A Milano la galleria Massimo De Carlo propone una mostra personale dedicata all'opera dell'artista americano Mel Bochner. Come figura eminente nei movimenti dell'arte concettuale e post-minimalista, l'illustre carriera di Bochner abbraccia oltre sessant'anni. Il suo lavoro, che interroga rigorosamente le intersezioni tra linguaggio, matematica e diversi sistemi di rappresentazione, è al centro della mostra. La mostra presenta l'ultimo corpus di lavori di Bochner del 2023, invitando gli spettatori ad approfondire l'ultimo capitolo del suo percorso artistico.
Dagli anni '60 Bochner è stato in prima linea nell'esplorazione dell'intricata relazione tra immagini e linguaggio. Nel 1962, ha conseguito la laurea in arte presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Pennsylvania, prima di avventurarsi brevemente nel campo della filosofia presso la Northwestern University di Chicago, Illinois.
A partire dal 1970, il lavoro di Bochner ottenne un significativo riconoscimento in Italia. Ha svolto un ruolo fondamentale in mostre di spicco, in particolare Arte Concettuale, Arte Povera, Land Art a Torino nel 1970, sotto la curatela di Germano Celant. I suoi legami italiani lo portarono anche a preziose amicizie con artisti come Alighiero Boetti e Lucio Fontana. Tutti hanno esplorato il linguaggio come forma di rappresentazione illogica, approfondendo l’interazione tra spazio e linguaggio come elementi fondamentali che modellano la nostra comprensione del mondo.