Nel contesto del progetto It's Not the End of the World Artissima ha invitato l'artista rumeno Dan Perjovschi a realizzare un intervento site-specific, a cura di Sarah Cosulich Canarutto, in uno dei palazzi simbolo della città di Torino. Palazzo Madama, già sede del Senato del regno sabaudo e oggi sede del Museo Civico di Arte Antica, rappresenta il centrum della città, ed è quindi lo spazio ideale dove ospitare un artista che fonda la sua ricerca sulla riflessione critica sulla società.
Dan Perjovschi presenta una video-installazione e una nuova serie di disegni realizzati direttamente sul pavimento della Corte Medievale di Palazzo Madama, uno spazio fortemente connotato dalla presenza di rovine d’epoca romana. Proprio l’idea di rovina diviene punto di partenza per un’analisi dell’artista sulla società contemporanea, spaziando da problematiche globali a questioni specificatamente europee per arrivare a toccare l’Italia con le sue realtà e contrasti.
Perjovschi utilizza infatti il disegno per raccontare con pungente ironia e irriverente spontaneità meccanismi, strutture e paradossi del mondo attuale. Attraverso immagini rapidamente abbozzate che richiamano la tradizione della vignetta satirica, l’artista costruisce una sorta di viaggio tra i conflitti dell’uomo contemporaneo. Dall’economia alla politica, dalla religione al mondo dell’arte, dal provincialismo alla globalizzazione, i disegni dell’artista hanno la capacità di coinvolgere lo spettatore e a sottoporlo, attraverso taglienti provocazioni, a costanti dubbi e interrogativi. Dal confronto tra storia e presente, individuo e collettività, identità e appartenenza, l’opera di Perjovschi sottolinea stereotipi e contraddizioni del nostro presente.
L’affascinante contesto della Corte Medievale di Palazzo Madama crea un dialogo inaspettato tra il lavoro dell’artista e il passato e offre al visitatore ulteriore punto di partenza nell’interpretazione del messaggio. La scelta di questo edificio storico, così importante per la città, deriva anche dalla volontà di coinvolgimento di un pubblico non esclusivamente legato all’arte contemporanea, che nell’installazione di Perjovschi può trovare interessanti e stimolanti spunti di riflessione.
Biografia Dan Perjovschi
Dan Perjovschi (Sibiu, Romania, 1961) vive e lavora a Bucarest. Tra le mostre personali di Perjovschi si segnalano il Padiglione Rumeno alla Biennale di Venezia del 1999. Nel 2005 al Museo Ludwig di Colonia, nel 2006 l’esposizione alla Tate Modern di Londra e a Portikus di Francorforte. Al MOMA di New York e alla Kunsthalle di Basilea nel 2007 e al Wiels Center for Contemporary Art di Bruxelles nel 2008, mentre nel 2009 è invitato dal Museum of Contemporary Art Kiasma di Helsinki, dal Vanabbesmuseum di Eindhoven in Olanda e dalla Salzburger Kunstverein di Salisburgo. Nel 2010 Perjovschi lavora al San Francisco Art Institute e al Royal Ontario Museum di Toronto. Tra le mostre collettive si segnalano le partecipazioni alle Biennali di Istanbul, di Bucarest, di Siviglia nel 2006, alla Biennale di Venezia nel 2007, a quella di Mosca nel 2007 e nuovamente nel 2010, alla Biennale di Sydney nel 2008 e a quella di Lione nel 2010. In Italia ha esposto nel 2008 a Palazzo Strozzi a Firenze in Arte, Prezzo e Valore, presso il MART di Rovereto all'interno di Eurasia e al Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin a Udine. Nel 2009 è al Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea nell'ambito della mostra What Is to Be Done?. Dan Perjovschi ha vinto nel 2004 il George Maciunas Award.