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28/10/12

Big bambù a Roma


Come era già successo a Venezia, l'anno scorso, ora è la volta di Roma, dal prossimo Dicembre, ad ospitare un suggestivo universo di canne di bambù che trasformano temporaneamente un luogo.

L'idea di questa inziativa è dei fratelli Doug  Mike Starn ed è supportata da Enel Contemporanea presso il Macro di Roma.

Migliaia di aste in bambù sono legate e incastrate fra loro con un metodo tradizionale, capace di creare un’inedita struttura-scultura nella quale i visitatori possono addentrarsi lungo percorsi, camminamenti e sensazioni. 

Concepita dai fratelli Starn come un organismo vivente in continuo cambiamento nella sua complessità ed energia, l’opera della serie Big Bambú si sviluppa fino a circa 25 metri di altezza grazie all’utilizzo di un materiale solido e flessibile, oltre che altamente simbolico, come il bambù. L’opera è costruita manualmente dagli artisti stessi e dal loro gruppo di esperti arrampicatori. 

All’interno dell’architettura-scultura l’imprevedibile incrociarsi dei bambù diviene al tempo stesso elemento giocoso ed espressione della molteplicità della vita, dell’immaginazione e della creatività umana. Rendendo la flessibilità e gli intrecci del bambù elementi fisici di costruzione ma anche elementi mentali di riflessione, il visitatore può abbandonarsi nello spazio di quest’opera d’arte in continua trasformazione, concepita come se la costruzione non fosse mai finita. 

Un grande organismo vivo che si trasforma, si muove, si adatta al Tempo, che cresce non in dimensioni ma in sensazioni. In questo modo i fratelli Starn creano una delle poche opere d’arte contemporanea che, pur presentandosi nella sua versione ultimata come una scultura, rimane costantemente organica e viva, capace di accogliere lo spettatore e di inglobarlo come parte integrante del processo.