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30/01/10
Vincent Corpet
Da Sabato, 6 Febbraio fino a Domenica 16 Maggio a Nizza presso la galleria di arte contemporanea del MAMAC e lo spazio espositivo Galleria Ponchettes sul lungomare si svolgerà la mostra di Vincent Corpet, artista parigino legato alla mitologia e alla pittura nelle sue forme più storiche. Un legame fra figurazione e paesaggio, pulsioni istintuali legate da attimi di ricercatezza estetica.
Nato nel 1958, Corpet propone per questa occasione una pittura stratificata e legata da un riferimento storico a Picasso e alle sue famose Les Demoiselles d'Avignon, ri-interpretate in una chiave contemporanea.
Galerie contemporaine du Musée
Promenade des Arts - Nice - Tél 04.97.13.42.01 - www.mamac-nice.org
Galerie des Ponchettes
77, quai des États-Unis - Nice - Tél 04.93.62.31.24
Double Bind / smettetela di cercare di capirmi!
Malinteso, l'alterazione, l'incomprensione, aporia, confusione o fraintendimento, sono molti guasti o anomalie - sottile o palese - che alterano in modo articolato il corso e il contenuto dei nostri scambi.
Quattro anni dopo l'esposizione Transmission 1, il Centro Nazionale per l'Arte Contemporanea
la Villa Arson torna sul rapporto tra arte e comunicazione con la mostra Double Bind / smettere di cercare di capirmi!.
Questa volta ad esaminare la complessità dei linguaggi, che rende la comunicazione
un'impresa singolare costantemente rinnovato dal interpretazioni e traduzioni, sono altri nuovi artisti.
Il termine "doppio legame" si riferisce qui al legare "doppio" che ogni traduzione, come il filosofo Jacques Derrida, può essere impossibile.
L'ingiunzione "smettere di cercare di capirmi! "Si riferisce a psicanalista Jacques Lacan e la risposta che avrebbe fatto uno dei suoi ascoltatori troppo ansioso di voler cogliere il significato di ciascuna delle sue parole.
Artisti selezionati : A Constructed World, Boris Achour, Bas Jan Ader, Jérôme Allavena, Art & Language, Renaud Auguste-Dormeuil, Gilles Barbier, Robert Barry, Erick Beltrán, Stéphane Bérard, Christophe Berdaguer & Marie Péjus, Dominique Blais, Mel Bochner, Julien Bouillon, Pascal Broccolichi, Marcel Broodthaers, Cercle Ramo Nash, Marc Chevalier, Ma Chong, Gérard Collin-Thiébaut, François Curlet & Michel François, Anthony Duchêne, Jean Dupuy, Eric Duyckaerts, Omer Fast, Robert Filliou, Francesco Finizio, Henry Flynt, Ryan Gander, Jean-Baptiste Ganne, Dora Garcia, Mark Geffriaud, Alexandre Gérard, Claire Glorieux, Dan Graham, Joseph Grigely, Brion Gysin & Ian Sommerville, Raymond Hains, Temo Javakhi, David Jourdan, Ben Kinmont, Nicholas Knight, Silvia Kolbowski, Jirí Kovanda, Christine Kozlov, Joris Lacoste, Thierry Lagalla, Alvin Lucier, Christian Marclay, Aurélien Mole, Robert Morris, Bruce Nauman, Rivane Neuenschwander, Dennis Oppenheim, Philippe Parreno, Gaël Peltier, Alexandre Perigot, Antoine Poncet, Will Potter, Noël Ravaud, Bettina Samson, Mathieu Schmitt, Yann Sérandour, Richard Serra, Pierre Thoretton, Lawrence Weiner, Cerith Wyn Evans, Raphaël Zarka.
Villa Arson 20 avenue Stephen Liégeard Collina Saint-Barthélémy NICE Sito internet : www.villa-arson.org
27/01/10
End of an Era
Fine di un'epoca / End of an Era
Gordon Burn: Se avesse avuto modo di prendersi gioco di qualcuno, chi sarebbe stato?
Damien Hirst: Dio.
Si inaugura Sabato 30 gennaio, dal 6 al 8 la mostra del divino Damien Hirst che prende il titolo dalla scultura centrale in mostra, una testa mozzata di toro con le corna d'oro e coronata da un disco d'oro massiccio. Dopo aver recentemente annunciato la fine delle varie serie per il quale è diventato famoso in questi ultimi venti anni.
Sospesa in formaldeide e inseriti in una vetrina d'oro, questa scultura totemica agisce come un potente chiusura al vitello d'oro realizzato nel 2008.
La testa rappresenta la fine di un'era di mostri sacrificali, qui smembrata dal corpo maestoso della precedente scultura.
Mentre The Golden Calf simboleggiava il culto di un falso idolo, con End of an Era (2009) Hirst demistifica il racconto biblico e, per estensione, smonta il mito di se stesso.
In mostra sono anche presenti Judgment Day (2009) con pietre d'oro e circa 30.000 diamanti lavorati. Una serie di dipinti di diamanti famosi come il The Golden Jubilee (2008) Agra (2006) e The Rose Premiere (2006) proposti qui insieme per la prima
tempo.
Gagosian Gallery
980 Madison Avenue New York, NY 10075
Orari: mar-sab 10-6
Jim Hodges
Dal 5 febbraio al 5 aprile 2010 la Fondazione Bevilacqua La Masa accoglie l’artista americano Jim Hodges per la sua prima personale in uno spazio pubblico italiano.
La mostra è organizzata da Centre Pompidou, Musée national d'art moderne di Parigi in collaborazione con Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e Camden Arts Center di Londra.
Artista riconosciuto sulla scena americana, Jim Hodges presenterà una sessantina di opere nella sede della Galleria di Piazza San Marco offrendo una panoramica del lavoro e del singolare universo di questo artista d’eccezione.
Jim Hodges, nato nel 1957 nello stato di Washington, sviluppa, sin dalla fine degli anni Ottanta, un lavoro radicale e originale in cui il disegno è onnipresente. Affronta la fragilità, la temporalità, l’amore e la morte, ispirandosi alla natura e utilizzandone il lessico. Il risultato è di una semplice ed evidente bellezza. Caratterizzata da aspetti molto contrastanti, l’opera di Hodges può rivelarsi minimalista per la sobrietà di alcuni suoi lavori o barocca per la sua esuberanza, per la ricchezza dei materiali e l’uso di colori sontuosi e cangianti.
L’artista americano esplora sia materiali modesti come la carta, le pasticche di colori e i fiori di tessuto, che la foglia d’oro.
Le sue opere, influenzate dalla natura, dalla letteratura, ma anche dalla spiritualità, uniscono la semplicità dei materiali a un lavoro meticoloso e preciso di collage, cucitura, assemblage e découpage.
