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– 10 – 15 – 22 – 29 luglio 2014 ore 21,30 - ingresso libero per la rassegna con
gli artisti Botto&Bruno, Cecilie Hjelvik Andersen, Alessandro Piangiamore, Michael
Fliri, Andrea Caretto e Raffaella Spagnae con i musicisti Maurice Bourgue | Agalula-Check
(Giacomo Agazzini, Andrea Ceccon, Andrea Lanza, Claudio Lugo) | Alessandra Ammara
| Diego Chenna | Umberto Clerici | Luca Morino | Giampaolo Pretto | Vaghe Stelle a cura di Maria Centonze con la collaborazione
di Gianluca D’Incà Levis e Agata Polizzi | direzione artistica musicale a cura di
Willy Merz
Il 2 luglio prende il via la settima edizione di Meteorite in Giardino,
rassegna di arte visiva e musica contemporanea che quest’anno si arricchisce di
nuovi contributi e collaborazioni. Il ciclo di appuntamenti comprende, infatti,
cinque serate che si svolgono a luglio nello spazio esterno della Fondazione Merz
e due a settembre parte di un programma OUT rispettivamente al Riso, Museo d’arte
contemporanea della Sicilia a Palermo e al Nuovo Spazio di Casso e i territori di
Dolomiti Contemporanee.
Contemporaneamente la Fondazione ospita un allestimento con opere di Mario e Marisa Merz e i lavori degli artisti presentati durante le serate della rassegna Meteorite in Giardino,fino 21.9.2014
LE SERATE:
Mercoledì 2 luglio ore 21,30 Gli artisti Botto&Bruno presentano due lavori: il video L’enfant sauvage, il cui protagonista è un bambino rom ripreso per due anni mentre corre in una piazza e la grande installazione Inter-urban sprawl. La sezione musicale, decisamente sperimentale, è affidata all’incontro delle “improvvisazioni radicali” di Agalula-Check, dove tre musicisti di formazione classica (G. Agazzini, A. Lanza e C. Lugo) e la funambolica voce di Andrea Ceccon inventano una sonorità unica, tra jazz e raga indiani con il dj-set di Vaghe Stelle.
La serata viene introdotta da Orlando Perera, giornalista Rai e presidente dell’Accademia Corale Stefano Tempia.
Giovedì 10 luglio ore 21,30 Due grandi solisti, Giampaolo Pretto, primo flauto presso l’Orchestra nazionale RAI di Torino e Umberto Clerici, primo violoncello presso l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Sidney suonano brani di repertorio e musica contemporanea creando un affascinante gioco di rimandi e trasparenze e dialogando con l’installazione presentata dall’artista Cecilie Hjelvik Andersen.
Martedì 15 luglio ore 21,30 Maurice Bourgue, il massimo rappresentante della scuola oboistica francese dei nostri tempi, presenta un percorso dalla musica barocca fino alla musica elettronica sperimentale. Insieme a lui i timbri affascinanti del fagotto e della tiorba suonati da Diego Chenna e Diego Cantalupi. Alessandro Piangiamore propone la videoinstallazione Attorno ad una conchiglia vuota: un lavoro che ha una valenza visionaria creata con un elemento marino, una conchiglia, con un coltellino che la sfoglia e con dei gesti che sembrano non avere un inizio e una fine.
Martedì 22 luglio ore 21,30 L’artista Michael Fliri apre la serata con la performance Something uncovered can’t be covered again, mentre la sezione musicale è affidata alla pianista Alessandra Ammara con un recital che, prendendo spunto da alcuni capolavori di Chopin e Debussy, esplora autori del Novecento ingiustamente trascurati come Mjaskovskij e Roslavets.
Martedì 29 luglio ore 21,30 La sezione artistica della serata conclusiva vede protagonisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna con l’installazioneMatter Temple_01, un microambiente “selvaggio” fatto di flussi di materiali di diversa natura in continua evoluzione. Il programma musicale coinvolge timbri e linguaggi più diversi: dalle tablas, alla slide-guitar, alla voce di Luca Morino dei Mau-Mau fino al violoncello classico di Umberto Clerici con un progetto pensato per la Fondazione Merz. Un ponte gettato fra linguaggi molto diversi per la ricerca di affascinanti sensazioni.
La serata viene presentata dalla giornalista Rai Silvia Rosa-Brusin.