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20/12/19

Huysmans incontra Vezzoli






Fracesco Vezzoli si conferma sempre più un forte spirito di alternatività, dimostrandosi sempre fresco e trasformista nei più svariati progetti, sapendosi dosare fra il kitsch e la ricercatezza.  Ultimo caso il recente allestimento della mostra su Joris-Karl Huysmans realizzato al Museo d'Orsay di Parigi.



Progetto valido, proposto in una chiave fresca e nuova, con un rimando al nostro Vate che rende tutto molto sensuale a volte anche un poco accattivante, nel miglior stile decadentista. 



La mostra, intitolata “Huysmans, de Degas à Grünewald sous le regard de Francesco Vezzoli”, assembla opere autentiche, raffinati oggetti di gioielleria, come una grande tartaruga realizzata con Bulgari, e copie di abili artisti cinesi oltre ad alcuni lavori realizzati appositamente da Vezzoli per l’evento. 

CS
Scrittore cruciale di fine Ottocento, Joris-Karl Huysmans (1848-1907) resta un critico d’arte per lo più sconosciuto o frainteso dal grande pubblico. Eppure, il suo contributo alla stampa artistica e al dibattito estetico fu tanto decisivo quanto la risonanza del suo romanzo Controcorrente.

Appassionato soprattutto di Hals e Rembrandt, Huysmans ha confessato a che punto fu determinante la sua scoperta di Degas, avvenuta tra il 1876 e il 1879. Tuttavia, la sua critica d’arte ammette sin da subito la possibilità di una duplice modernità. Quella dei pittori della vita moderna e quella degli esploratori del sogno non si escludono a vicenda. In Huysmans, Manet convive con Rops e Redon. Il desiderio ben presto manifestato di sottrarsi alle logiche di consorteria ha senz’altro alterato la percezione delle sue scelte estetiche.

La mostra intende dunque sottolineare come questo emulo precoce di Zola abbia agito, prima segretamente, poi apertamente, come erede di Baudelaire dei Fiori del male. Il pubblico è pertanto invitato a calarsi in un momento particolare dell’arte europea e della sensibilità moderna, al crocevia tra l’ondata naturalista degli anni ’70 dell’Ottocento, il decadentismo del decennio 1880-1890, e il “ritorno” ai Primitivi sullo sfondo di una rinascita cattolica. Sono pochi i grandi scrittori coinvolti tanto quanto Huysmans in questo vasto movimento epocale.

Commissari
André Guyaux, professore di letteratura francese all’università Paris-Sorbonne, Stéphane Guégan, consulente di direzione dell’ente pubblico dei musei d'Orsay e dell'Orangerie, per la mostra presentata a Strasburgo: Estelle Pietrzyk, capo curatore del patrimonio, capo del Museo di arte moderna e contemporanea di Strasburgo. Progetto artistico realizzato in collaborazione con Donatien Grau, consulente per i programmi contemporanei.

La mostra è organizzata dalle Musei d'Orsay e dell'Orangerie e i Musei della città di Strasburgo.

Sarà presentato al Museo di arte moderna e contemporanea di Strasburgo dal 3 aprile 2020 al 19 luglio 2020.

Con il generoso sostegno di American Friends of Musée d'Orsay, di Bulgari, della Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte e di Luca Bombassei.