All’inizio del novecento Torino fu fra le prime città a credere nell’industria del cinema, pare quindi normale che sia anche stata fra le prime a creare un museo dedicato alla settimana arte, con una raccolta di materiale storico fra le più interessanti al mondo. Ma non è solo un normale museo, la sede è anche uno stupendo esempio di architettura dell’ottocento, un originale progetto, la Mole Antonelliana, simbolo della città stessa. Una combine di cose che rende l’esperienza della visita unica, accrescendosi l’un l’altra.
Il museo è ospitato negli spazi dell’edificio in modo accogliente e pratico, s’inizia con la storia delle immagini in movimento, dai primi giochi d’ombre, passando per la camera oscura, le lanterne magiche, la cronofotografia fino al cinematografo, con un approccio didattico e giocoso. Un mondo archeologico che ci fa rivivere le scoperte di Edison e dei fratelli Lumière. Tantissimo il materiale storico esposto in pratiche vetrine affiancate da utili monitor informativi. Molto piacevoli i vari spazi didattici con cui si può interagire e percepire l’evoluzione della scienza ottica e “cinematografica”.
Il percorso prosegue con alcune ambientazioni sulle diverse attività che servono alla produzione di un film, dal regista alle diverse maestranze, dallo star system alla distribuzione, tantissimi ruoli che sono ricordanti nelle ultime sequenze dei film sui titoli di coda, un’apparizione breve ma determinante per la sua realizzazione. Si accede poi all’artistica “Galleria dei Manifesti” una variegata raccolta dei più storici manifesti, un percorso fra creatività visiva, storia della grafica e memoria di tanti indimenticabili film.
Attraversata l’ultima area si entra poi nella magnifica sala, definita l’Aula del Tempio, lo spazio più spettacolare su cui si sviluppa una suggestiva rampa, area per le mostre temporanee, dedicata in questo periodo all’esposizione dei lavori di Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati, un duo creativo che ha prodotto fantastiche animazioni visive. La mostra presenta per la prima volta la maggior parte dei materiali originali dei film realizzati da Giulio Gianini ed Emanuele Luzzati, con più di duecento personaggi, bozzetti, scenografie, storyboard che testimoniano il processo creativo che ha dato origine ad alcuni tra i capolavori del cinema d’animazione mondiale, grazie al sodalizio artistico di due persone di rara sensibilità. Tra cui le due candidature all’Oscar, per La Gazza Ladra del 1964 e per Pulcinella del 1973. Lungo la rampa sono state anche allestite alcune ‘alcove’ che ricreano gli ambienti familiari, dalla cucina anni ’50 all’attuale salone home cinema.
Tornando nella magnifica aula si può sostare e, distesi sulle chaises longues, godere delle proiezioni di tre film sugli schermi giganti: il primo è una selezione d’immagini narrative e documentarie dedicate alla grande stagione del cinema muto torinese, gli altri due sono film di montaggio realizzati da Gianni Amelio con le migliori sequenze di ballo tratte dalla storia del cinema italiano (Ballabile in bianco e nero e Ballabile a colori). Ciascun film ha la durata di venti minuti.
L’esperienza della visita a questo gioiello culturale si può concludere fruendo del comodo ascensore che porta sulla guglia e godere di un luminoso panorama che spazia dalle Alpi alla pianura Padana. Riposarsi nel bel bar o cercando materiale informativo, libri e film nel ricco bookshop.
Prima della visita consultate l’utile sito http://www.museocinema.it dove sono anche proposte le diverse attività didattiche e culturali, ricche di conferenze, incontri e programmazioni di rassegne proposte nel vicino Cinema Massimo.