Che si tratti di fini ragnatele in filo d’argento o di foto ritagliate, di assemblage di partiture musicali, di fiori appuntati o di specchi rotti che disegnano un’altra immagine della realtà, Jim Hodges esprime con il suo lavoro la sua originale visione di un mondo caratterizzato tanto dalla bellezza e la gioia di vivere, quanto dalla malattia e la morte.
Un catalogo bilingue inglese / francese, diretto dal curatore della mostra Jonas Storsve, è pubblicato dalle edizioni del Centre Pompidou.
In occasione della mostra, sarà inoltre disponibile una brochure in cui sono riprodotti i testi critici tradotti in italiano con un saggio di Angela Vettese.
La conferenza stampa di presentazione della mostra si svolgerà mercoledì 3 febbraio 2010 presso la sede del Comune di Venezia di Ca’ Farsetti, alla presenza di Jim Hodges, Angela Vettese (Presidente Fondazione Bevilacqua La Masa), Jonas Storsve (Curatore mostra Centre Pompidou) e un rappresentante del Camden Arts Center.
24/01/10
Andrea Pozzo. Il trionfo dell'Illusione
Fino al 30 Aprile, nella chiesa Chiesa di san Francesco Saverio, detta anche Chiesa della Missione a Mondovì, è possibile fare una stupenda esperienza visiva. Salendo su un ponteggio all’interno dell’edificio fino a pochi metri di distanza dall’affresco della cupola realizzato da Andrea Pozzo, uno dei più grandi pittori delle Barocco italiano.
Questa opportunità è possibile grazie all’impalcatura attualmente in uso per il completamento dei restauri che è stata resa agibile al pubblico. In tal modo si può essere a prossimo contatto, ad oltre 20 metri di altezza, con questa stupenda opera d’arte, che simulando una cupola su una superficie piana, narra della vita di San Francesco Saverio e dell’ordine dei Gesuiti. Un lavoro che l’artista ha realizzato creando speciali illusioni ottiche, che da vicino possono essere riconosciute e studiate, in modo magnifico e grandioso, tanto da farlo poi scegliere per realizzare un’opera nella Chiesa di Sant'Ignazio a Roma, quello che sarà il suo capolavoro, uno dei più importante dello stile barocco, di cui qui si anticipano tanti elementi.
Durante la bella visita guidata della durata di una cinquantina di minuti, sarà anche presentata l’unica macchina d’altare rimasta in Europa, sempre opera del Pozzo, raro esempio di tradizioni storiche di divulgazione religiosa. Si tratta di un assemblaggio di pittura ed elementi lignei tali da creare, nella zona dell’altare, un sistema di quinte teatrali, suggestiva scenografia usata per i momenti più intensi di fede. L’iniziativa è parte di un progetto espositivo nazionale che vede coinvolto oltre alla città di Mondovì quella di Trento dove l’artista mosse i suoi primi passi artistici e la città di Roma con il noto progetto della chiesa dei gesuiti e presso l'Istituto Nazionale per la Grafica (Palazzo Fontana di Trevi) dove sono esposti una straordinaria serie di strumenti matematici e di disegno, vero e proprio “laboratorio di prospettiva pratica” del Seicento usati dall’artista.
Chiesa di S. Francesco Saverio
"della Missione"
Piazza Maggiore
12084 Mondovì
dal 20 dicembre 2009 al 30 aprile 2010
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Tel. 0174/330675, dalle 9.00-13.00/14.30-18.30
Apertura al pubblico
Da martedì a giovedì h 14.00 - 19.00
Venerdì h. 14.00 - 23.00
Sabato, domenica e festivi h 10.00 - 19.30
ROY LICHTENSTEIN alla Triennale di Milano
Roy Lichtenstein torna ad esporre in Europa con una grande mostra antologica che si preannuncia come uno degli eventi artistici più importanti del nuovo anno.
La mostra, a cura di Gianni Mercurio, si inaugurerà alla Triennale di Milano il 25 gennaio e, nel mese di luglio, sarà trasferita al Ludwig Museum di Colonia, dove rimarrà aperta al pubblico fino al 3 ottobre 2010.
Realizzata in collaborazione con The Roy Lichtenstein Foundation e prodotta dalla Triennale di Milano e da Alphaomega Art, in collaborazione con il Comune di Milano, l’esposizione include oltre cento opere, tele per lo più di grande formato, oltre a numerosi disegni, collages e sculture provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private internazionali, tra le quali il Ludwig Museum di Colonia, il Ludwig Forum di Aachen, il Louisiana Museum di Copenaghen, il Whitney Museum e il Gugghenheim Museum di New York, il Moderner Kunst Museum di Vienna, the Broad Art Foundation di Los Angeles.
Il curatore, Gianni Mercurio, già noto per aver tra l’altro firmato alla Triennale di Milano grandi mostre antologiche dedicate ad Andy Warhol, Keith Haring, Jean-Michel Basquiat, ha ideato una retrospettiva di Lichtenstein che per la prima volta fa il punto sulle opere che l’artista pop ha realizzato appropriandosi delle immagini provenienti dalla storia dell’arte moderna.
È la prima volta che la mostra esplora in modo organico e completo questo significativo aspetto del lavoro di Lichtenstein, che mette in luce il debito che il Postmoderno ha nei confronti della sua opera.
La mostra, suddivisa in sezioni tematiche, parte dai lavori degli anni ’50, poco conosciuti e molti di essi esposti per la prima volta, nei quali l’artista rivisitava iconografie medievali e reinterpretava dipinti di artisti americani come William Ranney ed opere come Washington Crossing The Delaware del pittore Emanuel Gottlieb Leutze, (c. 1851), ricalcando gli stilemi espressivi dell’astrattismo europeo e, in particolare, gli universi di Paul Klee e di Picasso.
In questa fase della sua produzione l’artista mescolava il modernismo proveniente dall’Europa con i vernacoli della storia e della cultura americana: gli indiani e il Far West, le scene di vita dei pionieri alla conquista delle terre, gli eroi e i cow-boy.
Nel periodo eroico della Pop Art, i primissimi anni sessanta, Lichtenstein definisce il proprio stile e linguaggio pittorico, e inizia una rivisitazione di opere celebri di artisti del passato più o meno recente.
La rielaborazione di opere di Picasso, Matisse, Monet, Cézanne, Léger, Marc, Mondrian, Dalí, Carrà, è concepita a partire dalle pubblicazioni a scopo divulgativo: un modo per riportare (ridurre) la dimensione ineffabile della pittura a quella di “oggetto stampato” e commercializzato.
Le sezioni della mostra comprendono opere realizzate dagli anni Cinquanta agli anni Novanta e ispirate al Cubismo, all’Espressionismo, al Futurismo, al Modernismo degli anni ’30, all’astrazione minimalista, all’Action Painting, e ai generi del paesaggio e della natura morta.
La mostra sarà accompagnata, da un catalogo edito da Skira, di 400 pagine, tutto a colori, contenente oltre al testo introduttivo del curatore, saggi critici di Demetrio Paparoni, Robert Pincus-Witten, Annabelle Ténèze, Frederic Tuten. Una selezione di materiale fotografico in gran parte inedito e un documentario sulla vita, realizzato appositamente per l’occasione, completeranno l’esposizione.
