Nello spazio verde è stata posta una scultura che rappresenta una normale ambiente domestico, costituito da un'armadio di una camera da letto domestica, in granito e bronzo, con dei vestiti.
Un lavoro che guarda sia alle persone che sono legate all'Aids ma anche agli operatori, agli amici ai sostenitori. Un lavoro che presenta un attimo di umanità fermato nel cupo colore grigio. Un lavoro che suscita emozioni e riflessioni.
© Jim Hodges, per gentile concessione dell'artista e Gladstone Gallery. Fotografia di Daniel Greer.
Questo intervento artistico è parte del programma di arte pubblica del Memorial , che ha incluso installazioni ed eventi di Steven Evans, Jean-Michel Othoniel e Jenny Holzer. La scultura sarà proposta al pubblico per un anno, grazie al supporto dell'Art in the Parks di NYC Parks.
Jim Hodges è nato nel 1957 a Spokane, Washington. Hodges è un artista che affronta questioni come la memoria, l'amore e le lotte esistenziali attraverso una pratica poliedrica che include fotografia, serigrafia e scultura. Il suo utilizzo di materiali trovati come rocce e denim, insieme all'adozione di forme transitorie come le ragnatele, parla di un'esperienza personale che risuona a livello collettivo filtrata attraverso elementi disponibili in natura. Misterioso, bello, poetico e concettualmente profondo, il lavoro di Hodges ha la rara qualità di essere allo stesso tempo stimolante e visivamente bello. Le principali installazioni pubbliche di Hodges includono "I dreamed a world and call it Love", Grand Central Station, New York (2021), "Unearthed" Grace Cathedral, San Francisco (2019) e "With Liberty and Justice For All" Aspen Museo d'Arte,
© Jim Hodges, per gentile concessione dell'artista e Gladstone Gallery. Fotografia di Daniel Greer.