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30/12/11

La società dell’arte - corso sull’arte contemporanea



La società dell’arte - corso sull’arte contemporanea

Il prossimo 11 Gennaio alle ore 21 si svolgerà, presso il Qi di Corso Vittorio Emanuele II, 33 a Cuneo, il primo incontro del corso sull’arte contemporanea dal titolo: “La società dell’arte”, tenuto dall’artista Domenico Olivero, da diversi anni attivo nel sistema dell’ arte.

Questo gruppo di lezioni presenta un’analisi del mondo dell’arte contemporanea e alcune indicazioni su come oggi agire professionalmente per dare corso ad un’attività artistica. Seguendo ironicamente un ipotetico “nuovo artista” si procederà dall’istruzione di base fino alle più articolate vie dei workshop, musei, fiere, residenze e frequentazioni del complesso universo dell’arte contemporanea italiana e straniera.

Saranno presi in esame le più interessanti strategie di promozione e sostegno che governano l’attuale sistema “economico” artistico, valutazioni sul mercato e sui principali eventi della realtà artistica contemporanea.

Il corso affronta alcuni aspetti dell’arte contemporanea ed è aperto per appassionati, collezionisti ed artisti ma anche semplici incuriositi da questo universo creativo.

Le lezioni si svolgeranno Mercoledì 11 e 25 Gennaio e Mercoledì 8 Febbraio 2012. Costo del corso 25 euro, comprensivi dell’iscrizione al circolo Qi.

Questo gruppo d’incontri è parte del modulo didattico cui ogni sezione d’incontri è stata autonoma. In tal modo si è potuto seguire anche solo alcuni dei tre gruppi di lezioni. Dopo la prima e seconda serie, svoltasi da Settembre a Dicembre ora è la volta del terzo segmento.
A Gennaio/Febbraio seguirà l’ ultima parte degli incontri dedicata al sistema arte contemporanea, nello specifico le strategie di promozione e crescita di un artista.

Saranno realizzate visite guidate, facoltative, ad alcuni dei musei più importanti del settore, come il Castello di Rivoli o il Mamac di Nizza.

Prima sezione - Percorsi storici, incontri 28 Sett.; 12 Ott e 26 Ott 2011
Seconda sezione - Essere artisti, incontri 09 Nov; 23 Nov e 14 Dic 2011
Terza sezione - La società dell’arte, incontri 11 Gen 2012; 25 Gen e 08 Feb 2012


Le lezioni si svolgeranno i Mercoledì dalle ore 21 fino alle 23 al Qi in Corso Vittorio Emanuele II, 33 a Cuneo.


Per ulteriori dettagli e iscrizioni rivolgersi alla segreteria dell’associazione Qi tel 0171.070422 - 342.0219021 e-mail: sy.qi33@gmail.com;

19/12/11



inizia con il punto di riferimento torinese, ma non solo, per la fotografia contemporanea: Photo&Contemporary, che nei suoi eleganti spazi in via dei Mille 36, festeggia quest’anno i suoi 15 anni di attività. In questi lungo arco di tempo la galleria ha proposto, a volte prima in Italia, alcuni dei più importanti fotografi internazionali, in particolare di quelli che si muovono nella “fotografia di messa in scena”, tra cui il fantastico George Rousse ma anche importanti artisti come Karen Knorr, Nils Udo, Luis Gonzalez Palma e tanti altri. Per festeggiare questo evento la galleria ha selezionato di ogni artista un’opera, creando in tal modo una stupenda carrellata di pezzi di gran pregio, evocativi di variegati percorsi creativi di illustri artisti.

Nella vicina via della Rocca, Alberto Peola presenta la seconda mostra dell’artista John Jurayj, di cui mi è piaciuto molto il video, fra psichedelico ed optical. L’artista presenta in questa occasione una serie di lavori sui temi del trauma e del dislocamento, realizzando una serie di opere molto interessanti e di ampia pregnanza emozionale.

