Fai
la coda, arrivi alla cassa e vedi che i prezzi variano e che c’è un ingresso a
25 dollari, con vicino la scritta “ prezzo consigliato”, pensi che sia giusto è
segui il consiglio.
Ma
pare che non sia così, anzi qualcuno si è anche incavolato è ha fatto una class-action.
Pare
infatti che il Met godendo di privilegi di defiscalizzazione dovrebbe aprire il
museo in modo gratuito più volte in una settimana. Infatti c’è un accordo del
1893 che vincola questa istituzione, che ha potuto edificarsi in quest’area
pregiata della città senza pagarne i canoni e di godere di sovvenzioni e fiscalizzazione
agevolate, in cambio di una apertura gratuita al pubblico per cinque giorni di
cui due anche serali. Ma oggi le cose non stanno proprio anzi, si paga ben
salata la visita.
E’
vero che con oltre sei milioni di visitatori il museo svolge una funzione di
attrazione turistica e culturale molto importante, ma più che dai biglietti
questa mastodontica struttura gode di una forte privilegio di found raising,
grazie alla particolare sistema fiscale americano.
La
questione è complessa, perché nei decenni si è passati dall’ingresso gratuito a
quello ad offerta, giungendo a un prezzo stabilito, sicuramente non molto
economico, per cui pare interessante capire se questa trasformazione sia giusta
e se questo è un servizio alla collettività o un privilegio per pochi, se così
fosse giustamente le condizioni di supporto sociale dovrebbero decadere.
Vedremo
che cosa succederà.