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21/01/20

65ma BRAFA



 "Un equilibrio sottile tra stabilità e novità…"  Sono le parole che meglio descrivono gli espositori che parteciperanno alla 65a edizione della BRAFA, che si terrà da domenica 26 gennaio a domenica 2 febbraio 2020, nelle sale di Tour & Taxis. 

Saranno 133, lo stesso numero dell'edizione precedente, ma con alcune new entry e numerosi ritorni. Fedele al suo credo che combina ecletticismo, qualità e stili a confronto, Brafa 2020 presenterà nuovamente un panel ricco e diversificato di gallerie di riferimento per l'arte antica, moderna e contemporanea. 

Grazie al suo sistema di controlli tra i più severi del settore, la fiera promette di soddisfare le esigenze più elevate di collezionisti e amanti dell'arte, offrendo una reinterpretazione della storia dell'arte, attraverso le epoche, gli stili e i vari continenti. Il livello di una fiera d'arte viene definito soprattutto dal livello dei suoi espositori. A tale proposito, Brafa 2020, ancora una volta, si prospetta come uno degli eventi più importanti del settore, poiché la selezione che presenta è rigorosa e di qualità in tutti i segmenti rappresentati. Ci si attende quindi opere d'arte di altissima qualità, tanto più che la procedura di ammissione degli oggetti, che prevede l’analisi di ogni opera prima dell'apertura del salone, si pregia di essere tra le più esigenti del settore, avvalendosi in particolare del parere di un centinaio di esperti indipendenti, di una verifica da parte dell'Art Loss Register e dei servizi di un laboratorio scientifico dedicato all'analisi delle opere d'arte, del patrimonio culturale e archeologico, al fine di svolgere sul posto vari esami specifici su richiesta degli esperti. 

 


La Brafa sta diventando inoltre, sempre più internazionale. Nata nel 1956 come incontro pionieristico tra mercanti belgi, si è trasformata nel tempo in una fiera di dimensioni internazionali, una trasformazione che è andata accelerando negli ultimi 12 anni, a partire dal suo trasferimento dall’antico Palais des Beaux-Arts (Palazzo delle Belle Arti), costruito da Victor Horta, ai grandi magazzini industriali di Tour & Taxis, spazio inaugurato proprio dalla stessa fiera. Attualmente sono 50 i commercianti nazionali (37 %) e 83 quelli di origine straniera (63 %). Tra questi, possiamo anche individuare delle tendenze che indicano che, benché la Francia apporti ancora il maggior contributo (43 espositori), questa venga gradualmente affiancata da paesi come la Gran Bretagna (13) o la Svizzera (8). Nel 2020, due paesi vedranno aumentare la loro rappresentanza: l'Italia passerà da 6 a 10 espositori, e i Paesi Bassi da 2 a 6. Questa realtà riflette l'impatto e l’attrattiva crescente della Brafa, in un contesto globale, dove il commercio internazionale aumenta ogni anno. 

Questo afflusso proveniente da diverse origini, contribuisce inoltre in modo significativo, ad arricchire l'offerta artistica della Brafa, rendendola ancora più eclettica. In particolare, rispetto alla precedente edizione, otto gallerie parteciperanno per la prima volta alla Brafa, un tasso di turnover particolarmente basso (6%), che dimostra la grande lealtà dei suoi espositori: - Antiquarium Ltd. (New York - archeologia); - Paolo Antonacci (Roma – dipinti europei XVIII & XIX sec.); - W. Apolloni Antichità (Roma – mobili, dipinti e oggetti d’arte XVII - XIX sec.); - Callisto Fine Arts (Londra - sculture e opere d'arte europee antiche); - CLEARING (New York / Bruxelles - arte contemporanea); - Nardi (Venezia - gioielleria); - Rueb (Amsterdam - arte moderna e contemporanea); - Dalton Somaré (Milano - arte Africana et Indo-Buddista antica). A questi se ne aggiungeranno altri 11, di ritorno, dopo uno o più anni di assenza: - Véronique Bamps (Monaco – gioielli antichi); - Bruil & Brandsma Works of Art (Amsterdam - oggetti d'antiquariato e opere d'arte XIV-XVIII sec.); - Galerie Jean-François Cazeau (Parigi - dipinti e sculture moderne); - Chamarande (Bruxelles –gioielli antichi); - De Jonckheere (Ginevra – dipinti antichi e moderni); - Douwes Fine Art (Amsterdam – dipinti antichi); - Francis Janssens van der Maelen (Bruxelles - argenteria); - Adrian Schlag (Bruxelles - arte tribale); - Studio 2000 Art Gallery (Blaricum – dipinti olandesi XX sec.); - Galerie Tanakaya (Parigi - stampe e oggetti d'antiquariato dal Giappone); - M. F. Toninelli Art Moderne (Monaco - arte moderna).

 Proponendo una ventina di settori artistici, che spaziano dall'archeologia all'arte contemporanea, Brafa assicura anche un equilibrio interno tra ognuna di queste specialità, al fine di assicurare una rappresentatività il più ampia possibile. Benché negli ultimi anni, l'arte moderna e l'arte contemporanea abbiano fatto innegabili passi avanti nelle navate laterali di una fiera che in precedenza e storicamente si concentrava esclusivamente sull'arte antica, quest’ultima rimane ancora estremamente presente e ben rappresentata. Lo dimostra il fatto che, rispetto all'edizione del 2019, quasi la metà delle nuove gallerie partecipanti rientrino in quest'ultima categoria, che si tratti di archeologia classica, antichi maestri, mobili o oggetti d'arte. Questa realtà riflette anche la volontà degli organizzatori di mantenere un polo antico forte e competitivo. Altro cambiamento da notare, rispetto alle precedenti edizioni, è che la fiera quest’anno sarà aperta al pubblico da domenica (26 gennaio) a domenica 2 febbraio. Questa riduzione di un giorno non dovrebbe tuttavia avere un grande impatto sul numero di visitatori, che nel 2019 hanno raggiunto la cifra record di 66.000 (stabilendo un record per il quinto anno di fila!). Infine, il 2020 segna anche un importante anniversario, poiché sarà la 65a edizione dell'evento. L’anniversario verrà celebrato con un'iniziativa unica e originale che verrà svelata dagli organizzatori prossimamente ... BRAFA - Brussels Art Fair - 26/01 → 02/02/2020 Tour e taxi, Avenue du Port 88 - 1000 Bruxelles www.brafa.art Seguite BRAFA anche su Facebook, Twitter, Instagram, LinkedIn e YouTube.