Il catalogo sarà pubblicato in differenti edizioni (Italiano, Inglese e Tedesco).
ROY LICHTENSTEIN
Meditations on Art
A cura di Gianni Mercurio
26 Gennaio - 30 Maggio 10
Orario: 10.30 - 20.30, chiuso il lunedì - Giovedì 10.30 - 23.00
Luogo: Triennale di Milano
Ingresso: 9 € - 6.5 € - 5.5 € - 5.5 €
Dalla scena al dipinto. La magia del teatro nella pittura dell’800. Da David a Delacroix, da Füssli a Degas
Jacques-Louis David (con la collaborazione di Anne-Louis Girodet) - Il giuramento degli Orazi
A cura di A cura di Guy Cogeval e Beatrice Avanzi. Direzione scientifica: Gabriella Belli, Marie-Paule Vial, Matthew Teitelbaum. La mostra è co-prodotta dal Mart, dalla Direction des Musées de Marseille e dall’Art Gallery of Ontario, Toronto.
Il teatro e la scena come chiavi di un’inedita lettura per raccontare il cammino della pittura verso la modernità.
É questa la novità della mostra “Dalla scena al dipinto. La magia del teatro nella pittura dell’Ottocento. Da David a Delacroix, da Füssli a Degas”, un progetto espositivo nato grazie al sostegno speciale del Musée d’Orsay di Parigi, frutto ancora una volta della collaborazione tra il Mart e due importanti istituzioni internazionali, il Musée Cantini di Marsiglia e l’Art Gallery of Ontario di Toronto.
La mostra, un continuo dialogo tra teatro e pittura, conduce il visitatore dalla fine del Settecento alle soglie del Ventesimo secolo. Con questo progetto il Mart completa e approfondisce i temi che furono al centro dell’esposizione La Danza delle Avanguardie (dicembre 2005- maggio 2006), una mostra che percorreva tutto il ‘900 in ambiti contigui, il teatro di danza e la pittura, e che ha avuto un notevolissimo riscontro di critica e di pubblico.
Questa nuova esposizione è un’occasione davvero unica per poter ammirare, per la prima volta in Italia, alcuni dei capolavori dipinti dai migliori pittori europei dell’Ottocento, da Jacques-Louis David a Eugène Delacroix, da Jean-Auguste-Dominique Ingres a Edgar Degas, per ricordane solo alcuni, tutti artisti affascinati dalla magia del teatro, che hanno riportato nelle loro tele molte suggestioni ispirate sia ai temi letterari delle più rappresentate tragedie o dei più magnificati melodrammi del tempo, sia derivate dalla gestualità, dalle ambientazioni scenografiche e soprattutto dalla prospettiva illusionistica di quel mondo.
Queste opere, messe tra loro a confronto, sono la chiara evidenza di come lo stretto rapporto tra pittura e teatro abbia avuto tra i suoi esiti più significativi quella “smaterializzazione della visione”, che diventerà l’elemento predominante e radicale dell’arte scenica ma anche e soprattutto pittorica del XX secolo.
In mostra circa duecento opere tra dipinti, disegni, modelli di scenografie, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, tra cui ricordiamo il Musée du Louvre, il Musée d’Orsay, la Kunsthaus di Zurigo, il British Museum e il Victoria and Albert di Londra, il Metropolitan Museum di New York.
Sono circa duecento le opere in mostra, tra dipinti, disegni, scenografie, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, quali il Musée du Louvre, il Musée d’Orsay, la Kunsthaus di Zurigo, il British Museum e il Victoria and Albert di Londra, il Metropolitan Museum di New York.
Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
1 h art On Fire! @ Arte Fiera Off
Presso Neoncampobase in via zanardi, 2/5 a Bologna
Dal 29 al 31 gennaio, dalle 11.00 alle 18.00, 1 h art aprirà nel retrobottega di neon>campobase il suo piccolo bureau dove poter prenotare ore d'arte a domicilio, informarsi e conoscere da vicino il progetto grazie alla presenza dei partecipanti che si alterneranno ora dopo ora per lasciare le tracce delle ore svolte e dei progetti per ore potenziali. I partecipanti saranno inoltre presenti in alcuni luoghi "caldi" della città per far conoscere al pubblico 1 h art e per dare qualche assaggio di quello che potrebbe accadere tra le mura domestiche.
Progetto a cura di Viviana Checchia e Anna Santomauro
partnership neon>campobase (Bologna), Sabot Gallery (Cluj-Napoca), Stanica (Zilina), Vestire il Paesaggio.
h 11 am - 6 pm
www.neoncampobase.com
www.artefiera.bolognafiere.it/eventi2010/artefieraoff
Santa Russia Arte russa dalle origini a Pietro il Grande
Come parte della Francia delle celebrazioni dell "Anno della Russia", il Louvre ospita una grande mostra dedicata alla storia di Russia Cristiana, dal 9 al 18 ° secolo.
La mostra inizia con la comparsa di "russi" nel record storico e le rivalità e le lotte di potere tra i Latini, i Vichinghi e Bizantini. Seguì le conversioni all'inizio della Russia di Kiev, che si conclude con il famoso "battesimo" di Vladimir il Grande nel 988.
La Russia diventata poi definitivamente cristiano, prendendo a prestito il suo modello ecclesiastica da Costantinopoli. L'arte cristiana fiorì a Kiev, Cernigov, Novgorod, Pskov, Vladimir, Suzdal e altrove, stilisticamente oscillante tra Bisanzio e la tentazione dell'Occidente latino.
Dopo una pausa durante il 13 ° secolo con l'invasione e la successiva dominazione della regione da parte dei Mongoli, l'arte cristiana ha restituito in tutto il suo splendore nei grandi centri Russi, notevoli artisti sono i pittori Teofane, Rublev e Dionigi. Questa rinascita è stata accompagnata da una proliferazione senza precedenti dei monasteri e l'ascesa progressiva di Mosca.
Nel 16 ° secolo-Mosca-l'auto-proclamata "Terza Roma" e "Nuova Gerusalemme" - il regno del Gran Principe Basilio III e Ivan IV il Terribile che inaugurano una nuova età dell'oro artistica che raggiunge il suo culmine con l'incoronazione di Ivan come zar (1547) e l'istituzione del Patriarcato di Mosca (1589).
Dopo il periodo "dei Torbidi" interregno venne un 17 ° secolo di conflitti e di rinascita, l'aumento dei Romanov, la riforma religiosa del patriarca Nikon, poi radicali cambiamenti politici ed estetici imposti da Pietro il Grande.
Indipendentemente dalla tradizione bizantina, comunque, e ben prima che gli sconvolgimenti del regno di Pietro (1682-1725), L'arte cristiana in Russia aveva cominciato a trovare il suo posto nella storia politica e religiosa dell'Europa.
