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31/10/25

Torino art week, venerdì

 

Tutte le manifestazion ed eventi sono stati avviati, oggi potete scegliere nella vasta proposta che la città di Torino vi offre, non avete che l'imbarazzo della scelta! 

Ovviamente dalla centrale di ArtissimaFlashback Art Fairfino alle offerte sperimentali di The Others Paratissima corredati da tantissimi eventi come le gallerie del TAG che queste mattine offre un attimo di relax per godere delle diverse mostre appena inaugurate. 

Ad Artissima da oggi prende avvio anche l'assegnazione dei diversi premi speciali per le diverse sezioni, in collaborazione con aziende partner, istituzioni per l’arte e fondazioni.

 Quattro premi in collaborazione con aziende partner: 

- il Premio illy Present Future, promosso da illycaffé dal 2001 e che quest’anno compie venticinque anni;

- il Premio Orlane per l’Arte, alla sua seconda edizione con il supporto di Orlane;

- il Premio Tosetti Value per la fotografia, promosso da Tosetti Value - Il Family office dal 2020;

- il Premio VANNI  #artistroom, promosso da VANNI occhiali dal 2021.

 Due riconoscimenti a memoria di figure di spicco del mondo dell’arte: 

- il Matteo Viglietta Award, promosso da Collezione La Gaia dal 2022;

- Il Carol Rama Award, promosso dal 2020 dalla Fondazione Sardi per l’Arte e che quest’anno vede anche la GAM, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino tra i suoi sostenitori. 

Sette supporti istituzionali ad artisti e gallerie sono promossi da fondazioni e istituzioni: 

- il Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad Arte, nato nel 2023 e promosso dalla Fondazione Bracco in collaborazione con la Fondazione Roberto De Silva e Diana Bracco di Milano;

- il Premio Oelle – Mediterraneo Antico, promosso dal 2022 dall’omonima Fondazione di Catania;

- il Premio Pista 500, nato nel 2023 in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli;

- il Premio “ad occhi chiusi...”, nato nel 2021 dalla collaborazione con la Fondazione Merz;

- il Vilnius Residency Prize;

- il Premio Ettore e Ines Fico, promosso dal MEF Museo Ettore Fico di Torino dal 2010;

- l’Artissima New Entries Fund.


Fra i progetti speciali visitabili in questi giorni segnalo  nell'Ex Giardino Zoologico – Parco Michelotti, l'opera «New Acid» (2019) dell'artista egiziano Basim Magdy, mentre c'è la rassegna "The Screen is a Muscle" presso gli spazi immersivi delle Gallerie d'Italia con opere di Bruce Conner, Shahryar Nashat, Low Jack & Invernomuto.

Fatemi sapere le vostre impressioni, come sempre scrivendo alla mia e-mail.

Buone visite!  

30/10/25

Artissima 2025


Eccovi il mio reportage dalla prima giornata di Artissima 2025 con alcune foto. 

Questa stupenda giornata autunnale porta una luminosa luce negli spazi dell'Oval, che rende sempre molto intensa la visione delle opere proposte.

Anche quest'anno si conferma il grande ritorno alla pittura, in un trend che ora mai si è consolidato ma sono anche tante le opere multimateriche e un certo ritorno della fotografia.

Confermata al centro le diverse sezioni mentre sui lati i service e i punti ristoro, sul lato sinistro le diverse sezioni dei progetti espositivi sono ben amalgamate, mentre sempre molto colorata la sezione destra con le diverse riviste e case editrici. 


Particolarmente utili le audioguide, proposte nello stand della Lauretana, con i diversi percorsi di scoperta alla fiera. 

Stupenda la sezione della balconata con le diverse aree di ristorazione, mentre sempre un poco debole le due sezioni Autogrill. 

L'allestimento è caratterizzato come sempre dalle alte pareti degli stand che rendono molto fruibili le opere, la luminosità della struttura poi è sicuramente un elemento molto positivo. Nel complesso ci sono proposte tante collettive, ma anche alcune proposte più mirate su un artista come con le opere di Mimmo Paladino da Matteo Lampertico. 

