Presso
lo spazio Barriera in via Crescentino a Torino, è in corso la prima
tappa di un articolato progetto ideato da Sergey Kantsedal e Veronica
Mazzucco che vuole relazionare questo storico spazio collezionistico
col noto quartiere di Barriera di Milano, attivando nuove relazioni
alla cultura delle arti visive.
Nel
suo complesso il progetto viene proposto come un corpo da animare,
ogni tappa prederà infatti un titolo, la prima Individualità. Essa
è strutturata dal collettivo Apparatus 22, con uno sguardo interiore
alla funzionalità di questa realtà. La collezione, che giace
archiviata, viene posta come start svelato e propositivo, elemento di
conservazione ma anche potenziale culturale che può essere
condiviso.
Parallelamente
sono poste alcune opere, in forma di aste ricoperte di tessuti di
diversi materiali, parte di un progetto sulla multiculturalità, in
cui la differenza viene posta in contatto visivo e percettivo,
diversità che può essere di tipo razziale, economica o culturale.
A
questa prima azione seguirà quella di Hannes Egger, Corpo, che si
amplierà con un intervento comunitario sul restante spazio
espositivo, rendendolo attimo nel suo essere vissuto.
Il
22 Aprile saranno Cose Cosmiche, Mondo, con una passeggiata
trasversale nel quartiere.
Il
progetto si concluderà poi il 28 Aprile, con Stefano Fiorina, Sogni,
che strutturerà un momento conclusivo in forma di festa. Il tutto
sarà seguito dal radio di quartiere Banda Larga.
Si
tratta di un valido progetto, molto ben articolato e fiducioso di
questo momento di conoscenza territoriale. Un tentativo di ampliare
una passione, quella per l’arte, vissuta in modo più riservato per
aprirla a nuove sensibilità.