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17/04/17

I laboratori di Casa Cafausica





Per il secondo anno la Fondazione Lac o Le Mon, centro per la ricerca e la sperimentazione artistica, iniziato da Emilio Fantin, Luigi Negro, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti e Luigi Presicce, apre le porte per accogliere ospiti che abbiano il desiderio di condividere conoscenze ed esperienze, tempi e desideri, cibi e pratiche, pensieri e luoghi.
La sede della Fondazione, la “Casa Cafausica”, dove si svolgeranno le attività, è un grande casale dell’inizio del Novecento, di altissima qualità costruttiva, rimasto sostanzialmente integro dal momento della sua edificazione. La Casa è circondata da un ampio parco di circa due ettari con alberi di alto fusto, ulivi e alberi da frutta, ed è affiancata da un hortus conclusus con agrumeto.
Casa e parco costituiscono il sito ideale per la creazione di “comunità di indagine” che possano proporre un tema alla discussione comune, intraprendere la conoscenza e l’approfondimento di pratiche costruttive o laboratoriali ovvero giungere a sperimentare forme di vita che non rispondano né alla logica produttivistica né a quella della vacanza, né all’efficientismo né all’inerzia, ma che siano invece basate sulla condivisione e la circolazione di saperi, risorse, attitudini, abilità.  
Le qualità architettoniche, estetiche e paesaggistiche del luogo sono tali per cui il periodo di residenza sarà comunque caratterizzato da forme di attenzione e cura verso la casa e verso il parco: siamo infatti convinti dell’importanza di operare un tentativo di integrazione tra conoscenze che si stanno scambiando e luoghi che si stanno abitando insieme. 
Il progetto di utilizzabilità comunitaria della Casa Cafausica è legato a una opzione radicale di auto-sostenibilità energetica e di “zero scarti”; un’opzione che rappresenta, per la Fondazione Lac o Le Mon, un impegno da condividere con tutti gli ospiti, di grande importanza anche formativa.     
L’invito a venire a passare un periodo di residenza è rivolto non soltanto ad artisti e curatori, ma anche a coloro che abbiano il desiderio di mettere in discussione le appartenenze disciplinari, e di proporre forme di ibridazione e collaborazione fra i diversi ambiti artistici (arti visive, musica, teatro, danza ecc.)
Le condizioni dell’ospitalità e della partecipazione, così come le indicazioni sulle attività che si svolgeranno nei prossimi mesi presso la Fondazione, sono qui di seguito. Notizie sul progetto in generale e sulle attività già svolte, con immagini della Fondazione e informazioni pratiche si trovano su www.lacolemon.tk.

Emilio, Luigi, Giancarlo, Cesare, Luigi

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Incontri e corsi alla Fondazione Lac o Le Mon, estate 2017
Condizioni di partecipazione


1 - La Fondazione per ora può offrire soltanto l’ospitalità essenziale e l'uso di servizi di base (il viaggio è a carico del partecipante); potremo mettere a disposizione qualche branda, stuoie, materassi e lenzuola. La Casa è arredata a uno stadio solo iniziale, è quindi richiesto spirito di adattamento. Chi vuole può portare la tenda e campeggiare nel parco; è opportuno in ogni caso portare con se asciugamano, sacco a pelo ed eventualmente stuoia o materassino. La Casa persegue l’obiettivo dell’auto-sostenibilità energetica integrale; di conseguenza l’uso di acqua ed elettricità sarà necessariamente ridotto all’indispensabile. Si fa presente, per esempio, che non è previsto l’uso di lavatrici. Per quanto riguarda il cibo, la preparazione di tutti i pasti potrà avvenire in sede. A ogni partecipante, oltre alla collaborazione nell’approvvigionamento e nella preparazione, sarà richiesta una piccola somma giornaliera (15 euro) per acquisto cibo e contributo spese vive di manutenzione della casa.
2 – Nei mesi fra giugno e settembre è prevista un'attività di seminari, laboratori, comunità di indagine, il cui calendario è indicato di seguito (alcune date potrebbero cambiare). Salvo diverse indicazioni, la partecipazione ai laboratori è gratuita. Poiché, per motivi di spazio, il numero dei partecipanti ai vari laboratori, ovvero dei residenti presenti contemporaneamente nella Casa, sarà necessariamente limitato a circa venti persone, si richiede un impegno preciso per chi si prenota, per l'intero periodo della attività che si intende seguire. In caso di disdetta, si chiede di avvisare al più presto.
3 – per informazioni relative alla Fondazione in generale scrivere a lacolemon@gmail.com; per informazioni relative ai singoli laboratori, scrivere all’indirizzo email indicato di volta in volta qui sotto.