Le tre principali sezioni curatoriali, Disegni, Back to the Future e Present Future, sono sempre piene di stimolanti sorprese. 

Nella sezione Disegni mi colpiscono le opere di Chloe Piene presentate da Szydlowski e Margarita Gluzberg proposti da Alma Pearl.


Present Future anche quest'anno porta significative proposte, tra cui i leggiadri lavori di Chloè Royer proposti da Loevenbruck e l'intervento di Marina Gonzàlez Guerreiro proposti da Rosa Santos Gallery.

Quest'anno l'edizione di Back to the Future, la mia sezione preferita, che quest'anno vede la presenza di uno degli artisti che mi ha sempre affascinato John Giorno portato dalla Galerie Eva Presenhuber, c'è anche il mitico Dial-a-Poem, c'è poi un bel lavoro di Antoni Muntadas sostenuto da Cristina Guerra Contemporary Art

Il corner di Intesa Sanpaolo, Main Partner della fiera, presenta una selezione di fotografie di Anastasia Samoylova, artista russo-statunitense che, attraverso la fotografia documentaria, esplora il rapporto tra ambiente e identità culturale. 

Fra le gallerie tantissime proposte mi conquistano i lavori di Anna Hulacova da Hunt Kastner,  l'intervento di Finn Theuws da Spazio A, Mindaugas Navakas proposto da AV17 Gallery, Carolina Cordeiro da Galatea, poi ovviamente l'elenco potrebbe continuare, visto la varietà di creatività presente in questa edizione. 

Concludo con lo spazio centrale, nell'area mostre, dedicato al progetto "anonymous art project" che promuove l’arte contemporanea giapponese è molto ben curato. Questa iniziativa nasce per volontà dell’imprenditore giapponese Hiroyuki Maki e sostiene artisti giapponesi sia emergenti sia già riconosciuti. Qui sono state portate alcune opere degli artisti Aki Inomata (Tokyo, 1983), che presenta Thinking of Yesterday’s Sky (2022 – in corso), un’opera che utilizza acqua, latte e stampa 3D per riflettere sulla memoria e sulla percezione del tempo; Yuki Hasegawa (Osaka, 1989) con la serie Neon (2021–2023), che indaga la relazione tra natura e artificio attraverso colori vibranti e atmosfere sospese; e il duo artistico composto da Junya Kataoka, con i lavori Yajirogu Eda (Yajirogu Branch) (2023) e A performance of tea utensils through the bending of branches (2023), opere in mixed media che dialogano con la tradizione e l’improvvisazione, e Rie Iwatake, con la serie Shitsunai-Ga (Interior Pictures) (2024), stampe che reinterpretano il concetto di paesaggio domestico.

























Artissima & C.

 


Oggi con l'apertura di Artissima la settimana dell'arte torinese raggiunge il suo punto più importante, poi con tantissimi proposte che animano tutta la città, e la fanno diventare la capitale temporanea dell'arte contemporanea.

Infatti anche  Flashback Art FairApart  e  The Others oggi aprono i battenti al vasto pubblico mentre già da alcuni giorni  Paratissima si è installata presso il Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri. 

Poi fra le diverse gallerie private, centrale il ruolo del TAG, eventi speciali, come la culinaria Buonissima o la Diffusissima, vernissage, feste private e manifestazioni di vario genere, come la storica Luci d'artista , non ci si annoierà di sicuro. 

P.s. questa sera vi farò avere le mie impressioni su Artissima


29/10/25

Artissima 2025

 


Domani vede l'avvio della 32esima edizione di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea, la quarta edizione diretta da Luigi Fassi, che si conferma uno degli appuntamenti più attesi da collezionisti, curatori e professionisti del settore dell'arte contemporanea internazionale che guarda alle nuove generazioni ma non solo. 

Il fil rouge scelto dal nuovo direttore per questa edizione è Il tema di Artissima 2025 si intitola Manuale operativo per Nave Spaziale Terra, ispirato dall’eclettica figura di Richard Buckminster Fuller e al suo omonimo libro del 1969 (edizioni Il Saggiatore).