La mostra gode del generoso sostegno della Fondazione Total, GDF SUEZ e Gazprom.
Greater Torino: Paola Anziché | Paolo Piscitelli
Greater Torino è un progetto della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dedicato ai giovani artisti che con Torino hanno sviluppato un legame particolare, scegliendo la città come piattaforma professionale, di relazioni, o come dimora. Un contributo diretto ai talenti emergenti della città, che offre loro la possibilità di misurarsi in un contesto museale.
Si tratta di un ciclo di mostre organizzate con cadenza annuale, in ognuna delle quali due artisti sono invitati a presentare le loro ricerca, con una selezione di opere significative e altre prodotte ad hoc, in una panoramica sulle modalità e gli interessi dei due autori.
Ad inaugurare il progetto sono stati scelti Paola Anziché (milanese ma torinese d'adozione) e Paolo Piscitelli (venariese doc che risiede negli Stati Uniti).
La mostra è curata da Irene Calderoni e Maria Teresa Roberto.
Parallelamente alla mostra, per tutto il periodo dell'esposizione, agli artisti di Greater Torino è affidata anche la progettazione dei laboratori didattici e di alcuni eventi interdisciplinari, per adulti e per bambini: una sezione di Progetti Speciali a cura di Giorgina Bertolino.
Greater Torino inaugura il 2 febbraio e continua fino al 4 marzo 2010.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane 16
Torino 10141
Tel +39 011 3797600
info@fondsrr.org
http://www.fondsrr.org/
20/01/10
Christo
Christo Javašev è nato il 13 Giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria.
Dopo gli studi di Belle Arti a Sofia, si trasferisce nel 1958 a Parigi. Inizialmente si dedica alla pittura astratta e inizia ad impacchettare piccolo oggetti. A Parigi incontra Jeanne-Claude Denat de Guillebon, morta recentemente, nata a Casablanca in Marocco lo stesso giorno di Christo.
Insieme danno vita ad una cooperazione in cui lui è l’artista principale e lei la figura più organizzatrice. Nel 1964 si spostano negli Stati Uniti e iniziano a realizzare grandi progetti effimeri sui monumenti e sul paesaggio.
Fra i più famosi l’impacchettamento del Reichstag nel Giugno del 1995 con un tessuto argentato visto da milioni di persone e le cui immagini hanno fatto il giro del mondo.
Molto importante sapere che quasi tutte queste opere sono state interamente finanziate dalla vendita dei disegni preparatori direttamente dagli artisti che hanno sempre voluto gestire tutto il processo, dalla sua ideazione alla realizzazione in modo diretto.
Di questi artisti mi piace tantissimo il grande coraggio di credere in progetti immaginabili e quasi sempre al limite del realizzabile. La poetica dell’attimo e la bellezza dei disegni confezionati con grande maestria e grande senso estetico, dando vita quasi a uno stile unico e sempre più fonte d’ispirazione per tanti altri artisti.
19/01/10
BPMq2
BPMq2 di Giacomo Artusi Andrea Cazzagon Enrico Wilsch
Presso la ScalaMata - exhibition space di Venezia, in collaborazione con Cecilia Tirelli, si inaugura Giovedì 21 gennaio 2010, ore 18.30 il doppio appuntamento BPMq2 con Giacomo Artusi, Andrea Cazzagon, Enrico Wilsch.
BPMq2 è un’installazione interattiva tra suono e spazio, una forma di architettura estemporanea. Lo spettatore è invitato all'interno di un perimetro tracciato dal suono periodico dello scorrere dei secondi, ad ogni loro accelerazione, ripetizione, ritardo indotto dagli artisti, corrisponderà un cambiamento dello spazio percepito. Di minuto in minuto la dimensione dell’ambiente, che avvolge il pubblico, viene modificata, il suo ascolto porta ad uno stato di disorientamento che continuamente sollecitato nega ogni possibilità di messa a fuoco, i confini si sfaldano anche dell’intuizione della loro cadenza e la condizione di spaesamento creata, è la perdita di qualsiasi definizione spaziale.
E si fa il finissage di Ogni limite ha una pazienza (esperienze non lineari del tempo) - lavori di Nico Angiuli, Claire Bosi, Elisa Caldana, Antonella Campisi, Andrea Cazzagon, Ivana Ivanova, Francesco Locatelli, Michela Lupieri - Valeria Mancinelli - Stefania Rispoli, Elena Mazzi, Enrico Poli, Claudia Reato, Manuela Romanato, Claudia Rossini, Jenny Sangiorgio, Chiara Vitali.
ClasAv - Laboratorio di Arti Visive di Cesare Pietroiusti e Filipa Ramos - Università IUAV di Venezia – mostra di fine corso. La parte di Ogni limite ha una pazienza (esperienze non lineari del tempo) allestita presso gli spazi della Gervasuti Foundation resterà aperta sino il 31 gennaio 2010, con orari d’apertura: dal martedi al sabato, dalle 15.00 alle 19.00.
Segnaliamoo anche che il prossimo evento presso la ScalaMata sarà, giovedì 11 febbraio 2010, ore 18.00 - Riflessi di Rita Visonà, con lavori di Eloide Barattucci, Nicola Buzzolan, Sara Cavallin, Mauro Corti, Pietro Mingotti, Enrico Sambenini, Eugenia Torelli. Laboratorio di Pittura di Luigi Viola - Accademia di Belle Arti di Venezia.
ScalaMata Ghetto Vecchio, Cannaregio 1236 30121 Venezia
Quadri per tutti...
Hung Nguyen Manh - Drop the rice
In questa settimana le principali gallerie torinesi hanno avviato la loro nuova promozione di opere ed artisti, in questo periodo c’è un grande ritorno alla pittura, infatti quasi tutte le gallerie la propongono nelle sue molteplici declinazioni.
Si passa così dalla collettiva della Galleria Davico, con i suoi artisti più di punta, che da sempre si dedicata a questa tecnica. Ad un’altra piccola collettiva di quadri alla Luce Gallery in Corso San Maurizio 25 con gli artisti più giovanili, e cioè Hernan Bas, Michael Cline, Jules De Balincourt, Scott Reeder.
Molto interessante la personale di David Bowes proposta alla Galleria In Arco.
Mentre Marena Rooms Gallery propone i particolari lavori aerei di Hung Nguyen Manh.
Artisti orientali all’Accademia Albertina, per la precisione dal Giappone con Yoshitoshi Abe, Ogata Gekko, Kugatsuhime,Utagawa Kunisada, Minae Takada, Katsuya Terada,Yuko Tsukishiro, Akihiro Yamada Little Worlds, ma che si esprimono in forme più narrative e quindi legate al fumetto.
Jeffrey Deitch
Appena dopo che in Italia al Castello di Rivoli avveniva una selezione dei direttori alquanto confusa e criticata, negli Stati Uniti, nei giorni scorsi, Jeffrey Deitch è stato nominato direttore del Museum of Contemporary Art (MOCA) di Los Angeles, istituzione che sta attraversando una forte crisi economica.
