Fino all’età di 21 anni Luger ha vissuto a Caracas, Venezuela. Ha studiato pittura alla
Scuola d’Arte “Armando Reverón” e con Adriana Cifuentes. Ha studiato anche social
communication, graphic design, fotografia e commercio internazionale. Per anni ha
vissuto in varie città europee per poi stabilirsi a Milano dove ha aperto la “Federico Luger
Gallery”.
Negli anni la ricerca artistica di Federico Luger si è concentrata sempre più sul sistema
dell’arte e la sua fruizione: in quale contesto l’opera diviene oggetto d’arte?
Per Luger
anche il progetto della galleria è stato un atto artistico, un processo attraverso il quale
trovare risposta a numerosi interrogativi sul fenomeno dell’arte.
Interessato in particolare a determinati aspetti della vita contemporanea - sharing
economy, flussi di informazione, decentramento della produzione, la coesistenza di
culture diverse, il diluire dell’ego - nella sua pittura si manifesta una riflessione sulla fine
del monocromo attraverso i suoi elementi formali più essenziali: il colore e la materia.
Nei lavori esposti, prodotti nell’ultimo anno, emerge la sua interpretazione
dell’intervento artistico quale elemento catalizzatore di cambiamento.
Ironico e dissacrante, Federico Luger include però anche un aspetto poetico nelle sue
immagini che realizza con medium e tecniche differenti funzionali alla
contestualizzazione dell’opera.
La mostra rimarrà allestita fino a sabato 10 dicembre 2016