Flussi e riflussi dell'arte, ecco l'interessante caso di James Lee Byars, figura che mi ha sempre affascinato molto, per la sua completa dematerializzazione dell'opera e per questo suo stile fra il magico e il burlesco.
Pareva che la sua capacità di astrazione fosse totale ma da alcuni mesi sta nuovamente mutando ricomparendo, le sue opere, sempre più negli eventi espositivi, forse in modo troppo eccessivo.
Situazione simile a quella di Gino De Dominicis, che appena era mancato, ha avuto un exploit espositivo che per fortuna è stato poi ridimensionato, salvaguardando così il suo agire molto centellinato.