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24/05/18

A Barriera è arrivato Dioniso...




Torna il prossimo 30 Maggio a Torino la bella iniziativa di Opera Viva Barriera ideata da Alessandro Bulgini, col sostegno di Flash Back e la curatela di Christian Caliandro, in piazza Piazza Bottesini.

Apre la rassegna "Dioniso in città",  l’opera degli artisti palermitani Laboratorio Saccardi ( Vincenzo Profeta e Marco Leone Barone), creata per il secondo manifesto del progetto Opera Viva Barriera di Milano, progetto che nel 2018 si ispira allo scrittore e antropologo Chad Oliver e all’incontro tra mondi diversi.  L’opera di Laboratorio Saccardi ci parla della diversità come Grande Altro (secondo la definizione di Slavoj Ž i ž ek) irriducibile, incommensurabile, come linguaggio alieno e a tratti incomprensibile, proveniente al tempo stesso dal passato più arcaico e dal futuro prossimo. Un grande e orgoglioso viso africano ci osserva, con la fronte coperta da quello che sembra un antico elmo o un casco futuristico. Sullo sfondo, l’architettura del Teatro Politeama di Palermo con il suo strano gusto tra asburgico e assiro-babilonese; attorno, un’aria fosca e lampeggiante che sa di epica. 

E subito affiorano alla mente i versi della Profezia (1965) di Pier Paolo Pasolini, contenuta in Alì dagli Occhi Azzurri, disamina lucida di un processo storico, sociale ed economico che coinvolge popoli diversi a confronto, civiltà differenti e agli antipodi: “Essi sempre umili / essi sempre deboli / essi sempre timidi / essi sempre infimi / essi sempre colpevoli / essi sempre sudditi / essi sempre piccoli, / essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare, / essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi / in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo, / essi che si costruirono leggi fuori dalla legge, / essi che si adattarono a un mondo sotto il mondo…”. Il futuro prefigurato da Pasolini è adesso, è ora: anzi, è già passato. La diversità accede improvvisamente al territorio di una mitografia non consolatoria, ma ostinata a leggere il presente italiano nelle sue pieghe più sommerse.

Laboratorio Saccardi è formato da Vincenzo Profeta (Palermo 1977) e Marco Barone (Palermo 1978), artisti capaci di esprimersi con differenti linguaggi (dalla pittura, al video, alla fotografia, alla poesia visiva) nel segno di un dichiarato intento ludico e dissacratorio, artisti abituati da anni a cortocircuitare, terremotare, dinamitare le logiche e le pratiche culturali dell’arte contemporanea mainstream. Il loro lavoro verte principalmente su due temi: l’irrisione dello star-system dell’arte e l’irrisione dell’intellettuale. Tutto parte dalla conoscenza profonda della storia dell’arte da cui traggono inesauribili spunti per poi applicarli in tutti i loro lavori, senza risparmiare nessuno.