Da Norma Mangione l’artista Becky Beasley, questa volta anche in veste di curatrice, presenta una serie di opere legate a un percorso “interiore” , inteso sia come spazio abitativo sia come spazio dell’anima. II progetto nasce durante una visita all’appartamento di Mollino, che ha fatto scaturire in lei una particolare emozione che nel progetto proposto ,presso la galleria, rielabora su diversi piani, fra rimandi fisici e riferimenti letterari, coinvolgendo anche altri artisti.

Questa nuova passeggiata nel mondo galleristico torinese

Danzare è creare, Arte e danza nella storia di questi ultimi cento anni al Centre Pompidou


Le forme artistiche nascono dal trasformare le astratte idee della mente umana in oggetti fisici. Per far ciò l’uomo deve azionarsi e muoversi nello spazio circostante.

Nei tempi antichi la prima forma di espressione umana è stato proprio questo muoversi, che ha preso poi forma in riti ancestrali e poi nella danza, spesso come pratica religiosa e poi libera espressione del corpo umano, trasformazione di un sentire interiore che nel “gesticolare fisico” tenta di comunicarsi esternamente.

Se uniamo la gestualità fisica con l’ispirazione artistica abbiamo la stupenda mostra “Danser sa vie” che il Centre Pompidou presenta fino ai primi giorni di Aprile 2012.

L’evento è un’interessante percorso in due forme espressive che paiono gemelle, sia per il loro sviluppo che per le emozioni che fanno scaturire.

Entrambe sono uniche e irripetibili, soggettive, irrompenti, innovative.

La mostra è ber strutturata sia per i vasti aspetti storici che affronta, producendo tantissimi stimoli sia per la buona qualità delle opere proposte, un giusto equilibrio fra quelle più celebri, come la Danza di Matisse con quelle più ricercate come le stupende fotografie di Lavinia Schulz e Walter Holdt. L’elenco degli artisti è vasto e articolato, pregiato soprattutto nella ricerca di una qualità di gusto e di intenti espressivi ricercata.

Il percorso inizia dalla figura umana ritratta e poi lentamente il movimento prende forma e si giunge all’energia trasformata che diventa opera e intensa passione.

L’intreccio fra danza e arte è ben articolato in alcune sue parti, come la sezione sul Bahaus o la sezione dedicata a Trisha Brown.

Un poco perplesso lascia alcune corrispondenze fra danza e performance artistica, soprattutto quando la seconda sembra spesso un’imitazione della prima. Un consiglio per la visita, se potete organizzatevi seguendo i tantissimi eventi che durante tutta la rassegna si svolgeranno; quali rassegne di danza, performance, incontri.

Cogliete anche le altre tante proposte che il Centre Pompidou offre in questo periodo. Si tratta di un’articolata offerta culturale che spazia dalla grande raccolta permanente a diverse altre mostre, tra cui quella, un poco noiosetta, su Cyprien Gaillard (Premio Marcel Duchamp 2010) o la stupenda retrospettiva su Kusama, ma ci sono anche rassegne video, conferenze e se avete tempo la vasta biblioteca.

Se siete a Parigi il 21 Dicembre non perdetevi l’iniziativa “le jour le plus court”, evento dedicato al video, che si prospetta come un’interessante iniziativa, che in futuro sicuramente sarà imitato da tanti altri.

18/12/11

Banksy polemica scultura...




Al National Museum di Liverpool è stata esposta in questi giorni la nuova scultura di Banksy, opera che vuole richiamare la grande polemica, in diverse nazioni, delle complesse e mai chiarite polemiche sulla pedofilia che la chiesa cattolica ora lentamente sta affrontando.

L'opera consiste in una busto cardinalizio coperto da dei tasselli che creano uno strano effetto di volto

L'arte contemporanea, opera o idee?

