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13/05/18

The Florence Experiment in una nuova nazione




Da alcuni giorni a  Palazzo Strozzi ci si può allegramente tuffare in un fantastico scivolo che occupa l’intera corte.

Un grande progetto site-specific dell’artista Carsten Höller, che però supera il semplice attimo giocoso per trasformarsi in un esperimento scientifico col supporto dello scienziato Stefano Mancuso, fondatore della neurobiologia vegetale, e alcune piantine di fagioli che il visitatore porta con se nella caduta libera.

Infatti questo evento coinvolge anche un aspetto scientifico in cui si cerca di capire se un evento “traumatico” come una rapida discesa su un gigantesco scivolo possa essere “percepito” da una pianta. Così in maniera rabdomantica ad alcuni discesisti viene consegnata anche una pianta di fagioli, che poi viene monitorata da un gruppo di ricercatori scientifici che analizzano in confronto ad altre piante che non subiscono questo trattamento.

La mostra poi prosegue in due sale dove sono proiettati in una film comici nell’altra film dell’orrore, un marchingegno aspira le due tipologie di arie che vengono poi irrorate su un glicine, un ramo accoglie l’aria “comica” l’altro l’aria “horror”, questa variazione influenzerà la crescita della pianta?


Meno sperimentale ma altrettanto interessante la nuova mostra curata da Luca Massimo Barbero “Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano” che pare un poco il proseguimento della bella mostra sull’arte italiana della Fondazione Prada di Milano.

L’esposizione si articola attraverso i famosi anni del “miracolo economico”  che trasforma il nostro paese in una nazione.

Si inizia col dialogo, spesso intenso fra l’astrazione e il realismo per giungere all’arte concettuale, attraversando i periodi dell’informale, della pop art.

Un percorso molto interessante e che risalta per la qualità delle opere proposte.