Jeffrey Deitch è diventato famoso per essere stato il promotore della mostra Post-Human, dedicata alla visone nuova del corpo sottoposto alle trasformazioni naturali ed artificiale nel nostro presente, che fece al FAE Musée d’Art Contemporain di Pully-Losanna e in seguito al Castello di Rivoli-Torino (nel novembre del 1992) dove nel 2001 promosse anche Form Follows Fiction.
La mostra di Losanna fece scalpore e diede notorietà a molti artisti, questo l’elenco dei partecipanti: Dennis Adams, Janine Antoni, John M Armleder, Stephan Balkenhol, Matthew Barney, Ashley Bickerton, Taro Chiezo, Clegg & Guttmann, Wim Delvoye, Suzan Etkin, Fischli/Weiss, Sylvie Fleury, Robert Gober, Felix Gonzalez-Torres, Damien Hirst, Martin Honert,Mike Kelley, Karen Kilimnik, Martin Kippenberger, Jeff Koons, George Lappas, Annette Lemieux, Christian Marclay, Paul McCarthy, Yasumasa Morimura, Kodai Nakahara, Cady Noland, Daniel Oates, Pruitt•Early, Charles Ray, Thomas Ruff, Cindy Sherman, Kiki Smith, Pia Stadtbäumer,Meyer Vaisman e Jeff Wall. La mostra proseguì dopo il Castello di Rivoli alla Deste Foundation for Contemporary Art di Atene (3 dicembre 1992 - 14 febbraio 1993) e al Deichtorhallen Hamburg (12 marzo - 9 maggio 1993).
Oltre a questo suo ruolo curatoriale Jeffrey Deitch è diventato un particolare tipo di gallerista, coraggioso e con una moltitudine di particolari iniziative, attività che ora dimetterà a Giugno al fine di potersi dedicare in modo pieno a questo nuovo ruolo.
Quindi pare alquanto sensato che all’istituto cultura (privato) di Los Angeles questa scelta possa essere la più giusta per rilanciare e attivare una mastodontica struttura.
Senza troppi sofismi pare che il pragmatismo americano non abbia dubbi; che chi sa fare, merita fiducia.
18/01/10
Pensieri sull'arte - Ancora arte?
L’arte contemporanea come la maggior parte delle attività creative, pare attraversare una fase di trasformazione nuova.
Dopo anni di grandi ricerche e mutazioni le forme espressive si stanno riposando, forse ri-ponderando il senso del loro essere/fare.
In questi ultimi decenni gli artisti hanno battuto ogni forma espressiva, ogni materia, ogni immagine ricercando e proponendo possibili forme estetiche.
La moltitudine di immagini, quadri, sculture, fotografie, video, istallazioni prodotte è spaventosa, basta già solo vedere gli archivi dei musei italiani (solo alla Gam di Torino pare esserci 8.000 opere !!!) o la mole di “prodotti” artisti commercializzati per domandarsi che cosa sarà e che cosa ancora ci aspetterà domani?
17/01/10
The Future Generation Art Prize
La Fondazione Victor Pinchuk sta promuovendo il The Future Generation Art Prize un Premio d'arte contemporanea per il sostegno alle future generazioni di tutto il mondo per scoprirle, riconoscerle e sostenerle.
Un bando aperto a tutti gli artisti del globo, senza restrizioni di sesso, nazionalità, razza o mediea artistico, possono partecipare al concorso attraverso l'applicazione on-line.
Saranno 20 gli artisti finalisti selezionati per partecipare col loro lavoro in una mostra alla PinchukArtCentre (Kiev).
Questi artisti saranno giudicati da una giuria internazionale che assegnerà un premio principale e fino a cinque premi speciali. Il primo premio riceverà 100.000 dollari.
Tutte le info al sito http://www.futuregenerationartprize.com/
13/01/10
solo 120.000 euro ...
120.000 euro... non si capisce se annuali ma questa è la cifra indicata dal GdArte come stipendio base che il castello di rivoli ha offerto per i candidati, qualcuno ha anche rifiutato, effettivamente sono anche solo 10.000 euro al mese ...
Per fortuna che la cultura non rende (a qualcuno...)
Chissà gli altri musei...
10/01/10
Persone Christian Boltanski per Monumenta 2010
Dopo Richard Serra nel 2008 e Anselm Kiefer nel 2007 ora è la volta di Christian Boltanski ad agire artisticamente nella grande hall del Grand Palais a Parigi.
L’intervento, doveva realizzarsi l’anno scorso in primavera, ma l’artista ha voluto spostarlo in questa stagione più adatta a questo particolare progetto appositamente studiato per questo sito.
Sarà un’opera che riprende il suo stile ma in una forma più dinamica e interattiva, che elaborerà pulsazioni umane e percezione del vivere.
Christian Boltanski proprio in questi giorni è stato anche indicato come l’artista selezionato per la prossima Biennale di Venezia nel 2011.
"Persone"
Monumenta 2010,
dal 13 Gennaio al 21 Febbraio al Grand Palais,
Avenue Winston Churchill, 75008 Paris.
Ingresso 4 €, ridotto tasso di € 2.
Dalle 10 alle 19 lunedì e Mercoledì, 10 a 22 ore Giovedi a Domenica, chiuso il Martedì.
Tutte le info al sito www.monumenta.com
09/01/10
Arte sul territorio cuneese
Giovedì scorso serata d’inaugurazioni artistiche nel centro città. Prima alla Fondazione Casa Delfino, con la multicolorata selezione di opere di Massimo Ovidi e poi al Club Jazz con Alex Occelli che presenta una serie dei suoi lavori più recenti che vanno da astrazioni materiche a figurativi istantanei.
Due artisti diversi ed affascinanti che offrono la loro gioia espressiva con tecniche diverse, ma che sempre sanno condividere emozioni forti e ricche di spunti.
Massimo Ovidi, dopo tanti anni di una produzione artistica intima e mai esposta, ha deciso sollecitato dal responsabile dell’Associazione Artaria, Enrico Agnese, di mettersi in gioco in una mostra pubblica. Che come ben indicato dal critico Riccardo Cavallo, nel catalogo, pare uno strano equilibrio fra espressività in cui il continuo aggiornarsi dell’intervento artistico sulle opere diventa memoria diaristica di vita. I lavori esposti, raccolgono diversi decenni di attività, sono particolarmente vivaci, anche se in certe parti compaiono segnali di inquietudine e paura, in essi si legge una vita attenta e dubbiosa, riservata ma disponibile all’incontro.
Diverso lo stile di Alex Occelli, che da diversi anni sta spostando la sua attenzione dalla matericità alla figurazione, in una necessità comunicativa immediata e spontanea, che segna forse questa modernità sempre più disorientata. Le opere proposte dalla rassegna “Menti Roventi”, curata da Guido Vigna, sono diverse per tempi e idee, ma continuano in una linea di riordino e bisogno di comprensione alle emozioni e al mondo circostante.