Phofdo - photographic project 

L’arte contemporanea sempre più sostituisce l’idea di opera con l’idea del pensiero dell’opera, progetti, idee, intenti, creando un altro universo di sensi che poco hanno di materiale, spinti dall’idea di simulacro. Forse gli artisti si siano resi conto della loro responsabilità “produttiva” e tentino una deriva più sofisticata lasciando l’operato manuale alle società secondarie, dedicandosi alla “sofistica” attività “celebrarle”, peccato che troppo spesso si occupano di ambiti di cui poco conoscono ma su cui voglio agire, con risultati troppo infantili. Che fine hanno fatto gli artisti? Nell’arte oramai fioriscono filosofi, sociologi, naturalisti, storici, tantissimi dilettanti della parola e pochissimi artisti visivi. Che ci sia stata un’epidemia del tuttologo, che ha decimato il fare artistico, orami impervia attività, a favore di camaleontici dilettanti del tutto conoscere/fare? Se l’idea di indagine artistica può avere un suo valore, lasciano dubbi i risultati finali, in cui l’arte visiva pare incapace di andare oltre alle solite raccolte di dati con relativa rappresentazione “grafica” archivistica. Soprattutto manca l’estasi della bellezza, in questi ultimi decenni sono scoparsi i capolavori, le opere magnifiche e uniche. Una massificazione ha appiattito le varietà culturali ed estetiche, producendo tantissime mostre banali e noiosissime.

Fiere, sempre più virtuale



Siete pronti per la nuova esperienza virtuale con la mondanissima VIP art Fair ?

Allora andate subito a registrarvi al sito http://www.vipartfair.com/ e siate pronti col vostro pc nei giorni dal 3 all’8 Febbraio del 2012, per la seconda edizione di questo innovativo evento.

Dopo il grande successo della prima edizione, svoltosi quest’anno in Gennaio ora, migliorate alcune connessioni e iniziative, si propone per la seconda edizione a Febbraio.

Le gallerie più quotate al mondo sono già pronte con le opere, alcune create appositamente per questo evento, anche perché i risultati di vendita sono stati molto positivi e quest’anno si spera in una crescita aggiuntiva.

Fra i nomi più noti ci sono l’elegante newyorchese David Zwirner, e la cosmopolita Marian Goodman, fra le italiane la Galleria Continua, oramai fra le più internazionali, la torinese Tucci Russo e le milanesi Kaufmann Repetto e Brand New Gallery.


Ovviamente c’è tutto, dalla Vip lounge agli incontri, dalle conferenze ad eventi performativi e video, ovviamente tutto in formato telematico.

Nuovi Uffizi, sempre più magnifici



Un regalo di Natale che non si può rifiutare e che sicuramente darà tanta gioia a tutti gli appassionati dell’arte.

Si tratta dell’apertura, il prossimo 20 Dicembre, delle prime sale espositive dei Nuovi Uffizi a Firenze.

Otto magnifiche stanze allestite al secondo piano dell’edificio vasariano, dove saranno esposte opere di artisti europei; fiamminghi, francesi, olandesi e spagnoli.

Dopo tanti anni di polemiche, discussioni e lavori, prende corpo il progetto di rinnovamento di uno dei musei più belli al mondo, vanto e pregio del nostro paese.

Il rinnovo riguarda anche le scale di accesso e la variazione dei colori delle pareti che lasciata la bicromia vasariana del bianco e del grigio privilegia l’uso di un particolare blu adatto all’esposizione delle opere proposte.

Particolare attenzione è stata data all’illuminazione, studiata da iGuzzini, che assicura una luce ambientale adatta alla visione e conservazione delle tele.

Nel complesso sono anche state fatte altre opere quali i nuovi servizi posti fra il primo e il secondo piano, il rinnovo del Gabinetto fotografico, la riorganizzazione dei depositi e la ricollocazione degli uffici nel palazzo dei Veliti. Tutti lavori realizzati senza mai interrompere l’attività di visita del museo.

12/12/11

La bellezza che si muove


Nelle antiche stanze dei sotterranei del nobile palazzo Barolo sono esposti, fino al 18 Dicembre, i Karakuri Ningyo fantastici automi realizzati in Giappone, fin dai tempi della corte Edo del diciassette secolo.

Si tratta di straordinarie bambole che danzavano, servivano il tè, scoccavano frecce, realizzate da abili artigiani giapponesi che hanno tramandato questa tradizione fino ai giorni nostri.

Questi delicati oggetti sono fatti in materiali naturali: tessuti pregiati per i vestiti, legno per i meccanismi, mercurio, sabbia mobile e acqua pompata per dare movimento nei minuscoli circuiti.

