A Londra gli spazi di Gagosian in Dover Street presentano "Ekkyklema", una mostra dei nuovi dipinti e opere su carta di Jenny Saville. Il titolo del progetto si riferisce a una piattaforma su ruote che veniva utilizzata per spostare scene di interni nello spazio del pubblico. vista durante le produzioni antiche del dramma tragico greco e allude alla ricerca dell'artista di un linguaggio pittorico con cui affrontare la nostra occupazione simultanea di mondi materiali e basati sullo schermo. Ekkyklema si occupa anche del momento e del mistero del concepimento, un argomento veramente universale.
Il nuovo lavoro di Saville è stato ispirato in parte dai giganteschi schermi digitali utilizzati negli stadi e in altri importanti luoghi di eventi, la cui scala e potenza visiva generano uno spettacolo travolgente, quasi religioso. Nel corso della mostra, l'artista suddivide le parti del corpo in pannelli angolari simili a schermi, i cui bordi netti e le disposizioni raggruppate ricordano le finestre e i menu dei computer desktop e le teste parlanti inscatolate dei notiziari. L'artista ha evoluto questo sistema pittorico nell'ultimo anno, concentrandosi sulle nostre realtà fisiche ed elettroniche che si intersecano combinando figurazione e astrazione. "Mi sono lanciata la sfida di sentire contemporaneamente il mondo antico e quello digitale", scrive.
Le figure sdraiate nei nuovi dipinti di Saville alludono al personaggio mitologico greco di Danae, il cui figlio, era stato profetizzato, avrebbe ucciso suo nonno, Acrisio. Zeus visitò Danae imprigionata sotto forma di una pioggia d'oro e dalla loro unione nacque Perseo, che in seguito adempì la predizione. Rembrandt produsse notoriamente una rappresentazione in scala monumentale di Danae sdraiata su un letto e anche molti altri artisti, tra cui Tiziano, Artemisia Gentileschi e Gustav Klimt, l'hanno dipinta. Saville ha tratto la tavolozza delle opere da studi ad acquerello, realizzati negli ultimi due anni, sulla luce e sui colori mutevoli del cielo greco al tramonto.
Infine, le opere di Ekkyklema ricordano i ritratti frammentati di Pablo Picasso. Il collegamento è appropriato poiché Saville fece numerosi studi nella preparazione dei dipinti, come fece Picasso prima di lavorare su dipinti come Guernica (1937). I suoi soggetti sono ulteriormente complicati da linee attive di colore intenso che suggeriscono un movimento frenetico, mentre gli "schermi" sovrapposti delle composizioni evocano le molteplici prospettive caratteristiche del cubismo, interrompendo le sue immagini di figure nude singole e plurali con viste parziali che offrono scorci frammentati del passato. , realtà future o alternative.
Foto di Lucy Dawkins