La leggiadra scatola della Pinacoteca Agnelli presenta fino ad aprile la terza edizione di Beyond the Collection con un dialogo fra il giovane artista Lucy McKenzie e le storiche statue di Antonio Canova.
Col titolo "Vulcanizzato", curato da Lucrezia Calabrò Visconti, si prende le mosse dai due gessi di Antonio Canova Danzatrice con dito al mento (1809-1814) e Danzatrice con mani sui fianchi (1811-1812), al centro di un’installazione ideata dall’artista Lucy McKenzie. La mostra propone una riflessione sulla costruzione di modelli e simboli tra la statuaria classica, la scultura decorativa e i manichini utilizzati solitamente nei display commerciali. L’ideale di bellezza diffuso, tra gli altri, dalla scultura canoviana, ha attraversato epoche e ambiti diversi per giungere all’iper-capitalismo del corpo rappresentato dai manichini prodotti in serie in ambito commerciale.
Le installazioni dell’artista esplorano la relazione della pittura e della scultura con la costruzione del valore, la cultura popolare e la propaganda politica. Nel suo lavoro spesso emerge la dimensione storica e sociale che sottende la distanza tra la storia dell’arte e le arti decorative, la storia della moda, il design e gli oggetti di consumo.
Il titolo della mostra, che ricorda l’immaginario infernale della cultura greca classica, si riferisce alla “vulcanizzazione”, una tipologia di lavorazione della gomma comune nell’industria automobilistica come nell’industria calzaturiera. Il titolo allude alla trasmigrazione di simboli e significati tra ambiti diversi e al ruolo dei processi produttivi nella costruzione di mitologie collettive.