Sono oggetti nati dal paziente lavoro di anni di ricerca e sperimentazione che possono essere visti come l’origine della ricerca scientifica dei nostri odierni robot. Infatti, all’interno della mostra, sono presentati nuovissimi manufatti realizzati da centri sperimentali come il Politecnico di Torino o il centro ricerca della Mitsubishi. Nuovi affascinati robot che interagiscono in modo dinamico con gli esseri umani.

La mostra inizia con un breve e utile video che presenta queste fantastiche bambole, proseguendo poi con diverse stanze in cui sono presenti i fantastici Karakuri Ningyo, sia montati sia nei singoli pezzi o strutture in modo da far vedere la complessa anima che è celata sotto i delicati aspetti di bambole dai pregiati costumi e dalle delicate movenze.

Il termine “Karakuri” significa "dispositivo meccanico per prendere in giro, ingannare, o sorprendere", e implica una magia nascosta, un elemento di mistero. “Ningyo” è traducibile con bambola. Letteralmente quindi “bambole meccaniche”.

Al sabato e alla domenica dalle ore 15 gli automi sono messi in movimento da personale apposito per la gioia dei visitatori.

La mostra prosegue con una piccola sezione presso il vicino Mao, dove è trattato il tema dei carri Matsuri, usati duranti l’anno per celebrare diverse ricorrenze popolari giapponesi, su cui vengono montati in una versione più grande i Karakuri Ningyo.

La mostra è organizzata dall’Associazione Yoshin Ryu.


09/12/11

A Mentone il nuovo museo a Jean Cocteau



Jean Cocteau amava molto la Costa Azzurra, in particolare la quieta e riservata Mentone.

Ora in questo incantevole angolo di terra e mare hanno preso uno dei suoi fiori più belli, dai tanti petali frastagliati e reclinandoli hanno creato un accogliente spazio museale per il noto autore francese, che ha trovato in tante forme artistiche sfogo alla sua visione poetica del mondo.

Questo nuovo museo è nato grazie alla donazione del grande collezionista americano Severin Wunderman, ideatore di orologi di lusso e amico di Jean Cocteau, che è stata ospitata nel progetto architettonico di Rudy Ricciotti, realizzato su un’area di 2700 mq per accogliere a rotazione le quasi 2000 opere della raccolta privata a cui sono state aggiunte opere già presente nella collezione del comune di Mentone.

L’ingresso in questo candido scrigno è particolarmente gradevole. Si passa dalla lucente solarità mediterranea alla freschezza delle sale. Che attraverso le grandi vetrate brunite creano una luce quieta, rilassando l’occhio e rendendo più piacevole la fruizione delle opere, oltre a preservarle dagli intensi raggi solari della Costa Azzurra.

Gli spazi espositivi sono divisi in sette aree tematiche: le Théâtre, l’Imposteur, Parades, Jean l’Oiseleur, Le sang de poète, Mystères, Testaments, che accompagnano il visitatore nella vita e nelle opere di Jean Cocteau.

L’esposizione è realizzata in una cronologia storia che abbraccia anche la vita e le grandi relazioni umane del poeta con il mondo culturale francese, che andava dalla grande artista teatrale Sarah Bernhardt all’amicizia artistica con Pablo Picasso.

La vita dell’artista è raccontata attraverso le sue opere, che parlano dei suoi grandi amori e dei suoi intesi dolori, delle sue grandi passioni e dei suoi variegati interessi.

Mi piace molto come hanno saputo mixare il materiale espositivo, sapientemente presentato in pratiche teche trasparenti dove possono essere fruiti i delicati disegni, ma ci sono anche angoli raccolti in cui vedere i rari pezzi dei suoi originali film e osservare sulle pareti i particolari lavori di scrittura.

Ci sono anche i bellissimi disegni “fumettistici” che l’artista produsse creando un goliardico personaggio dal nome Potomak e una serie d’interessanti progetti legati al fecondo periodo dedicato alla danza con l’evento “Parade”.