08/01/10
un Appello al Presidente della Repubblica
opera: Luciano Fabro, L’Italia d’oro, 1971, Bronzo dorato, 92×45 cm, Collection ARTIS
Nei mesi scorsi un gruppo di operatori delle arti visive, durante l’evento “Falso Oreste” svoltosi a Bologna il 10 giugno 2009, hanno avviato un Appello al Presidente della Repubblica per dare qualifica e vigore all’arte che viene prodotto e gestita nel nostro presente.
In particolare sono state messe in risalto le perplessità sulla procedure di selezione degli operatori nei luoghi istituzionalizzati, le difficoltà del “sistema arte contemporanea”, la sua salvaguardia, la qualificazione di chi vi opera e la carenza di una programmazione e supporto per un reale respiro internazionale.
Penso che si tratta di una lodevole e complessa iniziativa che dovrà saper realizzare un materiale di supporto che possa dare all’Appello una forma reale e concreta di sviluppo, onde evitare che rimanga una nobile ma immateriale iniziativa.
Partendo proprio dal concetto di Arte sarebbe importante ritornare a capire perché la si fa e a che cosa essa “serva”.
Dopo tanti anni di smaterializzazione forse sarebbe il momento di darle nuovamente un valore “fisico”.
Se risulta importante avere come riferimento la struttura pubblica, risulta ancora più importane saper rendere autonoma e indipendente tale realtà, in quanto sempre di più l’attuale società neo-capitalista pare non più interessata a sostenere questo genere di sistema.
Lo sviluppo, dopo la risposta della segreteria presidenziale, pare molto propositivo. In tutto il paese è stata avviata una serie d’incontri al fine di monitorare le diverse esigenze/tematiche, io ho partecipato a quella torinese.
Ritengo che sia molto importante che questa attività sia allargata e renda partecipe tutti i “sistemi che fanno arte” e non a limitate realtà, al fine di essere rappresentativa della necessità sociale e popolare, riuscendo così a creare il giusto consenso e crescere.
Voi che ne pensate?
06/01/10
call for zooart 2010 / bando zooart 2010
italiano / english
Zooart 2010 bando di selezione
Zooart 2010 un itinerario artistico ai Giardini Fresia
art.1 descrizione
L’associazione Art.ur ed la Città di Cuneo, presentano l’edizione 2010 di ZOOart.
La nona edizione della rassegna internazionale di arte contemporanea, si svolgerà nuovamente nel mese di luglio, nei Giardini Fresia, sede dell’ex giardino zoologico della città di Cuneo.
L’intento che gli organizzatori, anche in questa edizione, si sono posti, è quello di creare, nello spazio pubblico, un’occasione di avvicinamento all’arte contemporanea creando al contempo una vetrina di promozione ed un momento formativo per i giovani artisti partecipanti.
Sin dalla prima edizione, gli ideatori di ZOOart hanno inteso creare un contenitore che valorizzasse giovani talenti e che costituisse un momento di attenzione nei confronti di coloro che già avessero ottenuto una buona visibilità.
Anche quest'anno l’esposizione collettiva si svilupperà in tre settimane per quattro giorni dal giovedì alla domenica.
A partire da giovedì 1, a cui seguiranno giovedì 8 e 15 luglio, verranno esposte le opere prescelte che potranno rimanere in esposizione una o più settimane. Saranno accolti con favore i progetti site-specific in grado di instaurare un dialogo con la particolare location espositiva.
Gli artisti selezionati potranno essere invitati a partecipare a eventuali momenti formativi, workshop, dibattiti e/o iniziative parallele, che si terranno in occasione della rassegna.
Si invitano gli artisti che desiderano parteciparvi a inviare un progetto che tenga conto delle indicazioni che seguono.
art.2 condizioni di partecipazione
Al bando di selezione possono partecipare giovani artisti di qualunque nazionalità, singolarmente o in forma associata.
Sarà prevista la possibilità di partecipazione con canale preferenziale per n.3 studenti iscritti all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino.
La partecipazione al concorso è gratuita.
art.3 oggetto della selezione
Il candidato potrà proporre il progetto di una o più opere di scultura, installazione, disegno, pittura, fotografia, video, performance, installazioni audio e nuovi media, etc.
Dato l’ampio spazio a disposizione, le sculture e le installazioni site specific, dovranno occupare un’area pari a circa 3 metri x 3 metri (la dimensione potrà essere comunque concordata con l’organizzazione in maniera più precisa durante la fase esecutiva e dipenderà ovviamente dalla natura del progetto) e dovranno essere realizzate in modo tale da non subire danni alle intemperie, da non necessitare di spostamento o copertura in caso di maltempo.
La progettazione deve tener conto della natura pubblica dello spazio e delle questioni di stabilità e di sicurezza legate alla realizzazione dell’opera che non dovrà in alcun modo recar danno al pubblico che usufruisce del giardino.
Per quanto riguarda il disegno, la pittura e la fotografia, i lavori presentati dovranno essere tali da coprire una superficie di circa 12/15 metri in lunghezza e 2,4 in altezza, distribuiti sulle diverse pareti dei box espositivo, destinato ad ogni singolo artista. La dimensione massima per opera di 2.4 metri per 2 metri. I lavori esposti verranno allestiti in orario di apertura e stoccati in orario di chiusura dell’esposizione.
Le opere video dovranno avere una qualità tale da poter essere proiettate su di uno schermo di dimensioni base 6 metri, altezza 3 metri ed avere una durata inferiore ai 2 minuti.
Le performance dovranno essere di durata inferiore a 15 minuti.
art.4 modi di partecipazione
Gli interessati dovranno inviare la documentazione sotto elencata a:
ZOOart
Associazione Art.ur
Casella Postale 208
12100 Cuneo Centro
Documentazione richiesta:
1. denominazione e recapiti del candidato o dei candidati (indicare chiaramente se regolarmente iscritti presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino)
2. curriculum del candidato/i
3. titolo e testo dettagliato di presentazione del progetto
4. elaborato grafico di progetto dell’opera, o delle opere, con cui si intende partecipare, in formato A4 massimo di 6 pagine, con immagini (schizzi, foto, disegni etc.) ed indicazioni precise delle misure.
5. CD contenente tutta la documentazione richiesta ai punti 1,2,3,4.
Nel caso di videoarte è necessario inoltrare oltre alla documentazione richiesta ai punti 1,2,3 anche il cd del video o della performance che si intende proporre.
E' importante che tutto il materiale consegnato sia identificabile (ovvero nome e cognome sul retro delle immagini, sul frontespizio dei testi, dei progetti, sulla copertina del cd, etc.).
Il materiale riguardante il progetto non verrà restituito.
art.5 tempi di partecipazione
Il plico contenente il progetto dovrà essere recapitato con le modalità indicate improrogabilmente entro il 5 marzo 2010
art.6 criteri di valutazione,
selezione e giuria,
modalità di partecipazione
Una commissione qualificata, composta di esperti, curatori e artisti analizzerà il materiale pervenuto.
