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04/01/10

GALLERY, GALERIE, GALLERIA




Andreas+Slomisky Wrong+Gallery+Door

Col titolo GALLERY, GALERIE, GALLERIA la Galleria Norma Mangione di Torino presenta, dal 15 Gennaio 2010, una serie di azioni e elaborazioni dell’idea di galleria d’arte secondo l’interpretazione degli artisti, che sono : Jesse Ash, Michael Asher, BANK, Robert Barry, Nina Beier and Marie Lund, Nina Beier, Daniel Buren, Stella Capes, Tomas Chaffe, Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Lara Favaretto, Claire Fontaine, Simon Fujiwara, Ryan Gander, Mario Garcia Torres, Jens Haaning, Jeppe Hein, Adam McEwen, Jonathan Monk, Alek O., Fernando Ortega, Kirsten Pieroth, Wilfredo Prieto, The Hut Project, Dan Rees, Mandla Reuter, Gregor Schneider, Santiago Sierra, Andreas Slominski, Simon Starling, Ron Terada, Mungo Thomson, Jan Timme, Bedwyr Williams.
Sono state selezionate opere di artisti di diverse generazioni – fra cui alcune create appositamente per l’occasione – insieme a un’esposizione di documenti, opere e cimeli collegati a lavori site- e situation-specific concepiti dagli artisti per altre gallerie.

Tutti i lavori in mostra sfruttano un’ampia varietà di approcci rispetto all’uso della galleria come luogo d’indagine, punto di partenza, soggetto oppure mezzo in se stessa, così da affrontare, sfidare e modificare il contesto in modo fisico e concettuale. GALLERY, GALERIE, GALLERIA nasce in parte come reazione all’idea antiquata e tuttavia ancora in parte latente secondo cui la galleria commerciale, in quanto spazio definito dalla vendita di opere d’arte, costituisce un ostacolo, un intralcio alle possibilità di ampliamento degli orizzonti artistici e dell’ideazione di mostre.

Allora è piuttosto il museo – spazio teoricamente incontaminato, sacro e in apparenza puro – a permettere l’innovazione e a far sì che le opere e le mostre vengano inserite nel canone di ciò che è storicamente importante. In contrasto con questa visione GALLERY, GALERIE, GALLERIA, pur riconoscendo i vantaggi dello spazio museale rispetto al settore commerciale, aspira a offrire un punto di vista diverso e a presentare una storia in cui gli artisti dimostrano il contrario, servendosi della galleria nelle proprie opere in modo creativo, critico e vitale.

In occasione della mostra verrà pubblicato un bulletin contenente un breve saggio del curatore, Adam Carr, esplicativo dell’idea centrale della mostra
e un elenco delle opere presenti.