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27/12/19

Vincenzo Agnetti da Building


E' un'immersione nella complessa ricerca e relazioni di Vincenzo Agnetti (Milano, 1926-1981) la bella mostra realizzata da Bulding nei suoi luminosi spazi in via Monte di Pietà 23 a Milano.

Curata da Giovanni Iovane l'esposizione, aperta fino al 18 Gennaio 2020, offre un approfondito percorso sull'opera di questo importante e ricercato artista con uno sguardo anche alle relazioni con gli amici Enrico Castellani e Piero Manzoni.

La mostra articolata in due sezioni "Autoritratti Ritratti" e "Scrivere", propone una selezione di opere tra cui i suoi celebri “feltri”, Identikit (1973), Autotelefonata (No) (1972) e Elisabetta d’Inghilterra (1976), il celebre Quando mi vidi non c’ero (1971),  e il suonatore di fiori (1982), ultima sua opera rimasta incompiuta. Sono proposte anche opere dei compagni di sperimentazioni Enrico Castellani e Piero Manzoni.


La mostra ha anche un  proseguimento negli spazi del Chiostri di Sant’Eustorgio dove sono presentate le opere più "mistiche" dell'artista. 

Accompagnano la mostra una serie di lectures e seminari di approfondimento e un bel catalogo, edito da BUILDING, comprendente testi, fra gli altri, di Giovanni Iovane, curatore della mostra, Marco Meneguzzo, Gaspare Luigi Marcone, Rosalia Pasqualino di Marineo, Federico Sardella, Marco Senaldi e un’intervista inedita di Tommaso Trini all’artista, risalente agli anni Settanta.

La mostra, visitabile da martedì a sabato dalle 10 alle 19, è stata realizzata in collaborazione con l’Archivio Vincenzo Agnetti, la Fondazione Enrico Castellani, la Fondazione Piero Manzoni e con il supporto della galleria Osart, della Collezione La Gaia e di collezioni private.  




Building, via Monte di Pietà 23, Milano
Orari: da martedì a sabato 10-19
building-gallery.com