Laboratori  2017
 


2–6 giugno 
Sulla tessitura dell’ipertesto, gruppo di studio sulle forme d'artigianato re-inventato (si intendano queste come forme contemporanee d'arte?)
A cura di Arianna Fantin e Giacomo della Maria 
Creazione di un gruppo di studio, discussione e confronto, nel quale affrontare un cammino critico percorrendo il crinale che separa la cosidetta arte contemporanea dalle arti "manuali". Vorremmo parlare delle forme di artigianato nate da pratiche re-inventate e prive di tecniche collaudate o legate alla tradizione. Parlando di queste forme vorremmo capire in che modo esse abbiano un legame e un valore per la contemporaneità. "non si tratta di 'produrre un oggetto' fine a sé stesso, bensì di attraversare l'esperienza manuale come un viaggio antropologico o un’esperienza meditativa e contemplativa. Quest'attitudine fa sì che l'azione manuale prescinda dalla produzione in sé e diventi un atto significativo in quanto esperienza tanto la persona che lo compie che i suoi spettatori/utilizzatori.” (Van Tin, 2017). 
Per info scrivere a ariannafantin@gmail.com 


21–29 giugno 
Il corpo tra antropologia, danza e psicologia
A cura di Andrea Carlino con Alexandre Roccoli 
Il laboratorio intende innestare la creazione contemporanea sui relitti e i frammenti della memoria tradizionale, collettiva e individuale, partendo dall’eredità contadina del Salento. La produzione contemporanea di Alexandre Roccoli su memoria, tessitura e tarantismo, sarà il terreno di un confronto serrato con ricercatori, storici, antropologi e etnomusicologi sul tema della gestualità rituale. Il laboratorio ha l’obiettivo di realizzare una performance pubblica al termine del periodo di residenza.
Per info scrivere a Andrea.Carlino@unige.ch


1–8 luglio 
Sul perimetrale
A cura di Gian Paolo Renzi
Il perimetro è una misura geometrica data dall'unione di lati, è lo spazio liminale di passaggio, o più genericamente come quella zona di transizione tra interno ed esterno, tra dentro e fuori; è il marginale, è il confine, è la cornice. Il confine è il luogo dove le definizioni si fissano, oppure possono venire meno; barriera che struttura l'identità, oppure membrana osmotica che consente una vita "simbiotica", partecipata, fra interno ed esterno. Con questo laboratorio si lavorerà sul muro di cinta della casa cafausica, con l’obiettivo di creare una “galleria perimetrale” aperta alle trasformazioni, uno spazio di intervento collettivo a cui possano partecipare vari artisti.
Per info scrivere a  renzigianpaolo@gmail.com


10–23 luglio
Omaggio ai caduti
A cura di Laura Perrone
Alcuni mesi fa, il passaggio di una forte tromba d'aria in fondazione ha abbattuto decine di alberi, lasciando dietro di sé un ambiente sospeso e carico di tensioni. “Omaggio ai caduti” è una pratica di ascolto e di attenzione, con e su gli alberi caduti, e in generale sulle fragilità e sulle forme di persistenza della vita. E’ una forma di cura che sta nella ritualità dei momenti, nell’intimità, nella ripetizione dei gesti. “Omaggio ai caduti” è anche la circostanza in cui esporre, come sintesi e formalizzazione del processo, alcuni lavori artistici realizzati in questo periodo. 

Per info scrivere a perronelaura@gmail.com


24–30 luglio
Viventeseminario di osservazione e riflessione sull’organicità dell’individuo, di piante e animali
A cura di Corrado Chiatti
Avvicinare i corpi a quelli degli animali e delle piante, osservarne le strutture organizzative e le modalità di relazione e comunicazione in funzione di una messa in discussione della centralità dell’essere umano. Lo scopo del Seminario è quello di innescare un processo collettivo di analisi percettiva, corporale e spirituale attraverso un’immersione nell’ambiente che miri a ridisegnare la cartografia delle alterità. Si sarà continuamente all’interno di una doppia dimensione di contatto e discussione, sperimentando pratiche, giochi e creazioni che possano entrare in relazione con la vita dei viventi, le loro forme e le loro strutture.
Per info scrivere a corrado.chiatti@gmail.com 


4-6 agosto
Estetica dell’impercepibile
Pratiche meditative e oniriche per un’elaborazione artistica delle immagini interiori
a cura di Emilio Fantin
É un’esperienza che si snoda attraverso momenti di meditazione, analisi logico razionali, racconti di sogni e processi artistici collettivi. S’intende coniugare l’aspetto razionale, legato al nostro stato di veglia, con quello irrazionale tipico dello stato di sonno e del sogno. La ricerca si fonda sulla volontà di superale il dualismo ”materiale-immateriale”, in modo che uno sia espressione dell’altro. Per fare questo è necessario rompere la separazione tra oggetto e soggetto per arrivare a una consapevolezza che Jean-Luc Nancy ha ben evocato nella sua espressione “essere singolare plurale”.