Lo spazio museale ha anche una sezione temporanea in cui saranno esposti artisti vicino alla poetica di Jean Cocteau. In questo periodo è ospitato il lavoro di Jean Sabrier che come il celebra artista francese ama usare diversi media artistici; come il disegno, il video e diversi materiale in suggestivi assemblaggi.

L’accogliente museo ha un bel bar e una serie di servizi aggiuntivi come il piccolo e pratico bookshop e una serie di attività didattiche aperte a tutte le diverse esigenze dei visitatori.

Ricordo che col biglietto d’ingresso si può visitare anche l’antico bastione sul vecchio porto che ospita una serie di lavori di Jean Cocteau.


Musée Jean Cocteau Collezione Séverin Wunderman in quai Monléon n. 2
Tél. 04 89 81 52 50
Orario di apertura:
tutti i giorni dalle 10 alle 18 , chiuso il Martedì e nei giorni 1 Gennaio, 1 Maggio, 1 Novembre e 25 Dicembre.
Nei mesi di Luglio e Agosto la chiusura è alle ore 22.

Tariffe :
Collezione (Musée Jean Cocteau Collection Séverin Wunderman et musée du Bastion) : 6 euro.
Espozione temporanea : 5 euro.
Collezione + esposizione temporanea 8 euro
Sono previsti sconti per comitive e particolari sconti per associazioni varie.








06/12/11

CS FRAC on TOUR



E' ormai nota l'operazione culturale che, a partire dal 2007, ha condotto la regione Piemonte ad acquistare opere d'arte contemporanea per arricchire il FRAC, Fondo Regionale del settore, primo in Italia.

Le opere sono attualmente collocate a Biella presso Cittadellarte Fondazione Pistoletto, polo culturale universalmente riconosciuto e che, proprio per la sua vocazione, ben si presta alla valorizzazione del Fondo e degli eventi ad esso collegati.

A Busca, una selezione del Frac verrà ospitata in Casa Francotto dal 9 dicembre al 8 gennaio 2012 a cura di Ivo Vigna con la collaborazione di Cittadellarte Fondazione Pistoletto. L'evento voluto dalla Regione Piemonte, dalla Città di Busca Assessorati alla Cultura e Manifestazioni è patrocinato dalla Provincia di Cuneo ed è realizzato in collaborazione con Chelidonproject, Busca Eventi e del videomaker Micio-HC, regista di ChelidonProjectTV. L'inaugurazione è prevista per venerdì 9 dicembre alle ore 21,00.

“Ringraziamo la Regione Piemonte che ci ha concesso a titolo gratuito questa mostra individuando Casa Francotto quale spazio adatto ad ospitarla. Un'evento di portata internazionale che avvicina realtà artistiche contemporanee come quelle di Artissima ad un territorio che seppur decentrato rispetto alle metropoli dell'Arte, ha dato e continua a dare creativi ed artisti al tessuto sociale.” dichiara il Sindaco Luca Gosso,.
“Sempre più Casa Francotto si distingue quale fabbrica culturale di idee, punto d'incontro e comunicazione, spazio espositivo versatile e adatto al confronto di linguaggi diversi” sottolineano l'Assessore alla Cultura Marco Gallo e alle Manifestazioni Gianfranco Ferrero.

Le opere del FRAC vengono ciclicamente esposte in una serie di mostre in un’ottica mirata a ridurre le disparità geografiche, sociali e culturali tra le diverse aree, creando sinergie con istituzioni culturali e con le realtà locali.
A Busca saranno presenti i lavori di: Ignacio Uriarte, Evariste Richer, Sam Durant, Vidya Gastaldon, Jimmie Durham, Rosa Barba, Tom Molloy, Lara Almarcegui, Robert Kuśmirowski, Giorgio Andreotta Calò, Gyan Panchal, Iñaki Bonillas e Iannone Dorothy.