La suddetta commissione considererà con attenzione il curriculum del candidato e con particolare favore la natura site-specific delle opere proposte.
La capacità creativa, la qualità e l'innovazione espresse dagli autori saranno inoltre le considerazioni per il criterio della selezione.
La giuria esaminerà il materiale pervenuto e renderà nota la selezione esclusivamente ai candidati prescelti per la partecipazione alla rassegna, ai quali verrà chiesto di consegnare e allestire, entro l’1 o l’8 o il 15 luglio 2010, l’opera o le opere segnalate, che dovranno essere fedeli, in ogni dettaglio, a quelle presentate in progetto.
I progetti prescelti verranno pubblicati sul catalogo dell’esposizione ZOOart.10.
La realizzazione del manufatto e l’invio del medesimo saranno a totale carico dell’artista. E’ possibile un successivo minimo rimborso spese viaggio da definirsi da parte dell’ente organizzatore. E’ inoltre possibile, per gli artisti provenienti dalle località più lontane, usufruire di un servizio di ospitalità da concordarsi con l’organizzazione.
L’opera sarà riconsegnata all’artista a fine esposizione nei tempi che saranno concordati direttamente con l’interessato.
L’organizzazione avrà cura delle opere esposte, ma non si assumerà alcuna responsabilità per eventuali danni (incendi, eventi naturali ecc.) che avvengano nel periodo in cui il lavoro sarà in consegna.
art.7 diritti e copyright
L’ente organizzatore si riserva il diritto di utilizzare il materiale contenuto nel dossier pervenuto e di fotografare le opere selezionate, per inserirle nella documentazione di archivio. L’ente organizzatore sarà esentato dalla corresponsione dei diritti di riproduzione, d’utilizzazione e di edizione nell’ambito della rassegna ZOOart.
La responsabilità derivante dalla pubblicazione e dall’esposizione dell’opera in concorso è ad esclusivo carico del candidato proponente.
art.8 trattamento dati personali
I dati personali dell’artista o del gruppo di artisti verranno trattati dall’associazione Art.ur esclusivamente per evadere la richiesta di partecipazione al presente bando di selezione per ZOOart.10.
Ai sensi dell’art.7, D.Lgs 196/2003 sarà possibile chiedere la cancellazione dai propri dati scrivendo a: associazione Art.ur, Casella Postale 208, 12100, CUNEO Centro.
art.9 informazioni
Il progetto, organizzato dall’associazione Art.ur in collaborazione con la Città di Cuneo, ha ottenuto nelle passate edizioni il sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, della città di Torino, della Fondazione CRC, della Fondazione CRT, dell’Accademia Albertina di Torino, del GAI e della Collezione La Gaia di Busca.
La partecipazione alla selezione vale come accettazione del presente regolamento.
Info: Associazione Art.ur, Casella Postale 208, 12100, CUNEO Centro.
tel: +393396908997 fax: +390171689960
mail: pqemi@tiscali.it zooarte@gmail.com
web: www.zooart.it
deadline: 05.03.2009
Per immagini riferite al giardino durante l’esposizione 2009 consultare la galleria fotografica sul sito:
www.zooart.it
Supportato da :regione piemonte . provincia di cuneo . comune di cuneo . fondazione crt . fondazione crc . accademia albertina . collezione la gaia
english
ZOOART 2010 an artistic itinerary for the Fresia Garden, Cuneo (Italy)
art.1 description
The Art.ur Association and the Cuneo City Council announce the 2010 ZOOart Exhibition. The 9th edition of this contemporary art show will be held in July in the Fresia Gardens, originally the site of the city’s zoo.
Once again the organisers intention is to bring contemporary art into the public arena, as well as offering an opportunity for young artists to exhibit their work.
Since it’s inception, the idea behind ZOOart has been to offer a space to unknown young artists and also bring attention to those who have also achieved some notoriety.
Again this year the exhibition is a group show, held for four days each week, from Thursday to Sunday, for three weeks. The works chosen to be exhibited will be exhibited for one or more weeks commencing on Thursday the 1st, then the following Thursdays on the 8th and 15th.
Works that are site specific, able to create a particular dialogue with the exhibition area will are favoured.
The selected artists might be asked to participate in events such as workshops or discussions and or other similar activities that will take place during the exhibition.
Artists who would like to participate are requested to send in a proposal that takes into account the following conditions.
art.2 conditions
Participation is open to young artists of any nationality, representation as individuals or group works. Three preferential places will be offered to students enrolled at the Albertina Academy in Turin. There is no fee for participation.
art.3 object for selection
Candidates can submit one or more proposals of works in the form of sculptures, installations, drawings, paintings, photographic works, videos, performance, audio and new media installations, etc.
Given the large area available sculptures and installations are site specific and must occupy an area of 3m x 3m (exact size will be discussed and agreed upon in more detail with the organisers at a later phase and will depend upon the project) and must be designed for the outdoors as there is no provision for the works to be moved or covered in the event of bad weather.
The works must not in any way subject the public, who frequent the gardens where the works are to be displayed, to any harm.
Drawings, paintings and photographic works must cover 12 to 15 linear metres with a maximum height of 2.4 metres. The maximum size of a singular work must not exceed 2m x 2.4m. Works will be hung on display boards during opening hours and held in a storeroom outside of the exhibition opening hours.
Videos must be suitable for projection onto a screen 6 metres x 3 metres in size and must not exceed 2 minutes in length.
Musical or theatrical performances must not be more than 15 minutes long.
art.4 methods of participation
Documentation of the proposal must be sent to:
ZOOart
Associazione Art.ur
Casella Postale 208
12100 Cuneo Centro
Documentation required:
1. name and address of the candidate/s (please indicate clearly if the candidate is a student at the Albertina Academy).
2. curriculum vitae
3. title and detailed written presentation of the proposal
4. graphic representation of the work/s to be exhibited in a maximum of six A4 pages (comprising of sketches, photos, drawings etc.) including indication of size of actual works
5. a CD comprising all the above mentioned documentation.
For proposals of videos or performance art, in addition to the documentation listed above at points 1,2 and 3, it is also necessary to supply a cd of the work proposed.
All documentation supplied must be clearly identifiable (name and surname must be written on the back of all images, on the front of all written material and on the covers of cds, etc.). None of the documentation received will be returned to artists.
art.5 deadline
All documentation of the proposal must be received by March 5, 2010.
art.6 criteria for selection by panel
of judges
A panel of qualified experts, made up of curators and artists will judge the submissions received.
The panel will take into account the curriculum of candidate and also the site specific nature of the works proposed. Criteria include the quality, innovative aspects and overall creativity of the work .
The panel will examine the submissions received and inform the only the candidates that have been chosen to participate in the exhibition. These candidates will be asked to have all work on site by the 1st , 8th or 15th of July 2010. The works must be in every way the same as those proposed to the panel.