Per il quarto anno consecutivo Artissima trae ispirazione dal pensiero di una figura visionaria per proporre una riflessione collettiva, che, attraverso l’arte, la sua comunità e la pluralità dei suoi linguaggi, intende offrire strumenti per interpretare e attraversare le complessità del presente.

Nelle parole di Luigi Fassi: “Il concetto di Manuale operativo invita a riflettere sulla nostra presenza sul pianeta Terra, una “nave spaziale” affidata alla responsabilità collettiva di chi la abita e che ci rende tutti suoi piloti. Come possiamo prendercene cura bilanciandone risorse e sostenibilità per tutti i viventi? Il destino non ci ha lasciato istruzioni, ma Fuller ci esorta a superare le barriere tra discipline e cooperare con uno sguardo più ampio e consapevole. Sono i grandi visionari come gli artisti a tracciare nuove rotte per comprendere il nostro ruolo di timonieri della nave spaziale terra. 

Gli artisti pensano in modo olistico e indipendente, intuitivo e creativo: sanno trascendere gli specialismi e il valore d’uso immediato, immaginando soluzioni oltre i confini disciplinari. Proprio loro potranno ispirare la stesura di un Manuale operativo. Artissima, crocevia di mondi e personalità che ruotano intorno al sistema dell’arte contemporanea, invita la sua comunità – partecipanti e visitatori – a riflettere su questo tema, per guidare il nostro pianeta nel viaggio attraverso le sfide del presente”.

Fino a Domenica 2 novembre gli spazi dell’Oval di Torino accoglieranno le quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate, da sempre parte fondante e identitaria della natura di Artissima – Disegni, Present Future e Back to the Future, con la partecipazione di tantissime gallerie italiane e internazionali, selezionate da un rinnovato comitato. 

28/10/25

anonymous art project

Junya Kataoka - Yajirogu Eda 2023 

 Fra i tanti eventi di questa settimana torinese mi incuriosisce molto anonymous art project, che sarà proposta negli spazi di Artissima. Un progetto artistico dedicato alla promozione dell’arte contemporanea giapponese con una visione che intreccia responsabilità personale e impegno collettivo attraverso l’arte contemporanea.

Nato nel 2023 su iniziativa dell’imprenditore giapponese Hiroyuki Maki – erede di una tradizione familiare che ha fatto della filantropia un valore fondante – il progetto sostiene artisti giapponesi sia emergenti sia già riconosciuti in patria ma ancora poco noti a livello internazionale, e favorisce lo scambio diretto tra curatori, musei e istituzioni culturali tra Europa e Giappone.

Dopo il debutto a Venezia con le mostre di Kengo Kito e Mika Ninagawa with EiM, organizzate come iniziative collaterali al Padiglione Giappone della Biennale Architettura 2025, anonymous art project sceglie Torino e Artissima come nuovo palcoscenico per rafforzare il legame con l’Italia.

anonymous art project in Italia è rappresentato da Fuyumi Namioka, co-fondatore dello studio Veronesi Namioka, che cura tutte le attività e le relazioni con le istituzioni artistiche e museali in qualità di rappresentante culturale del progetto. Guidato dal direttore artistico Masahiko Haito e con la curatela internazionale di Kodama Kanazawa, anonymous art project presenta ad Artissima  quattro protagonisti della scena giapponese contemporanea, riaffermando Torino come crocevia di ricerca artistica e apertura internazionale. Gli artisti sono Aki Inomata (Tokyo, 1983), che presenta Thinking of Yesterday’s Sky (2022 – in corso), un’opera che utilizza acqua, latte e stampa 3D per riflettere sulla memoria e sulla percezione del tempo; Yuki Hasegawa (Osaka, 1989) con la serie Neon (2021–2023), che indaga la relazione tra natura e artificio attraverso colori vibranti e atmosfere sospese; e il duo artistico composto da Junya Kataoka, con i lavori Yajirogu Eda (Yajirogu Branch) (2023) e A performance of tea utensils through the bending of branches (2023), opere in mixed media che dialogano con la tradizione e l’improvvisazione, e Rie Iwatake, con la serie Shitsunai-Ga (Interior Pictures) (2024), stampe che reinterpretano il concetto di paesaggio domestico.