Questo laboratorio prevede una quota di iscrizione. Per info scrivere a fantinemilio@gmail.com 



7–13 agosto
Le insolite storie degli oggetti dimenticati.
Scavo nella terra e nell'immaginazione 

a cura di Giuseppe De Mattia e Chiara Argentino
È un laboratorio di scavo in cui i partecipanti, dopo aver scelto una zona dei giardini e dei terreni della Fondazione, scaveranno alla ricerca di oggetti dimenticati, perduti, buttati e sepolti dalla terra e dal passare del tempo. Una volta individuati, disseppelliti e ripuliti, gli oggetti si attiveranno diventando i protagonisti delle serate di discussione in cui si immagineranno collettivamente le storie che hanno vissuto e che vivranno. Nel corso della settimana ogni partecipante penserà ad una forma di restituzione degli oggetti rinvenuti.
Per info scrivere a argentino.chiara@gmail.com
  

16–22 agosto
Osservazione delle cose stellari 
a cura di Osservatorio ARTURO (Sara Alberani, Samuel Mello) 
Il terrazzo e i giardini di Lac o Le Mon abitati per 7 giorni di osservazione del cielo e dei suoi fenomeni. Ci si preparerà a 3 notti di veglia e 3 giorni di sonno promuovendo il buio notturno nei paesi limitrofi, soffermandosi sul lavoro di chi già ha indagato l’alto, portando la nostra attenzione sulla lettura di testi a tema e contemplando le volte stellate di chiese, basiliche e cappelle del luogo. Le notti di veglia saranno in qualche occasione guidate da un astronomo e dall’uso di un telescopio per portare la contemplazione su di un canale collettivo, proponendo un’osservazione di carattere mitopoietico, emotivo, filosofico, scientifico.
Si può inventare una nuova costellazione su cui disegnare le nostre mitologie?

Per info scrivere a osservatorioarturo@gmail.com

23–31 agosto
Per una lingua minore, un miscuglio schizofrenico
A cura di Carolina Rossi Casanovas e Mattia Solari, con Cesare Pietroiusti
“Di grande, di rivoluzionario non c’è che il minore” (Deleuze & Guattari). Lingua minore, lingua marginale, lingua nomade che si sposta e si trasforma, moltiplicandosi negli interstizi del suo percorso. Durante il laboratorio si rifletterà sull’uso che si fa del linguaggio e si proverà a produrre un nuovo orizzonte linguistico che permetta a diversi mondi di coesistere. La sperimentazione e la condivisione di particolari espressioni linguistiche, parole, modi di dire, caratteristiche fonetiche ed etimologie costituiranno il terreno comune su cui costruire empiricamente e fisicamente una “lingua minore”, in bilico su una sobria linea rivoluzionaria. Da sostanza immateriale la lingua si trasformerà in macchina collettiva d’espressione, attraverso la creazione condivisa di un libro, in cui parole, ideogrammi, calligrammi, poesie, paroliberismi, prenderanno forma fisica, lasciando una traccia delle sperimentazioni emerse. Per info scrivere a carolina.rossicasanovas@gmail.com


2–9 settembre
Dioniso un dio liquido e molteplice (II) - Possibilità performative de "Le Baccanti" di Euripide
A cura di Cesare Pietroiusti e Andrea Lanini (con la presenza, almeno ideale, di Iacopo Seri).
Gruppo di studio e di sperimentazione sulle ritualità dionisiache e sulla produzione artistica, ideativa e discorsiva in stato di ebbrezza da vino. Il gruppo approfondirà da vari punti di vista (storico-artistico, mitologico, psicologico, linguistico ecc.) la figura di Dioniso a partire, in particolare, dal testo de “Le Baccanti” di Euripide. L’intento di questo laboratorio è infatti anche quello di esplorare diverse modalità performative che, grazie ad analisi filologiche, suggestioni visive e stati mentali alterati, possano essere stimolate da questo grande e classico pezzo teatrale. 
Per info scrivere a cesarepietroiusti@gmail.com