La mostra sarà visitabile ad ingresso libero il ven. ore 21,00-23,00 dom. 9,00-12,00 e 15,00-19,00 chiusa il 25/12 e il 01.01.2012. infrasettimanali per scuole o gruppi su appuntamento al 3355434251

FRAC Piemonte- Fondo Regionale Arte Contemporanea

L’istituzione nel 2007 del FRAC Piemonte, sulla scia dei Fondi regionali per l’arte contemporanea istituiti in Francia per regolare l’intervento dello Stato nell’arte contemporanea e per stimolare il processo di democratizzazione delle arti visive, rappresenta una scelta unica ed innovativa che pone la Regione Piemonte all’avanguardia in Italia nelle politiche culturali di sostegno all’arte contemporanea.

Il Fondo è finalizzato all’acquisto di opere di giovani artisti internazionali da selezionare nell’ambito di Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino. Le opere sono scelte da un comitato di tre curatori internazionali.Le finalità della collezione sono in primo luogo didattiche e culturali e sono mirate far conoscere al pubblico, ed in particolar modo alle giovani generazioni, le nuove tendenze e le ultime ricerche nel campo della cultura visiva attraverso la realizzazione di mostre ed una intensa attività didattica, volta a rendere accessibile il lavoro degli artisti così come le dinamiche strutturali interne al sistema dell’arte. La collezione comprende ad oggi 38 opere di 34 artisti.

Scheda: FRAC on tour - mostra delle opere del Fondo Regionale Arte Contemporanea Piemonte, a cura di Ivo Vigna con la collaborazione di Cittadellarte Fondazione Pistoletto

genere: arte contemporanea da Artissima
artisti: Ignacio Uriarte, Evariste Richer, Sam Durant, Vidya Gastaldon, Jimmie Durham, Rosa Barba, Tom Molloy, Lara Almarcegui, Robert Kuśmirowski, Giorgio Andreotta Calò, Gyan Panchal, Iñaki Bonillas e Iannone Dorothy.
sede: Casa Francotto
dove: Busca (CN) IT - 12022 - p.zza Regina Margherita
enti promotori: Regione Piemonte, Città di Busca Assessorati alla Cultura e Manifestazioni
con il patrocinio di: Provincia di Cuneo
con la collaborazione di: Cittadellarte Fodazione Pistoletto, Chelidonproject, Busca Eventi, Micio-HC .
Quando: dal 09/12/2011 al 08/01/2012
Inaugurazione venerdì 09/12/2011 ore 21,00
orari: ven. ore 21,00-23,00 dom. 9,00-12,00 e 15,00-19,00
chiuso il 25/12/11 e il 01.01.12.
apertura infrasettimanali per scuole o gruppi su appuntamento
catalogo in mostra
info: tel. 3355434251

Inaugurazione




03/12/11

Una balena a Caraglio



Solo sabato 3 Dicembre e Domenica 4 Dicembre sarà possibile vedere presso il Filatoio di Caraglio il progetto artistico di Claudia Losi "Balena Project. Resoconto di viaggio di un cetaceo da terra ", evento promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori di Cuneo con la curatela di “a.titolo” del Cesac di Caraglio.

Si tratta di una breve esposizioni di pezzi del progetto artistico di Claudia Losi sostenuto dall'imprenditore tessile biellese Ferdinando Botto Poala.

Si vedrà il residuo trasformato del materiale usato per il progetto della Balena e ora ri-interpretato in diversi modi fra cui delle giacche disegnate da Antonio Marras e tanti altri particolari manufatti.

L'evento è aperto al pubblico dalle 14.30 alle 19 e Domenica dalle 10 alle 19. L'ingresso è gratuito.

Il “Balena Project” è un progetto creativo nato nel 2004 dall’artista Claudia Losi, che decise di realizzare una balena in lana di dimensioni naturali. Dopo la sua realizzazione questa è stata portata in giro per il mondo in un continuo lavoro performativo


Ecco alcune foto:









30/11/11

Gallerie d'Italia - Le meraviglie dell'ottocento



Nel cuore di Milano un piccolo scrigno di bellezza e storia, è stato condiviso dalle istituzioni bancarie Cariplo e Intesa San Paolo al vasto pubblico sensibile all’arte.