27/10/25

Torino Art Week


 Con le fiere d’arte Artissima, Flashback, The Others e Paratissima, la città vive le sue giornate più emozionanti dell'arte contemporanea.

Come sempre sono coinvolti i tanti musei, GAM, Castello di Rivoli, MAO, Palazzo Madama, Camera le fondazioni come Merz, OGR, Accorsi-Ometto, Griffa, Archivio Salvo, Gallerie d'Italia e Sandretto Rebaudengo, le diverse gallerie d’arte e spazi indipendenti della città, come Bastioni .

Tantissimi eventi animeranno questa settimana, sicuramente per ognuno di noi ci saranno interessanti scoperte e ovvie delusioni.

Buone giornate d'arte ...


26/10/25

Calder Gardens



 Da pochi giorni è stato inaugurato il Calder Gardens, una nuova destinazione culturale dedicata all'arte di Alexander Calder. Situato sulla Benjamin Franklin Parkway, tra la 21ª e la 22ª Strada, a Philadelfia, il sito di 1,8 acri è stato progettato per immergere i visitatori in uno spazio che catalizza riflessione e rinnovamento, evidenziando l'interazione tra arte, architettura e paesaggio: un invito aperto all'interpretazione e alla scoperta.



Calder Gardens nasce da una collaborazione unica tra la Fondazione Calder, che fornisce la visione curatoriale, e la Fondazione Barnes, che fornisce supporto amministrativo e operativo attraverso un innovativo modello di condivisione delle risorse. I giardini e i prati del sito, caratterizzati da specie autoctone e perenni, sono stati creati dal rinomato paesaggista olandese Piet Oudolf. L'edificio, una struttura delicatamente curva con una facciata nord rivestita in metallo delicatamente scintillante e una sobria facciata sud in legno che ricorda la casa bohémien di Calder nel Connecticut, è stato progettato dallo studio Herzog & de Meuron, vincitore del Premio Pritzker. In questo contesto di comunione tra architettura e natura, i visitatori troveranno un'ampia gamma di opere di Calder sia all'interno che all'esterno. Le opere esposte cambieranno nel tempo e includeranno capolavori raramente esposti, alcuni dei quali esposti al pubblico per la prima volta. 

25/10/25

Nayland Blake da Matthew Marks



 Oggi si conclude la mostra "Nayland Blake" , alla galleria Matthew Marks al 522 e 526 di West 22nd Street. Per decenni, Nayland Blake ha dato un contributo fondamentale all'arte contemporanea e alla cultura queer come artista, curatore, scrittore e docente. La mostra si articolerà in tre parti e sarà la più grande esposizione del suo lavoro a New York degli ultimi vent'anni.



Nayland Blake: Sex in the 90s esamina le opere fondamentali di Blake, create nel mezzo della crisi dell'AIDS e delle guerre culturali degli anni Novanta. Curata da Beau Rutland, questa parte della mostra presenta oltre venticinque sculture, video e disegni che esplorano la sessualità, il genere, la razza e le storie queer. Molte delle opere sono esposte per la prima volta in quasi trent'anni.



All'interno: curata da Nayland Blake , la seconda parte della mostra comprende opere di quattordici artisti: Joseph Cornell, Vincent Fecteau, Richard Foreman, Robert Gober, Felix Gonzalez-Torres, Janet Olivia Henry, Ray Johnson, Wangechi Mutu, Edward Plunkett, Betye Saar, Lucas Samaras, Judith Scott, Nancy Shaver e Frederick Weston.

24/10/25

Bartoux a Venezia



La francese Galeries Bartoux ha aperto un nuovo spazio a Venezia, nella famosa zona del miglio d'arte, fra il Peggy Guggehim e l'Accademia.

