In forte ritardo, dopo tanti anni e polemiche, finalmente è stato realizzato il memoriale in ricordo delle vittime dell'Olocausto, dedicato alle etnia Sinti e Rom assassinati dai nazisti, oltre mezzo milione di persone.
Mi lascia un poco perplesso che anche davanti a questa storica tragedia si siano divise le identità. Per cui dopo tanti memoriali alla popolazione ebraica, pian pianino sono sorti anche altri per “categorie” come quello sui gay e ora quello per le etnie Sinti e Rom.
Il valore della memoria è determinante e forse proprio la storia dovrebbe insegnarci che prima delle culture ci sono gli essere umani che sono tutti uguali.
Nei giorni scorsi a Berlino presso il parco del Tiergarten, vicino al Reichstag, è stato inaugurato un grande spazio che contiene al suo centro un triangolo concavo che ogni giorno ospiterà un fiore, questo è immerso in una vasca circolare nera, circondata da tante pietre, di cui alcune provenienti dai diversi campi di concentramento, come indicato dalle scritte sopra riportate. Sul bordo della vasca sono incise le parole della poesia "Auschwitz" di Santino Spinelli, italiano di etnia rom. Accanto c’è una serie di pannelli cronologici.
