la geometria come matrice della
decorazione, la ripetizione alla base del ritmo, l’impulso del collezionare e
il mimetismo.
Attraverso una ricerca intrapresa negli ultimi anni,
Borgonovo ha sviluppato un corpus di opere che unisce il linguaggio visivo
tradizionalmente inteso con un immaginario esotico e un interesse per i
processi di trasformazione della materia. Ogni opera è così un tassello di una
narrazione, che ricongiunge in un’unica cosmogonia, miti ancestrali e
narrazioni contemporanee.
L’artista costruisce la mostra Alexandra come un insieme di concatenazioni evocative ed estetiche,
articolando le stanze con un intenso ritmo di ramificazioni storiche. Il tempo
non è percepito solamente come una membrana che circonda le cose, ma come un
materiale che può essere utilizzato nella creazione di un’opera. Nella ricerca
di Borgonovo spazio e tempo emergono come forze generatrici.
Nella prima sala sono esposte due grandi opere
della serie Agua, realizzate su carta
di riso, durante un soggiorno dell’artista in Cina. I disegni hanno
iconograficamente rimandi alle antiche stampe orientali, rappresentazioni di
abiti e di farfalle. Il procedimento con cui sono realizzati è una delicata
immersione dei lavori in acqua, per poi attendere le molteplici ed evanescenti
immagini prendere forma.
Nella sala adiacente, un’esplosione di colori circonda
lo spazio; come tante farfalle a muro o antichi paramenti sacri, i “mantelli “
dal titolo Alix anch’essi realizzati
su carta, si stagliano su tutte le pareti.
I pastelli a olio Chevalon,
ottenuti con la stesura e la sottrazione di diversi strati di colore, hanno
come unico tema la raffigurazione da diversi punti di vista di una sella in
avorio della tradizione tedesca del 1700. A terra la grande scultura in bronzo Konko, il guscio della tartaruga è
mostrato al negativo per evidenziare il disegno e la geometria presente sul
carapace.
Nella sala conclusiva s’incontrano le sculture Ibu, fusioni in bronzo ottenute dal
calco di un ramo di palma da cocco, nelle quali il processo plastico assume i
toni della cerimonia e del rituale. Nell’intervenire sulla materia, l’artista
dà origine a lavori che amplificano la loro ambiguità formale, facendoli
somigliare a utensili arcaici, pugnali da collezione, code animali. Queste
ultime opere sembrano aver mantenuto un legame più stretto con la precedente
produzione dell’artista, più vicina allo studio del mondo naturale e animale.
Lupo
Borgonovo è nato a Milano nel 1985, dove vive e lavora. Tra le collettive
recenti ricordiamo: Villa Medici, Roma (2017 – 2016) Biennal of Young Art Moscow (2017) e Fondante presso Museo della Frutta, Torino; nel 2015 partecipa adEnnesima presso La Triennale di Milano e
a L'HospicesdesMilles-Cuisses, CAN,
Neuchâtel, TogetherForever, 138
Eldrige St. a New York. Nel 2014 espone adHabitat,
Minerva, Sydney; ItalianSummer,
Galleria Monica De Cardenas, Zuoz; Cocuou
Marron, CAN, Neuchâtel.
Lupo Borgonovo
Alexandra
Inaugurazione 14 marzo 2018 ore 18
dal 15 marzo al 5 maggio 2018
da martedì a sabato ore 15 –19
Via F. Viganò 4, 20122 Milano
tel.
39 0229010068
info@monicadecardenas.com
| www.monicadecardenas.com