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05/11/16

I vincitori sono... Sardi per l'arte Back to the Future / Reda / Fondazione Ettore Fico / Illy.


Prosegue dinamicamente la fiera torinese tra i tanti eventi c'è l'assegnazione dei premi,  oggi alle 17.30 sono stati resi noti i vincitori di tre dei sette premi che accompagnano Artissima 2016: 


Il Premio Sardi per l’arte Back to the Future, nato dalla partnership con la Fondazione Sardi per l’Arte e del valore di 5.000 euro, viene assegnato alla galleria che nella sezione Back to the Future presenta il progetto più meritevole in termini di rilevanza storica e di presentazione dello stand. Il premio è stato assegnato alla Galerie in situ – Fabienne Leclerc di Parigi con un progetto su Lars Fredrikson.

Il Premio Reda, nato la scorsa edizione in collaborazione con Camera – Centro Italiano per la Fotografia, al quale partecipano gli artisti che espongono ad Artissima con età massima di 35 anni, sostiene la ricerca delle nuove generazioni che utilizzano il linguaggio fotografico. Il vincitore avrà la possibilità di realizzare una pubblicazione monografica con un prestigioso editore del settore. Il premio è stato assegnato a Joanna Piotrowska presentato dalla galleria Madragoa (Lisbona), New Entries.

Il Premio Fondazione Ettore Fico, istituito nel 2009 dalla Fondazione Ettore Fico, promuove il lavoro di artisti emergenti ed è assegnato a un artista tra tutti quelli esposti ad Artissima in ogni sezione. Il premio, del valore di 5.000 euro è stato conferito a Gian Maria Tosatti presentato dalla galleria Lia Rumma, Main Section.



Nel corso della giornata odierna alle 14.30 è stato proclamato anche il vincitore del Premio illy Present Future, sostenuto da illycaffè dal 2001, assegnato all’artista considerato più interessante nella sezione Present Future dedicata ai talenti emergenti. Si è aggiudicato il riconoscimento Cécile B.Evans, presentata dalla Galerie Barbara Seiler di Zurigo con l’opera What the heart wants, (2016).


Le premiazioni degli altri riconoscimenti in calendario ad Artissima saranno proclamati secondo il calendario:



Sabato 5 novembre
17.30    VIP Lounge    >> Mutina Project “This is not a Prize”
20.30    iQOS Embassy >> Premio Owenscorp
                                                           c/o Casa del Pingone in Torino città   

Domenica 6 novembre


15.00     Per4m stage   >> Prix K-Way Per4m


Vediamo ora un poco di dettagli partendo dal primo che è stato assegnato.
Cécile B. Evans (Cleveland, USA, 198) è la vincitrice della sedicesima edizione del Premio illy Present Future, sostenuto da illycaffè dal 2001 e assegnato all’artista considerato più interessante nella sezione Present Future dedicata ai talenti emergenti.
Cécile B. Evans è stata presentata da Galerie Barbara Seiler di Zurigo con l’opera What the heart wants, (2016).

Il premio è stato conferito oggi da Carlo Bach, direttore Artistico di illycaffè, Sarah Cosulich, direttrice di Artissima e Carolyn Christov-Bakargiev direttrice di Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – GAM.

La giuria tecnica del premio, composta da Carolyn Christov-Bakargiev (Direttrice, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea – GAM, Rivoli-Torino), Bart van der Heide (Curatore Capo, Stedelijk Museum, Amsterdam), Verena Hein (Curatrice, Museum Villa Stuck, Munich), Nicoletta Fiorucci (Collezionista e Fondatrice, Fiorucci Art Trust, London) ha individuato il vincitore tra una rosa di 20 artisti con la seguente motivazione:

“Il lavoro di Cécile B. Evans offre una visione e una forma del futuro dove l’interfaccia tra la dimensione digitale e quella corporea è strutturata in modo da esplorare il suo impatto sullo sviluppo della soggettività umana.”

La giuria ha inoltre ritenuto di assegnare una doppia menzione speciale ad altri due talenti in fiera. La prima è stata conferita a Renato Leotta, presentato dalle gallerie Fonti (Napoli) e Mandragoa (Lisbona), per le forme riflessive e sofisticate attraverso le quali l’artista osserva elementi della realtà e li configura poeticamente e politicamente in modi impliciti.

La seconda è andata al duo Body by Body (Galleria Chateau Shatto, Los Angeles) per il loro approccio alla ricerca artistica mediante una modalità di networking collaborativo e una varietà di mezzi espressivi incentrati sulle manifestazioni dell’attivismo e del grottesco.


I progetti della sezione Present Future per l’edizione 2016 raccolgono il lavoro di 20 artisti presentati da 22 gallerie, di cui 18 gallerie straniere e 4 italiane, scelti da un Comitato Curatoriale composto dal coordinatore Luigi Fassi (Curatore Arti Visive, Steirischer Herbst Festival, Graz), Anne Faucheret (Curatrice, Kunsthalle Wien, Vienna), Hicham Khalidi (Curatore Associato, Fondation d’entreprise Galeries Lafayette, Lafayette Anticipation, Paris), Sohrab Mohebbi (Scrittore e Curatore Associato, REDCAT, Los Angeles), Wim Waelput (Direttore Fondatore e Curatore, KIOSK, Ghent).


