Translate

28/09/21

Stagione di eventi e mostre tutta al femminile alla KunstHaus di Zurigo

 


Sarà uno sguardo molto al femminile la prossima stagione di eventi e mostre della KunstHaus di Zurigo che porterà figure quali Niki de Saint Phalle inserendo come riferimento nel programma del 2022, una delle più famose artiste a livello mondiale. Affiancata da Yoko Ono e Alexandra Bachzetsis che apportano dinamismo con pezzi storici e performance contemporanee. E poi una mostra interdisciplinare, che raccoglie la produzione artistica di diversi secoli, il più grande museo d’arte in Svizzera mette in luce lo stretto nesso esistente fra arte e medicina. La principale attrazione nel primo anno dopo l’inaugurazione dell’ampliamento del Kunsthaus di David Chipperfield è la nuova presentazione delle pregiate collezioni.

Nei prossimi 12 mesi Christoph Becker e la sua squadra organizzano dieci mostre temporanee: si parte con due progetti, previsti fino a febbraio 2022: «Walter De Maria. The 2000 Sculpture» e «Earth Beats. Cambiamento dell’immagine della natura» (fino al 6.2.2022). Si prosegue subito dopo con prestiti di rango reale. Ecco il programma di dettaglio:

 

10.12.21–6.3.22

FUOCO BAROCCO. DISEGNI E STAMPE DI GIOVANNI BENEDETTO CASTIGLIONE

Giovanni Benedetto Castiglione merita indubbiamente un posto d’onore nell’olimpo dei disegnatori italiani. Nessun altro artista di epoca barocca riversa le proprie composizioni su carta con tale stupefacente disinvoltura. Al contempo si tratta di uno sperimentatore di riferimento nell’ambito dell’arte grafica. Il procedimento del monotipo da lui sviluppato veniva ancora utilizzato nell’Ottocento da artisti del calibro di Edgar Degas o Paul Gauguin. Il Kunsthaus Zürich dedica ora a tale virtuoso della carta una mostra personale in cui lo accosta anche al suo grande ispiratore Rembrandt. Il nucleo della mostra è costituito da preziosi disegni di proprietà della regina Elisabetta II custoditi nel castello di Windsor.

 

4.3.–29.5.22

YOKO ONO: THIS ROOM MOVES AT THE SAME SPEED AS THE CLOUDS

Yoko Ono (*1933) è una delle artiste più influenti dei nostri tempi. Le sue performance e le sue azioni degli anni Sessanta e Settanta del Novecento sono da tempo diventate di culto e acquisiscono in prospettiva odierna una nuova attualità. Yoko Ono è impegnata per la pace nel mondo e per la causa femminista. L’artista mette al centro le proprie idee, formulate a volte in modo giocoso e umoristico, altre volte in modo radicale, altre ancora in maniera poetica: alcune le trasforma in oggetti, mentre di altre preserva l’immaterialità. L’opera artistica di Yoko Ono rispecchia tale diversità con sculture, opere su carta, installazioni, performance, film e musica. L’esibizione presenta una selezione di opere chiave di tutti i periodi della sua carriera, con particolare attenzione agli esordi. Yoko Ono è coinvolta personalmente nell’ideazione della mostra. Il programma di accompagnamento prevede una nuova messa in scena di sue importanti performance.

Con il sostegno di Swiss Re – partner per l’arte contemporanea.

25.3.–1.5.22

ALEXANDRA BACHZETSIS. 2021:OBSCENE

Alexandra Bachzetsis (*1974) è coreografa e artista visiva al crocevia fra danza, performance, arte visiva e teatro. Molte delle sue opere indagano il nostro appropriarci di gesti, espressioni, modelli di identificazione e fantasie della cultura pop, mentre in continuazione ridisegniamo e ridefiniamo i nostri corpi. «2021:Obscene» è un’opera inedita, presentata in anteprima al Kunsthaus. L’artista vi esplora in modo performativo le interdipendenze fra la «scena» (la recitazione e la messa in scena) e l’«osceno». «2021:Obscene» è sia una mostra sia – a tratti – una performance dal vivo.

 8.4.–17.7.22

TAKE CARE: ARTE E MEDICINA

La questione della sanità è di centrale importanza nel dibattito pubblico. L’interesse per il benessere fisico nell’arte è antico come l’arte stessa. Nella sua interpretazione al contempo sensibile e intuitiva, l’arte può dare un contributo fondamentale all’esame di sistemi interconnessi quali il corpo, la malattia e la guarigione, la medicina e i fattori ambientali. La mostra presenta alcuni momenti chiave della storia della medicina dall’Ottocento fino ai giorni nostri, con mostre da collezioni di storia della medicina e circa 80 opere d’arte di Sabian Baumann, Rachal Bradley, Georges Chicotot, Honoré Daumier, Adolf Fleischmann, Damien Hirst, Ferdinand Hodler, Martin Kippenberger, Paul Klee, Herlinde Koelbl, Manon, Wangechi Mutu, Maria Pomiansky, Marc Quinn, RELAX (chiarenza & hauser & co), Ana Roldán, Talaya Schmid, Kiki Smith, Veronika Spierenburg, Jules Spinatsch, Annie Sprinkle, Luc Tuymans, Varlin e altri ancora.

20.5.–14.8.22

RUDOLF KOLLER. GLI ALBUM DI SCHIZZI

Gli album di schizzi sono per gli artisti fedeli accompagnatori, cui affidare idee creative e spunti di riflessione. Il Kunsthaus Zürich presenta un prezioso tesoro: 67 album di schizzi di Rudolf Koller, ovvero oltre 4000 disegni dell’artista svizzero. Tale immenso fondo non solo riflette l’opera di una vita intera di un’artista di talento, ma costituisce anche una testimonianza unica per ripercorrere la genesi dei suoi più celebri dipinti. Al termine di un percorso di restauro e digitalizzazione dei suoi album durato due anni, ora viene svelato al pubblico l’intimo universo pittorico di Koller.

