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19/12/11
Danzare è creare, Arte e danza nella storia di questi ultimi cento anni al Centre Pompidou
Le forme artistiche nascono dal trasformare le astratte idee della mente umana in oggetti fisici. Per far ciò l’uomo deve azionarsi e muoversi nello spazio circostante.
Nei tempi antichi la prima forma di espressione umana è stato proprio questo muoversi, che ha preso poi forma in riti ancestrali e poi nella danza, spesso come pratica religiosa e poi libera espressione del corpo umano, trasformazione di un sentire interiore che nel “gesticolare fisico” tenta di comunicarsi esternamente.
Se uniamo la gestualità fisica con l’ispirazione artistica abbiamo la stupenda mostra “Danser sa vie” che il Centre Pompidou presenta fino ai primi giorni di Aprile 2012.
L’evento è un’interessante percorso in due forme espressive che paiono gemelle, sia per il loro sviluppo che per le emozioni che fanno scaturire.
Entrambe sono uniche e irripetibili, soggettive, irrompenti, innovative.
La mostra è ber strutturata sia per i vasti aspetti storici che affronta, producendo tantissimi stimoli sia per la buona qualità delle opere proposte, un giusto equilibrio fra quelle più celebri, come la Danza di Matisse con quelle più ricercate come le stupende fotografie di Lavinia Schulz e Walter Holdt. L’elenco degli artisti è vasto e articolato, pregiato soprattutto nella ricerca di una qualità di gusto e di intenti espressivi ricercata.
Il percorso inizia dalla figura umana ritratta e poi lentamente il movimento prende forma e si giunge all’energia trasformata che diventa opera e intensa passione.
L’intreccio fra danza e arte è ben articolato in alcune sue parti, come la sezione sul Bahaus o la sezione dedicata a Trisha Brown.
Un poco perplesso lascia alcune corrispondenze fra danza e performance artistica, soprattutto quando la seconda sembra spesso un’imitazione della prima. Un consiglio per la visita, se potete organizzatevi seguendo i tantissimi eventi che durante tutta la rassegna si svolgeranno; quali rassegne di danza, performance, incontri.
Cogliete anche le altre tante proposte che il Centre Pompidou offre in questo periodo. Si tratta di un’articolata offerta culturale che spazia dalla grande raccolta permanente a diverse altre mostre, tra cui quella, un poco noiosetta, su Cyprien Gaillard (Premio Marcel Duchamp 2010) o la stupenda retrospettiva su Kusama, ma ci sono anche rassegne video, conferenze e se avete tempo la vasta biblioteca.
Se siete a Parigi il 21 Dicembre non perdetevi l’iniziativa “le jour le plus court”, evento dedicato al video, che si prospetta come un’interessante iniziativa, che in futuro sicuramente sarà imitato da tanti altri.