Uno spazio d’eccezione, ben 1.200 m² di emozioni, ospitato in un ex teatro del XVI secolo, dove l’arte contemporanea dialoga con l’anima eterna della Serenissima, con galleria d'arte, giardino, Art Caffè e spazio immersivo.

Questo nuovo concept riunirà una galleria d'arte che metterà in mostra i nostri artisti iconici e nuovi talenti, un Art Caffè e uno spazio immersivo nell'ex cinema, per un'esperienza artistica straordinaria!

Galeries BartouxCampo de la Carità, Ponte dell'Accademia, Dorsoduro

23/10/25

Quando il contemporaneo chiude...

 


Molti musei aprono, ma qualcuno chiude, o almeno si trasferisce. E' quello che succede nella Fiandre dove la collezione del M HKA (Anversa) sarà trasferita nello SMAK di Gand, che diventerà il Museo Fiammingo di Arte Contemporanea e Attuale. 

Questa nuova programmazione nasce dalla volontà di ottimizzare le risorse e i fondi per un progetto più ampio, tutto questo però a sollevato molte polemiche sia occupazionali che politiche. Vedremo gli sviluppi..

22/10/25

Paolo Roversi da Pace Gallery


La galleria Pace presente a New York una bella mostra su Paolo Roversi presso i suoi spazi al 508 di West 25th Street a New York.

Fruibile fino al 25 ottobre, questa retrospettiva incentrata sulle opere realizzate da Roversi tra i primi anni Novanta e oggi, mette in luce i rapporti dell'artista con i suoi numerosi collaboratori nel settore della moda.

Una selezione di fotografie realizzate negli ultimi 35 anni che offre l'occasione per indagare il suo articolato lavoro sulla ritrattistica, ma non solo. 


21/10/25

Donazione Cy Twombly alla GNAM di Roma


Da alcuni giorni la Cy Twombly Foundation ha fatto dono alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di alcune importanti opere dell'artista, e della sua collezione, che ora sono state allestite in una sala omaggio. 

Il progetto prevede :

- 12 nuove opere entrano nella collezione permanente, tra cui un Picasso

- Un progetto di riqualificazione del laboratorio di restauro

- Il finanziamento di un corso post lauream internazionale per la conservazione delle opere su carta

Un progetto dal valore complessivo di 42,5 milioni di dollari, che rafforza il ruolo della Galleria non solo come principale polo italiano per la conoscenza e la valorizzazione di Cy Twombly ma anche come centro propulsore per l’arte contemporanea e la formazione specialistica.




CS

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e la Cy Twombly Foundation annunciano un accordo che prevede, da parte della Fondazione, la donazione di 12 opere che entreranno nella collezione permanente del museo, stimate complessivamente in 39.500.000,00 dollari. Tra queste, undici di Cy Twombly, a cui verrà prossimamente dedicata una sala, e una di Pablo Picasso, “Nu Debout”, pastello su carta del 1906.

Oltre alle opere l’accordo, sottoscritto l’11 giugno 2025 dalla Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Renata Cristina Mazzantini e dal Presidente della Cy Twombly Foundation Nicola Del Roscio, prevede anche una donazione in denaro, in totale circa 3 milioni di dollari alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea da parte della Fondazione, per la riqualificazione del laboratorio di restauro e l’istituzione di un master e di borse di studio che sa- ranno intitolati al pittore americano.

L’artista è noto per le sue opere d’arte che restituiscono riferimenti culturali, storici e poetici – in particolare all’antichità classica – attraverso forme e segni astratti. Nato Edwin Parker Twombly, Jr. il 25 aprile 1928 a Lexington, in Virginia, studia dapprima con Pierre Daura e con Marion Junkin alla Washington and Lee University ed in seguito si forma presso l’Arts Students League di New York e il Black Mountain College in North Carolina, dove stringe legami duraturi con artisti come Robert Rauschenberg, John Cage e Merce Cunningham. Dal 1957 l’artista si stabilisce a Roma dove nel 1958 ha la sua prima mostra personale italiana alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. Negli stessi anni realizza anche diverse importanti opere, tra cui “Olympia”, “Arcadia”, “Blue Room” e “Sunset” (1957).

