Fino al 29 Giugno la Fondazione Adolfo Pini
ospita un progetto site-specific di Jimmie Durham, raccolto col titolo
”Labyrinth”.
L’iniziativa, curata da Gabi Scardi, si
sviluppa sul percorso della percezione del luogo, attraverso ciò che di esso
non si vede, proponendo come ripensamento delle priorità e dei livelli di
valore, ciò che è dentro diventa percettibile.
Offre le “interiore” del corpo che lo rendono
fruibile, attraversando l’estetica della pelle, la struttura architettonica.
E’ anche presente un video del 1994, “The Man
Who Had A Beautiful House” legato a un’idea di abitare che viene prima, e va al
di là delle pareti di un edificio.