Da
alcuni giorni a Palazzo Strozzi ci si può
allegramente tuffare in un fantastico scivolo che occupa l’intera corte.
Un
grande progetto site-specific dell’artista Carsten Höller, che però supera il
semplice attimo giocoso per trasformarsi in un esperimento scientifico col
supporto dello scienziato Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia
vegetale, e alcune piantine di fagioli che il visitatore porta con se nella
caduta libera.
Infatti
questo evento coinvolge anche un aspetto scientifico in cui si cerca di capire
se un evento “traumatico” come una rapida discesa su un gigantesco scivolo
possa essere “percepito” da una pianta. Così in maniera rabdomantica ad alcuni
discesisti viene consegnata anche una pianta di fagioli, che poi viene
monitorata da un gruppo di ricercatori scientifici che analizzano in confronto
ad altre piante che non subiscono questo trattamento.
La
mostra poi prosegue in due sale dove sono proiettati in una film comici
nell’altra film dell’orrore, un marchingegno aspira le due tipologie di arie
che vengono poi irrorate su un glicine, un ramo accoglie l’aria “comica”
l’altro l’aria “horror”, questa variazione influenzerà la crescita della
pianta?
Meno
sperimentale ma altrettanto interessante la nuova mostra curata da Luca Massimo
Barbero “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano” che pare un
poco il proseguimento della bella mostra sull’arte italiana della Fondazione
Prada di Milano.
L’esposizione
si articola attraverso i famosi anni del “miracolo economico” che trasforma il nostro paese in una nazione.
Si
inizia col dialogo, spesso intenso fra l’astrazione e il realismo per giungere
all’arte concettuale, attraversando i periodi dell’informale, della pop art.