Realizzate a Roma tra il 1957 e il 1963, le opere di Cy Twombly che arricchiranno il patrimonio pubblico dello Stato Italiano sono di eccezionale interesse storico-artistico. Tra queste uno dei suoi capolavori, “Untitled” (1959-1961), opera di grandi dimensioni (197,5 x 234,8 cm) eseguita a matita, pittura a olio, pastelli a cera su tela.

Per quel che riguarda la donazione in denaro, 1.475.000,00 dollari, sarà destinata alla ristrutturazione e all’ammodernamento del laboratorio di restauro presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea con l’acquisto di nuovi macchinari, arredi, materiali e strumentazioni, oltre che alla sua messa in sicurezza. L’accordo include l’impegno a mantenere aperto, attivo e pienamente operativo il laboratorio, che sarà intitolato a Cy Twombly, salvo le eventuali esigenze di manutenzione ordinaria o straordinaria.

Un’ulteriore donazione di 1.475.000,00 dollari sarà finalizzata all’istituzione, gestione e organizzazione per quindici anni, tramite un accordo con un primario ente di formazione terzo, di un master annuale di specializzazione in restauro delle opere d’arte su carta riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, intitolato all’artista, oltre che all’erogazione di borse di studio e all’organizzazione di un evento annuale dedicato al master. Questa attività porterà la GNAMC a diventare un innovativo centro di ricerca sulla conservazione delle opere d’arte contemporanea su carta.

Maggiori dettagli saranno annunciati durante una conferenza stampa che si terrà dopo l’estate presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.


20/10/25

L’altra pittura - Gianni Asdrubali


Le gallerie A arte Invernizzi e Artra hanno inaugurato mercoledì 24 settembre 2025, la mostra Gianni Asdrubali. L’altra pittura, a cura di Lorenzo Madaro.

La mostra, articolata nelle due sedi delle gallerie, con cui l’artista dialoga intensamente da decenni, diviene una antologica in grado di tracciare i punti focali imprescindibili di tutta la sua ricerca sin dagli esordi. Le due sezioni sono una in continuità con l’altra con incroci, tangenze speciali e a volte intrecci che le connettono costantemente.


Gianni Asdrubali (Tuscania, 1955) sviluppa la propria ricerca con convinzione dai primissimi Ottanta, rimanendo già in quegli anni autosufficiente e originale, fuori da ogni possibile categoria di riferimento, lontana dagli ismi e da ogni perimetro critico/curatoriale, fatta eccezione per l’Astrazione povera teorizzata da Filiberto Menna includendo oltre allo stesso Asdrubali anche Mariano Rossano, Bruno Querci e altri artisti.

19/10/25

Fondation Cartier apre i suoi nuovi spazi nel cuore di Parigi

Vue de la façade du nouveau bâtiment de la Fondation Cartier pour l’art contemporain, 2, place du Palais-Royal, Paris 
@ Jean Nouvel / ADAGP, Paris, 2025. Photo © Luc Boegly

Col titolo "Exposition Générale: Una nuova mappa della creazione contemporanea" la Fondation Cartier di Parigi apre un nuovo capitolo in un innovativo spazio accanto al Louvre. 

L'opening si svolgerà questo fine settimana con una serie di eventi tra cui l'apetura di una mostra che alcuni delle opere della sua favolosa collezione. Una opportunità di scoprire e riscoprire quasi 600 opere di oltre 100 artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Claudia Andujar, James Turrell, Sarah Sze, Olga de Amaral, Junya Ishigami, Solange Pessoa, David Lynch, Annette Messager, Cai Guo-Qiang, Diller Scofidio + RENFRO e Chéri Samba. Riflettendo la diversità degli impegni artistici della Fondation Cartier e la sua apertura al mondo, l'Esposizione Generale mette in luce le caratteristiche chiave della sua collezione, che si è andata formando nel corso della sua programmazione, e ripercorre quarant'anni di creazione contemporanea internazionale. 

