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09/01/10

Arte sul territorio cuneese





Giovedì scorso serata d’inaugurazioni artistiche nel centro città. Prima alla Fondazione Casa Delfino, con la multicolorata selezione di opere di Massimo Ovidi e poi al Club Jazz con Alex Occelli che presenta una serie dei suoi lavori più recenti che vanno da astrazioni materiche a figurativi istantanei.
Due artisti diversi ed affascinanti che offrono la loro gioia espressiva con tecniche diverse, ma che sempre sanno condividere emozioni forti e ricche di spunti.
Massimo Ovidi, dopo tanti anni di una produzione artistica intima e mai esposta, ha deciso sollecitato dal responsabile dell’Associazione Artaria, Enrico Agnese, di mettersi in gioco in una mostra pubblica. Che come ben indicato dal critico Riccardo Cavallo, nel catalogo, pare uno strano equilibrio fra espressività in cui il continuo aggiornarsi dell’intervento artistico sulle opere diventa memoria diaristica di vita. I lavori esposti, raccolgono diversi decenni di attività, sono particolarmente vivaci, anche se in certe parti compaiono segnali di inquietudine e paura, in essi si legge una vita attenta e dubbiosa, riservata ma disponibile all’incontro.
Diverso lo stile di Alex Occelli, che da diversi anni sta spostando la sua attenzione dalla matericità alla figurazione, in una necessità comunicativa immediata e spontanea, che segna forse questa modernità sempre più disorientata. Le opere proposte dalla rassegna “Menti Roventi”, curata da Guido Vigna, sono diverse per tempi e idee, ma continuano in una linea di riordino e bisogno di comprensione alle emozioni e al mondo circostante.