Il sistema dell’arte italiana nel
suo lento declino rivela strategie perdenti nelle sue finte promozioni culturali.
Riviste, una volta autorevoli,
oggi diffondono informazioni distorte per sostenere eventi di dubbio gusto. Una
rete d’informazione sempre più appiattita all’annullamento della qualità, col
fine di promuovere prodotti di facile smercio, enfatizza eventi o crea
apparenti interessi con strategie di attenzione relegate a figure “fantasme”.
In certi spazi si scrivono cose
che non combaciano con la realtà, col fine di illudere innocenti collezionisti
sulla reale attrazione per manufatti dal basso costo di produzione ma dall’alto
prezzo di vendita.
Sono già tanti i collezionisti che
hanno scoperto la truffa dell’arte.
In questo particolare momento si
scoprono i reali valori di certe produzione artistiche che hanno prodotto una
montagna di rifiuti che ora toccherà anche mandare al macero.
Va beh come sempre chi è causa del
suo mal pianga se stesso...