Sotto il nome di Gallerie d’Italia si è avviata una stupenda iniziativa artistica che attraverso la fascinazione e la bellezza delle opere d’arte, soprattutto della pittura, risveglia emozioni del passato, quando l’Italia lottava per l’unità e per costruire un futuro che oggi pare così diverso da quello immaginato.

Nei restaurato Palazzo Anguissola e Palazzo Brentani sono proposte le collezioni pittoriche e scultorei di queste due importanti Fondazioni bancarie, patrimonio sociale che ritorna alla fruizione popolare.

Si riscopre così la grande tradizione pittorica italiana del secolo scorso che spesso è stata trascurata e sottovalutata.

Nei magnifici edifici, stupendamente ristrutturati, che già solo basterebbero una visita, sono proposte, in una selezione molto territoriale, stupendi quadri dei più abili artisti, tra cui le meravigliose tele di Induno, Hayez, Zandomeneghi, Signorini, Segantini, Morbelli, Previati, Sartorio, Boccioni e tanti altri e una serie di magnifici bassorilievi di Canova.

Particolare attenzione è stata data all’illuminazione e all’allestimento che, curato da Michele De Lucchi, è stato creato con una serie di strutture di supporto delle opere per preservare la delicata struttura architettonica degli edifici.

Il percorso espositivo, di quasi 3.000 mq, è stato curato da Fernando Mazzocca, che ha sviluppato un succedersi di 23 stanza in cui sono raccolte le opere per tematiche: paesaggio lombardo, pittura di genere, sperimentazione, sublime, simbolismo...

In attesa della seconda sezione dedicata al Novecento, che aprirà la prossima primavera, si attraversa una vibrante storia della pittura italiana, con un’attenzione particolare alla cultura milanese, che rivaluta la grande tradizione artistica del nostro paese.

La Galleria d’Italia ha anche un’accogliente e pratico guardaroba, una bella caffetteria che guarda sul piacevole cortile condiviso con la Casa Manzoni, e un piccolo ma vario bookshop.

Orario dal martedì alla Domenica dalle 9,30 alle 18,30, prolungamento serale fino alle 21,30 al Giovedì.

Tutti insieme artisticamente … il Museo del Novecento a Milano



La possente lineare palazzina di razionale gusto che si confronta col pungente duomo cristiano, nel cuore di Milano, ospita oramai da un anno, la stravolgente storia del novecento artistico italiano.

Salendo la spirale paesaggistica s’incontra un manipolo di manovali di fine ottocento, ritratti da Pellizza da Volpedo, che compatti proseguire verso il futuro.

Su una strada ardita e complessa incontrano un piccola stanza internazionale, tra cui un minuto e delicato lavoro di Paul Klee e uno stupendo nuvoloso quadro di Vasilij Kandinskij, in cui riposare un attimo per entrare nell’italica storia artistica del secolo breve.

Proseguono così accompagnati dalla fugace ma intensa stagione creativa di Umberto Boccioni per seguire i diversi sviluppi che la pittura, e alcune tracce di scultura, hanno ramificato in così tante forme e tendenze, fino all’immaterialità di Fontana che all’ultimo piano eleva la luce stessa a forma creativa umana.

Ma sono tantissime le vie che si possono percorrere in questo luogo e che portano a paesaggi incredibili.

Luoghi impensati e innovativi, dalle forme corpose di Carlo Carrà a quelle leggiadre di Fausto Melotti.

Valli delicati come l’opera di Osvaldo Licini e rassicuranti stanze con fragili oggetti come quelli descritti da Giorgio Morandi.

Montagne inquietanti ed instabili ridisegnate da Giorgio De Chirico o figure insicuri ideati da Arturo Martini.

Stagioni un poco dimenticate ma ancora attualissime come la raccolta cinetica degli anni sessanta.

Alla vasta raccolta permanente, vengono proposte attualmente, tre piccole e variegate mostre che sono un’occasione per scoprire alcuni scatti della vasta raccolta fotografica della Merrill Lynch, le correlazioni fra i Dada e il Futurismo e l’opera scultorea di Azuma.

Il Museo del Novecento si propone quindi come un trampolino che portandoci sempre più in alto ci invita a tuffarci in questo presente così articolato e misterioso.