C'è tempo fino al 17 Febbraio per vedere una bella mostra sull'artista friulano Angiolo D’Andrea (1880 – 1942) nello stupendo Palazzo Morando, nel cuore di Milano, in via Sant'Andrea 6.
In mostra ci sono oltre centoquaranta opere tra dipinti, disegni e decorazioni di architettura, fra cui i cartoni per il famoso mosaico del bar Camparino in Galleria Vittorio Emanuele, che D’Andrea eseguì fra il 1900 e il 1930, consacrandosi a protagonista della vivace stagione artistica milanese dei primi decenni del Novecento.
In un bel
percorso storico, articolato in dieci aree tematiche, la mostra indaga la personalità
dell’artista friulano nel corso di quarant’anni, durante i quali, grazie alla
sua copiosa attività, ha lasciato un segno di grande qualità nella pittura e
nell’architettura dei primi decenni del Novecento milanese e lombardo.
Si possono così ammirare interessanti opere del periodo simbolista,
tavole del periodo più mistico tra cui qui spicca la grande tela “Gratia plena”
del 1922,tra i suoi dipinti più noti, con cui vinse la Biennale di Venezia,
Il maggior numero di opere esposte appartiene alla
collezione della famiglia Bracco. Elio Bracco, industriale farmaceutico
milanese, dopo una visita nello studio del pittore,e due giorni dopo la morte
di questi, convinto del valore dell’artista, acquistò una parte rilevante della
produzione di D’Andrea, mantenendo così l’unità di un cospicuo nucleo di opere
per gli anni a venire. In mostra sono esposte inoltre anche opere di
provenienza museale di proprietà di Palazzo Morando e del Museo del Novecento
di Milano, della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza e del Mart di
Rovereto.
Ingresso libero da martedì a domenica dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30.