La mostra è organizzata attorno a quattro grandi gruppi tematici, delineando una mappa alternativa della creazione contemporanea che reinterpreta il modello dell'enciclopedia museale: un laboratorio architettonico temporaneo (Macchine Architettoniche), una riflessione sui mondi viventi e la loro conservazione (Essere Natura), uno spazio per sperimentare materiali e tecniche (Fare Cose) e narrazioni prospettiche che fondono scienza, tecnologia e finzione (Un Mondo Reale).

Accanto a questi temi, altri gruppi e presentazioni di opere svelano le traiettorie e gli approcci individuali o collaborativi di alcuni dei principali artisti della Collezione.

La Fondation Cartier pour l'art contemporain, 2, place du Palais-Royal, Paris © Martin Argyroglo


La mostra prende il titolo dalle mostre organizzate dai Grands Magasins du Louvre a partire dalla fine del XIX secolo nell'edificio oggi occupato dalla Fondation Cartier, costruito nel 1855 per la prima Esposizione Universale. Vetrine di modernità, questi eventi, che riuniscono oggetti e merci provenienti da ogni orizzonte, hanno contribuito ad ampliare il campo culturale e la circolazione di nuove conoscenze. Proseguendo questa tradizione, la Fondation Cartier ha affidato l'allestimento dell'Esposizione Generale allo studio Formafantasma, che si è ispirato alla storia dei sistemi espositivi.

Il loro progetto esplora e attualizza la dimensione sociale e sperimentale di questi eventi commerciali, che hanno accompagnato l'evoluzione delle pratiche museali.

Per scoprire gratuitamente l'Esposizione Generale e i nuovi spazi della Fondation Cartier sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, la prenotazione è obbligatoria e soggetta a disponibilità su fondationcartier.com 

18/10/25

Divine Egypt al Met



Alcuni giorni fa ha preso avvio una nuova stupenda mostra al Met dal titolo  "Divine Egypt". Un progetto speciale dedicato al tema del Divino e di come la società egiziana dell'epoca viveva questo rapporto che era articolato e complesso nella sua rappresentazione e nella vita quotidiana. La mostra include magnifiche opere d'arte egizia antica mai esposte prima, molte delle quali in prestito da istituzioni come il Museum of Fine Arts di Boston, il Musée du Louvre di Parigi e la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen. 



Saranno inoltre esposte oltre 140 opere provenienti dall'iconica collezione d'arte egizia del Met.I pezzi forti spaziano da sculture imponenti a un sorprendente pettorale in oro e lapislazzuli (le sostanze di cui si credeva fossero fatti i corpi degli dei) a dettagliate sculture in metallo e legno. 



Una statua in oro massiccio del dio Amon adornerà una ricostruzione di una barca divina, un tipo di imbarcazione che ospitava la principale divinità di un tempio e che veniva portata in processione per le strade durante le feste in modo che le persone potessero comunicare direttamente con il dio. Ogni sezione della mostra offrirà un'opportunità immersiva per esaminare i modi in cui i re e il popolo dell'antico Egitto si riconoscevano e interagivano con i loro dei e con la complessa rappresentazione.

17/10/25

Chemnitz Cultural Capital


Quest'anno è Chemnitz la Capitale Europea della Cultura. Per l'occasione è stato ideato un ampio progetto che sta arrivando alla fine con oltre 1000 eventi, fra feste, incontri, conferenze, mostre, che hanno mobilitato le diverse realtà, da quelle più territoriale a sguardi internazionali. 

In particolare alcuni progetti sono stati ideati per restare nel tempo e apportare nuove strategie e risorse, uno fra tanti il PURPLE PATH, pensato come un tracciato che si apre al territorio con diversi interventi artistici oltre all'apertura di diversi spazi o riallestimenti di realtà già esistenti. 

Il prossimo anno saranno Oulu in Finland e Trenčín in Slovakia.