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21/02/19

L’arte fa miracoli





Sul “domenicale” del Sole 24 ore di questa settimana c’è un divertente articolo di Ermanno Cavazzoni che parla della “spiritualità” dell’arte contemporanea che però non sembra capace di fare miracoli.

Dissento molto da questa visione un poco parziale in quanto ritengo che l’arte contemporanea in realtà fa un grande miracolo, trasforma il ciarpame in oro, come i migliori alchimisti del medioevo, capace con la formula magica di un astruso testo di far diventare pregiato qualsiasi oggetto che sia “toccato” dall’artista, tutto questo grazie al patinato sistema dell’arte contemporanea.

Basta andare a certe fiere per scoprire centinaia di inutili oggetti che attraverso capriole di significati e un ampio uso di paroloni e stranezze varie, fra storia e miti, diventano oggetti portatori di elevati valori e soprattutto di incrementarne il valore materiale.

Oramai sono trascorsi decenni dalle prime sperimentazioni concettuali e anche questo settore è diventato noiosissimo ma funzionale a trasformare l’investimento produttivo di manufatti, spesso industriali, in apparenti oggetti artistici, il tutto condito dalla solita strategia impaginativa dello spazio rarefatto e da una certa atmosfera cultural-mondana.

Vedremo col tempo che cosa rimarrà, ma già in questi decenni di frequentazioni di mostre, gallerie, fiere e biennali, ho visto passare centinaia di inutili oggetti con stupendi testi di cui ben poco, alla fine, è rimasto.