A Torino Oggetti Specifici ospita tre progetti di Marzia Migliore raccolti sotto il titolo "980° manufatti da mettere in opera".
Una interessante serie di percorsi uniti dal tema della produzione di cibo, che lega l'uomo alla terra attraverso la sua lavorazione.
Segnalo che oggi Oggetti Specifici collabora col Progetto Diogene, per la seconda edizione del progetto The Unseen, e che alle ore 18 si svolgerà l'incontro conclusivo con l'artista Luigi Coppola.
Durante la primavera e l’estate del 2020, i componenti dell’associazione Diogene e Caterina Filippini (Oggetti Specifici), hanno intrattenuto un dialogo a distanza con i quattro artisti selezionati per la seconda edizione del progetto The Unseen: un confronto aperto tra colleghi, affiancati dall’approccio peculiare di Oggetti Specifici, durante il quale sono stati liberamente attraversati ricordi d’infanzia, ricostruzioni genealogiche e geografiche, passioni originarie e formazioni, approcci diversi alla ricerca ed alla produzione artistica, visioni personali sul ruolo dell’imprevisto, dell’errore e del fallimento, parentele e distanze, senso di responsabilità, disillusioni e molto altro. Il confronto ha creato interrogativi sulla questione del valore e della preparazione dell’opera, tenendo conto non solo degli oggetti, ma anche di tutti quegli stimoli del vivere – contingenze, apparizioni o esperienze – che concorrono comunque alla definizione del lavoro finito e che difficilmente prendono corpo in qualcosa di materiale.
Per approfondire l’indagine sul rapporto tra processo e opera, traccia materiale e immateriale, l’edizione 2020 ha proposto una selezione di artisti che concentrano la loro ricerca sull’azione e sulla performance, le cui opere finite sono dunque, a loro volta, per lo più immateriali: Myriam Laplante, Salvatore Iaconesi & Oriana Persico, Luigi Coppola.