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05/02/13

Piccolo è bello, riapre la Fondazione Pomodoro a Milano


Il prossimo 9 Aprile la Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugurera' una nuova sede in via Vigevano 9, dopo una pausa dalla chiusura del grande complesso in zona Tortona. 

Titolo della mostra di apertura 'Una scrittura sconcertante. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960', in programma fino al 30 Giugno.

L'esposizione, curata da Flaminio Gualdoni, documentera' la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro, attraverso ventotto rilievi in piombo, argento, bronzo e alcuni disegni. Accompagna la rassegna il primo numero dei Quaderni della Fondazione.

Seguirà una mostra su Enrico Baj.

Ecco il comunicato stampa


LA FONDAZIONE APRE UN NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO A MILANO IN VIA VIGEVANO 9

Martedì 9 aprile 2013, si inaugura la nuova struttura con una mostra rara e suggestiva, curata da Flaminio Gualdoni, dal titolo “Una scrittura sconcertante”. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960, dal 10 aprile al 30 giugno 2013.

L’esposizione documenta la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro, attraverso ventotto rilievi in piombo, argento, bronzo e alcuni disegni. Trasferitosi a Milano nel 1954, l’artista inizia a tessere le sue trame segniche in rilievo creando situazioni visive al limite tra bidimensione e tridimensione. Accompagna la mostra il primo numero dei Quaderni della Fondazione.
A questa iniziativa seguirà, dopo l’estate, una mostra dedicata a Enrico Baj e al suo ruolo di protagonista nel dibattito artistico negli anni ’50 e ’60.

Adiacente agli archivi della Fondazione e allo studio dell’artista, questo spazio espositivo agirà come vero e proprio centro culturale, proponendo mostre, incontri, conferenze, presentazioni di libri, concerti. La vicinanza tra gli ambienti configura un polo artistico di grande suggestione, che tra i cortili antichi dei Navigli salda ancor più la contiguità tra il luogo dove la scultura di Pomodoro nasce e quello dove la Fondazione ne documenta e promuove l’attività, ponendosi contemporaneamente come luogo di studio e di confronto intorno ai grandi temi e alle grandi figure dell’avanguardia contemporanea.

Orari:
dal mercoledì al venerdì,
dalle 16 alle 19
INGRESSO LIBERO

  
Due gli appuntamenti espositivi per il 2013: dal 10 aprile al 30 giugno la mostra che documenta la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro.

Dopo l’estate, una rassegna dedicata a Enrico Baj e alsuo ruolo di protagonista nel dibattito artistico negli anni ’50 e ’60.

Martedì 9 aprile 2013, la Fondazione Arnaldo Pomodoro inaugurerà un nuovo spazio espositivo a Milano, in via Vigevano 9.

Il primo evento ospitato nella nuova struttura, un ambiente storico appena restaurato,collocato nei pressi della Darsena dei Navigli, sarà una mostra rara e suggestiva, curata da Flaminio Gualdoni, dal titolo “Una scrittura sconcertante”. Arnaldo Pomodoro. Opere 1954-1960, in programma dal 10 aprile al 30 giugno 2013.

L’esposizione documenta la prima stagione creativa di Arnaldo Pomodoro, attraverso ventotto rilievi in piombo, argento, bronzo e alcuni disegni. Trasferitosi a Milano nel 1954, l’artista inizia a tessere le sue trame segni che in rilievo creando situazioni visive al limite tra bi dimensione e tridimensione.

L’influenza intellettuale di Klee, che si definiva “astratto con qualche ricordo”, si avverte nel passo lirico e nella filigrana naturale tipici di Pomodoro di quel tempo,esplicitati da titoli in cui si dice di “orizzonte”, “situazione vegetale”, “estensione vegetale”, “paesaggio”.
È, questo, il percorso che lo conduce alla consapevolezza del segno astratto come cellula plastica,caratteristico di tutta la sua straordinaria vicenda successiva.

Accompagna la mostra il primo numero dei Quaderni della Fondazione.

A questa iniziativa seguirà, dopo l’estate, una
mostra dedicata a Enrico Baj che ne analizzerà non solo il ruolo primario nel dibattito artistico degli anni ’50 e’60,che lo vede fondare il
Movimento nucleare,concepire riviste come “Il Gesto” e redigere manifesti crucialic ome Contro lo stile, ma anche porsi come interlocutore attivo, in particolare tramite i rapporti con Edouard Jaguere il gruppo “Phases”, della grande avanguardia internazionale, da Marcel Duchamp a Man Ray, da AsgerJorn a Guy Debord.

Adiacente agli archivi della Fondazione e allo studio dell’artista, questo spazio espositivo agirà come vero e proprio centro culturale, proponendo mostre, incontri,conferenze, presentazioni di libri,concerti.

La vicinanza tra gli ambienti configura un polo artistico di grande suggestione,che tra i cortili antichi dei Navigli salda ancor più la contiguità tra il luogo dove la scultura di Pomodoro nasce e quello dove la Fondazione ne documenta e promuove l’attività, ponendosi contemporaneamente come luogo di studio e di confronto intorno ai grandi temi e alle grandi figure dell’avanguardia contemporanea.