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14/02/19

Tattoo, carta e ceramiche la bellezza delle forme





Le tradizioni dei tatuaggi affondano nelle culture ancestrali e crescono in una stupenda vena creativa che raggiunge vette di bellezza e tecnica superbe nel nostro presente.

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta, in un piacevole allestimento, una pratica panoramica di queste evoluzioni estetiche, attraversando alcuni dei momenti più stimolanti, come la ricca tradizione giapponese o la fantasiosa creatività contemporanea.

L’esposizione si muove fra la didattica e la bellezza creativa alternando momenti storici a espressioni artistiche.

Molto ricco il materiale fotografico che spazia dagli scatti antropologici di Felice Beato fatti in Giappone a metà Ottocento alle moderne incredibili immagini dei più importanti tatuatori contemporanei.

Stupenda la serie di stampe sui 108 eroi suikoden del famoso artista giapponese Kuniyoshi Utagawa pubblicate nel 1827, ancora oggi fonte d’ispirazione per i tatuatori di tutto il mondo.

I curatori Luca Beatrice e Alessandra Castellani hanno poi selezionato alcuni lavori di noti artisti che costellano il percorso con la loro visionarietà, ci sono così diverse opere dei più famosi artisti internazionali, che vanno dagli scatti critici di Santiago Sierra ai famosi maiali tatuati di Wim Delvoye.


I complessi disegni dei tatuatori sembrano giocare con la mostra dei fragili “biglietti augurali” della tradizione cinese proposti in una articolata e suggestiva mostra negli spazi adiacenti.


L’evento è stato inaugurato in occasione del Chunjie, la Festa di Primavera meglio nota da noi come Capodanno Cinese, con la curatela dall’ Istituto Confucio dell’Università di Torino in collaborazione con East China Normal University di Shanghai.

L’ampia tipologia di “carte” è parte di una antica pratica artigianale che si è sviluppata in raffinate forme, per questa occasione sono stati selezionati i lavori di due maestre di intaglio su carta: Xi Xiaoqin e Chu Chunzhi. Un confronto di stili molto interessante che mette in risalto le diversità territoriali, caratterizzate dalla provenienza da due regioni cinesi  delle artiste (Xi Xiaoqin, viene da Shanghai e  Chu Chunzhi da Shenyang).


Conclude la ricca proposta di eventi espositivi la piccola e delicata mostra, aperta fino al 3 Marzo, sulle ceramiche cinesi dal X al XV secolo.


Una serie di teche propongono un fragile ed elegante viaggio nella tradizione cinese delle ceramiche, dalle raffinate forme della dinastia Song alle ricercate elaborazioni della dinastia Yuan.


Come sempre è molto ricca la proposta di eventi collaterali alle mostre, che potete conoscere ed iscrivervi al sito del museo https://www.maotorino.it/ 


MAO – Museo di Arte Orientale
Via San Domenico 11 - Torino