 24.6.–4.9.22

FEDERICO FELLINI. DAL DISEGNO AL FILM

Il Kunsthaus Zürich prosegue nella sua tradizione di mostre della storia della cultura che trascendono le frontiere della nozione classica di arte, offrendo al pubblico la possibilità di riscoprire in nuova luce personalità geniali nonché il loro straordinario, fondamentale contributo alla storia dell’arte. La presente mostra è dedicata a Federico Fellini (1920–1993). Nonostante il film sia divenuto la sua principale forma di espressione artistica, il disegno restò uno strumento centrale nel lavoro di preparazione creativa dei film stessi. Per dirla con le sue parole: «Spesso, nel periodo preparatorio, mi capita di disegnare schizzi, bozze e personaggi […] Queste idee buttate giù sul momento diventano poi dei punti di riferimento per i miei collaboratori: i decoratori, i costumisti, i truccatori». La mostra, nata in collaborazione con il Museum Folkwang, Essen, è incentrata su tale rapporto produttivo fra disegno e film.

2.9.22–8.1.23

NIKI DE SAINT PHALLE. LA RETROSPETTIVA

Un’ampia retrospettiva di circa 150 opere fa luce sulla straordinaria personalità artistica di Niki de Saint Phalle (1930–2002). Lo spettro assai ampio della sua attività è rappresentato nella pittura e nel disegno, negli assemblage, nelle azioni e nelle sculture di grandi dimensioni, ma anche nel teatro, nel cinema e nell’architettura. L’artista ha creato le sue opere a partire dalla rielaborazione delle proprie emozioni, ma anche con un atteggiamento critico. Niki de Saint Phalle ha infatti affrontato questioni politiche e sociali, mettendo in discussione istituzioni e modelli consolidati, e dando vita a dibattiti ancora oggi attuali. Mentre i suoi leggendari «Tiri» sono il frutto di performance provocatorie, le sue opere successive rendono testimonianza della sua gioia di vivere e dell’amore per l’essere umano, visibili nelle sue voluttuose Nana o nella potenza trasformatrice delle sue grandi installazioni per spazi pubblici. Niki de Saint Phalle era una voce fuori dal coro, eppure apprezzata per un’estetica che ha plasmato la memoria collettiva. La mostra nasce in collaborazione con la Schirn Kunsthalle Frankfurt.

Con il sostegno di Credit Suisse – partner Kunsthaus Zürich.

 7.10.22–22.1.23

ARISTIDE MAILLOL. LA RICERCA DELL’ARMONIA

Definito «Cézanne della scultura», Aristide Maillol (1861–1944) è, dopo Auguste Rodin, il più importante scultore francese degli inizi dell’arte moderna. Innovatrice ma anche atemporale, l’arte sensuale di Maillol incarna i valori della chiarezza e dell’equilibrio delle forme e porta a pieno compimento la tradizione classica. La mostra, concepita come una panoramica, si concentra sul ricco periodo creativo precedente la Prima guerra mondiale, quando l’artista scoprì la sua vera vocazione e si affermò come scultore.

150 opere mettono in luce la creatività di Maillol in tutte le sue sfaccettature: scultura, pittura, arazzi, maioliche, stampe, libri e numerosi affascinanti disegni. Completano l’esposizione alcune opere dei suoi contemporanei Auguste Rodin, Paul Gauguin, Maurice Denis o ancora Édouard Vuillard, che consentono di collocare adeguatamente la sua opera all’interno della storia della scultura.

La mostra è organizzata dal Kunsthaus Zürich, dai Musées d’Orsay et de l’Orangerie di Parigi e da La Piscine di Roubaix, in collaborazione con la Fondazione Dina Vierny-Musée Maillol.

 


NUOVA PRESENTAZIONE DELLE COLLEZIONI NEL KUNSTHAUS AMPLIATO

Con l’apertura dell’edificio di Chipperfield il 9 ottobre 2021 viene presentata una nuova concezione della collezione. Nell’intero Kunsthaus ampliato, nuclei tematici e spazi di intervento ravvivano l’esibizione canonica di base: in base a tale approccio, i punti di transizione fra generi ed epoche ospitano opere di artisti contemporanei che reinterpretano o sfidano apertamente le classiche tematiche della storia dell’arte. A titolo d’esempio, gli artisti Kader Attia e Anna Boghiguian offrono i propri contributi al dibattito postcoloniale nelle immediate vicinanze di opere d’arte olandesi in stile «orientaleggiante». L’arte extraeuropea è ora presente con opere delle artiste Teresa Margolles, Tracey Rose e Lungiswa Gqunta dal Sudamerica e dall’Africa.

Accanto alle collezioni private Emil Bührle, Merzbacher, Looser e Knecht, accessibili per il pubblico nel lungo periodo, il Kunsthaus presenta la più grande mostra delle opere principali di Alberto Giacometti, accostate a surrealisti a lui coevi e a scultrici contemporanee come Rebecca Warren.

Il movimento dada, che ha qui il suo più importante archivio, rende testimonianza del contributo zurighese all’avanguardia tra le due guerre mondiali grazie ad opere di Hanna Höch, Hans Arp e altri ancora. Grazie a nuove opere, a un’audioguida con 400 unità – di cui 100 ideate per i bambini – a nuovi spazi e a numerose offerte di mediazione museale, una visita al Kunsthaus ampliato offre uno stimolante programma per la giornata.