Eccovi il video della conferenza di Carmen C. Bambach, conservatrice e storica del Metropolitan Museum of Art di New York, al Louvre di Parigi
Leonardo da Vinci (1452-1519) era noto ai suoi tempi per aver lasciato incompiute le sue opere, in particolare i suoi dipinti, e tale reputazione è rimasta fino ad oggi.
Questa conferenza esplorerà il "non finito" di Leonardo nel contesto più ampio del suo pensiero e del suo lavoro. Gli scrittori del XVI secolo hanno tentato di spiegare l'incapacità del gran maestro di finire i suoi dipinti in vari modi. Generalmente questi primi autori si sono concentrati sugli aspetti materiali pratici dei progetti di Leonardo e hanno alluso al suo perfezionismo e alla sua costante insoddisfazione per le sue creazioni come le ragioni principali delle sue opere incompiute.
Come Carmen Bambach proverà a dimostrare in questa conferenza, una recensione dell'approccio di Leonardo da Vinci al processo creativo e dei suoi scritti teorici suggerisce un'altra spiegazione più profonda per il suo "non finito". Il suo processo creativo come artista e pensatore è stato particolarmente aperto, focalizzato sul lavoro in corso e sull'esplorazione di idee spesso a spese della chiusura e della conclusione. Il suo studio del movimento e la geometria delle trasformazioni lo hanno portato a includere le nozioni di infinito corporeo e incorporeo nella sua arte. I suoi scritti teorici sulla pittura spesso prendono in prestito i termini matematici di "infinito" "trasmutatione" e "quantità continua" per descrivere ineffabili gradi di colori chiari e prospettive atmosferiche.
Carmen C. Bambach è curatrice di disegni e stampe presso il Metropolitan Museum of Art (Met) e membro dell'American Academy of Arts and Sciences. Dal 2010 al 2012 è stata professoressa Andrew M. Mellon presso il CASVA (Center for Advanced Study in the Visual Arts) della National Gallery of Art.
Specialista del Rinascimento italiano, è un'esperta riconosciuta a livello internazionale su Leonardo. Il suo lavoro Michelangelo: il catalogo Divine Draftsman e Designer della sua mostra al Met ha vinto nel 2019 il premio del libro Phyllis Goodhart della Renaissance Society of America e nel 2018 il premio dell'Association of American Museum Curators. Tra le sue opere principali possiamo citare: Disegno e Pittura nel Workshop italiano sul Rinascimento: teoria e pratica 1300-1600 ("Premio Salimbeni 2000"), nonché la recente monografia in quattro volumi Leonardo da Vinci riscoperto (Yale University Press 2019).