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12/07/12

Microcollection a Cuneo



Due giornate di luglio che segnano una tappa importante nell’intenso percorso artistico di Microcollection. Un comune appartamento, viene così aperto per la condivisione di nuove e stimolanti esperienze artistiche, all’insegna del dialogo e del confronto culturale. 

E’ un’opportunità per il territorio che invita a comprendere le motivazioni di chi dedica la propria vita all’arte. Nella speranza di soddisfare l’attento pubblico cuneese, per l’occasione Microcollection presenta il Cabinet de regard: MicroItalics, 15 frammenti invisibili acquisiti nel 2008 a Palazzo Grassi nella mostra “Italics: l’arte italiana tra tradizione e rivoluzione 1968-2008” curata da Francesco Bonami e qui visibili al microscopio. Le parole di Bonami “Italics vuole essere un viaggio aperto, un’occasione per sollevare più domande che risposte”, hanno ispirato Elisa Bollazzi la quale si augura che anche MicroItalics, dopo il successo riscosso a Milano, Pau, Berlino, Locarno, Como, riesca a stimolare più domande che risposte tra il curioso pubblico cuneese. Fra le numerose lettere ricevute, Elisa ha estratto una riflessione di Nicolò Baggio (studente dell'ultimo anno del liceo artistico Frattini di Varese che ha partecipato come guida alle prime visite guidate alle Semine di Microcollection) “la sensazione di fronte ad un frammento di opera è sottilissima ma ricca, in un certo senso irrazionale perché va contro la concezione di opera d'arte stessa, mette in crisi lo spettatore senza scandalizzare o fare critiche forti ed esplicite”. 

Tra gli spazi dell’appartamento, a corollario del suddetto Cabinet de regard, saranno in visione archivi, schedari, frammenti, documentazione di Microcollection. L’evento sarà introdotto, nella serata di venerdì, da Domenico Olivero che metterà in risalto gli artisti della collezione con le affinità di un arte domestica e conviviale. Verrà anche predisposta una micro-area ludico didattica per bambini. In sostanza, due intense giornate all’insegna della potenza dei piccoli gesti e dell’arte diffusa per tutti. L’ideatore di ALBUME, Stefano Venezia, sottolinea come la scelta del domestico non sia casuale, è una formula di ricerca con ingredienti conviviali, un mix di stuzzicanti aperitivi, un artista ospite, un appartamento reinventato ogni volta sia come spazio espositivo sia come distributore attivo di emozioni.. 

ALBUME | CONVIVIAL ART PROJECT 
Con tale azione si apre uno spazio semplice ed accogliente (l'abitazione privata di Stefano Venezia) dove l'ospite presenta un progetto affine e con interventi appositi. Si realizzano così incontri per confrontarsi sul fare artistico del presente. E’ un voler esser immune dal possedere, dal bene fine a se stesso, puntando invece all’esperienza di dialogo con le persone. Si accetta quindi l’idea di condivisione, dall’appartamento agli oggetti domestici, al proprio tempo. 

MICROCOLLECTION 
Microcollection nasce il 24 maggio 1990 quando, in visita al Padiglione Inglese della Biennale di Venezia, quasi per caso, Elisa ha pensato di raccogliere alcuni frammenti di una meravigliosa opera di Anish Kapoor, finiti accidentalmente sul pavimento. Queste microparticelle, dimenticate dai più, hanno rappresentato una vera e propria svolta, un nuovo modo di muoversi nei circuiti dell’arte italiani ed internazionali, alla ricerca di nuove microacquisizioni che sarebbero andate altrimenti distrutte. Il 24 maggio 2008 Microcollection dà vita alle cosiddette Semine d’arte di preziosi frammenti di opere i cui titoli ne mostrano il criterio di selezione. Le Semine d’arte attivano una dinamica di restituzione fisica dei frammenti prelevati negli anni.