The submissions that are chosen to be exhibited will be published in the ZOOart.09 catalogue.
Both the realisation and transport of the works are at the cost of the artist. The organising body may be able to make a small contribution towards travelling costs and assist with homestay accommodation in the case of artists coming from distant localities.
Art works will be returned to the artists at the end of the exhibition, the timing will be organised directly with each artist.
The organising body will not take any responsibility for damages to the art works that occurs while the works are in their possession.
art.7 permissions and copyright
The organising body reserve the right to use any material in the submission received and to photograph the selected works for archiving purposes. The organising body is excluded from publishing rights of the artist for the reproduction and use of images for the purposes of the exhibition.
Exhibiting artists hold all responsibility for any issue that may arise as a result of the works being published or exhibited are completely
art.8 use of personal details
Personal details of the artist/s will be used by the Art.ur association exclusively for ZOOart 2010.
In accordance with the art.7, D.Lgs 196/2003 it is possible to request that personal details be removed from the associations list by writing to: associazione Art.ur, Casella Postale 208, 12100, CUNEO Centro.
art.9 information
The project, organised by the association Art.ur in collaboration with the city of Cuneo, has obtained support during past exhibitions from the Piedmont Region, Cuneo Province, City of Turin, the CRC Foundation, the CRT Foundation, the Albertina Accadamy of Turin, GAI and the Gaia collection of Busca.
Participation in the exhibition is taken as agreement to above mentioned conditions.
Info: Associazione Art.ur, Casella Postale 208, 12100, CUNEO Centro.
tel: +393396908997 fax: +390171689960
mail: pqemi@tiscali.it zooarte@gmail.com
web: www.zooart.it
deadline: 05.03.2010
For images of the gardens during the exhibition period please look at:
www.zooart.it
support piedmont region . cuneo province . cuneo council . crt foundation . crc foundation . albertina accadamy . la gaia collection
04/01/10
William Kentridge
William Kentridge nasce a Johannesburg (Sudafrica) nel 1955 dove studia alla Arts in Politics and African Studies, University di Witwatersrand, poi si diploma alla Fine Arts della Johannesburg Art Foundation. Negli anni 80 frequenta l'École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq a Paris.
Si tratta di un’artista dal grande tocco che ha ridato vita al disegno e a tutte le sue variabili, con grandi progetti in forma di narrazioni video sempre molto intense e dal grande estro creativo.
Nei suoi video spesso è trattata la storia della sua nazione e delle grandi tragedie sociali che l’hanno attraversata.
Di lui mi piace molto l’aver tratta una tecnica base dell’arte, il disegno, usata in un modo fresco e dinamico, ricca di variabili e con cui trattare infiniti temi tutti sempre con una meticolosità e perizia indiscutibile.
GALLERY, GALERIE, GALLERIA
Andreas+Slomisky Wrong+Gallery+Door
Col titolo GALLERY, GALERIE, GALLERIA la Galleria Norma Mangione di Torino presenta, dal 15 Gennaio 2010, una serie di azioni e elaborazioni dell’idea di galleria d’arte secondo l’interpretazione degli artisti, che sono : Jesse Ash, Michael Asher, BANK, Robert Barry, Nina Beier and Marie Lund, Nina Beier, Daniel Buren, Stella Capes, Tomas Chaffe, Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Lara Favaretto, Claire Fontaine, Simon Fujiwara, Ryan Gander, Mario Garcia Torres, Jens Haaning, Jeppe Hein, Adam McEwen, Jonathan Monk, Alek O., Fernando Ortega, Kirsten Pieroth, Wilfredo Prieto, The Hut Project, Dan Rees, Mandla Reuter, Gregor Schneider, Santiago Sierra, Andreas Slominski, Simon Starling, Ron Terada, Mungo Thomson, Jan Timme, Bedwyr Williams.
Sono state selezionate opere di artisti di diverse generazioni – fra cui alcune create appositamente per l’occasione – insieme a un’esposizione di documenti, opere e cimeli collegati a lavori site- e situation-specific concepiti dagli artisti per altre gallerie.
Tutti i lavori in mostra sfruttano un’ampia varietà di approcci rispetto all’uso della galleria come luogo d’indagine, punto di partenza, soggetto oppure mezzo in se stessa, così da affrontare, sfidare e modificare il contesto in modo fisico e concettuale. GALLERY, GALERIE, GALLERIA nasce in parte come reazione all’idea antiquata e tuttavia ancora in parte latente secondo cui la galleria commerciale, in quanto spazio definito dalla vendita di opere d’arte, costituisce un ostacolo, un intralcio alle possibilità di ampliamento degli orizzonti artistici e dell’ideazione di mostre.
Allora è piuttosto il museo – spazio teoricamente incontaminato, sacro e in apparenza puro – a permettere l’innovazione e a far sì che le opere e le mostre vengano inserite nel canone di ciò che è storicamente importante. In contrasto con questa visione GALLERY, GALERIE, GALLERIA, pur riconoscendo i vantaggi dello spazio museale rispetto al settore commerciale, aspira a offrire un punto di vista diverso e a presentare una storia in cui gli artisti dimostrano il contrario, servendosi della galleria nelle proprie opere in modo creativo, critico e vitale.
In occasione della mostra verrà pubblicato un bulletin contenente un breve saggio del curatore, Adam Carr, esplicativo dell’idea centrale della mostra
e un elenco delle opere presenti.
Felix Gonzalez Torres: Specific Objects without Specific Form
Photo: “Untitled” (Golden), 1995. Strands of beads and hanging device. Dimensions vary with installation. Installation view of “Felix Gonzalez-Torres: 2 Installationen” at Neue Gesellschaft für Bildende Kunst, Berlin, 1996. Photo: Thorsten Monschein ©The Felix Gonzalez-Torres Foundation, Courtesy of Andrea Rosen Gallery, New York.
Evento sull'opera di un artista che ha messo la fragilità, il passare del tempo, e la contestazione dell'autorità al centro delle sue opere.
Negli spazi la mostra sarà trasformata in uno spirito di continua mutazione e idea del fare artistico.
Presso lo spazio Wiels dal 16 gennaio 2010 al 5 marzo 2010.
Esposizione curata da Elena Filipovic, WIELS Associate Curator (con Danh Vo, Carol Bove e Tino Sehgal).
WIELS - Avenue Van Volxem 354 1190 Brussels – Belgium
02/01/10
Rivalutazioni...
Di oggi nelle pagine di ArtEconomy all'interno del Sole24 una serie di articoli dedicate all'arte femminile, fra cui spicca un articolo di Sara Dolfi Agostini su Nancy Spero in cui dopo una breve descrizione sull'artista spicca a conclusione la rivalutazione del suo "prodotto" artistico per le opere più piccole in 10 anni si è passato da 2-3 mila $ a 10-40 mila $, che sia già finita la crisi o una nuova bolla sta iniziando?
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