Dal 2012 il Premio illy Present Future offre al vincitore l’eccezionale opportunità di una mostra in uno dei musei torinesi in concomitanza con l’edizione successiva di Artissima.  L'esposizione di quest’anno si tiene dal 4 novembre 2016 al 5 marzo 2017 al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea ed è dedicata ad Alina Chaiderov, vincitrice del Premio illy Present Future 2015.


Grazie alla sensibilità di illycaffè, il Premio illy Present Future offre un contributo importante all’affermazione degli artisti emergenti e conferma il ruolo innovatore di un’istituzione artistica di reputazione internazionale.
Il Premio illy Present Future negli anni ha visto avvicendarsi giovani artisti poi protagonisti della scena internazionale come: Tobias Putrih, Hans Op De Beeck, Gardar Eide Einarsson, Marc Bijl, Hans Schabus, Phil Collins, Jeremy Deller, Dora Garcia, Tue Greenfort, David Maljkovic, Ryan Trecartin, Melanie Gilligan, Rachel Rose e Alina Chaiderov.

Il premio interseca tra loro tre storie parallele: quella degli artisti e delle gallerie che vi partecipano, quella dei curatori che operano ricerche, scelte e inviti, e quella dei direttori museali, collezionisti e professionisti del mondo dell’arte che ogni anno assegnano il premio in qualità di suoi giurati.















Il Premio Sardi per l’Arte Back to the Future è stato attribuito a Gallerie in situ - Fabienne Leclerc di Parigi con un progetto su Lars Fredrikson.Il riconoscimento, nato nel 2014 dalla partnership con la Fondazione Sardi per l’Arte, consiste in un premio di 5.000 euro ed è assegnato alla galleria con il progetto più meritevole in termini di rilevanza storica e di presentazione dello stand.


Hanno partecipato a Back to the Future 2016 19 artisti, presentati da 19 gallerie (3 italiane, 16 straniere) scelti da un Comitato Curatoriale composto dalla coordinatrice Eva Fabbris (curatrice indipendente), Gary Carrion-Murayari (Curatore, Kraus Family, New Museum, New York | Co-curatore, New Museum Triennial 2018), Krist Gruijthuijsen (Direttore, KW Institute for Contemporary Art, Berlin) e Cristiano Raimondi (Responsabile per lo Sviluppo e i Progetti Internazionali, Nouveau Musée National de Monaco).



La giuria internazionale composta da Daniel Baumann (Direttore, Kunsthalle Zurich), Christine Macel (Curatore Capo, Musée National d'Art Moderne – Centre Pompidou, Paris | Direttore, Biennale di Venezia 2017) e Joanna Mytkowska (Direttrice, Museum of Modern Art, Warsaw) ha assegnato il riconoscimento con la seguente motivazione:



“Il Premio Back to the Future Sardi per L’Arte va a Gallerie in situ - Fabienne Leclerc di Parigi per il lavoro di Lars Fredrikson. La commissione ha valutato la pratica dell’artista come particolarmente rilevante dal punto di vista storico e in confronto con la produzione artistica contemporanea per l'inedito legame che crea tra la dimensione sonora e quella visiva. I lavori di Fredrikson, pur molto fisici e basati sulla materia, danno corpo a una dimensione mistica. Le sue opere appaiono disinteressate e autonome nei confronti delle classiche distinzioni tra i media tradizionali, rispetto ai quali si situano in un regno completamente differente.”



La commissione ha voluto riconoscere inoltre una doppia menzione speciale alla galleria Rotwand di Zurigo, che ha portato ad Artissima opere di Klaus Lutz e alla galleria Monitor di Roma con i lavori di Pat O’Neil, con la seguente motivazione:



“La commissione tributa inoltre due menzioni speciali: una all'opera di Klaus Lutz, presentato dalla galleria Rotwand di Zurigo, per la preziosità e il rigore dell'allestimento, che mette in luce l'originalità della pratica dell'artista che usa un personale linguaggio visivo, e una a Pat O’Neill, presentato dalla galleria Monitor di Roma: un pioniere del filmmaking sperimentale negli anni Settanta, capace di declinare il suo approccio di ricerca anche nel medium del collage.”



Back to the Future è la sezione speciale di Artissima dedicata alla riscoperta, attraverso mostre personali, di grandi pionieri dell’arte contemporanea. Per l’edizione 2016 si è concentrata su opere prodotte nel periodo compreso tra il 1970 e il 1989.

Sono numerosi gli artisti che hanno partecipato a Back to the Future dal 2010 a oggi e che hanno avviato da questo momento di riscoperta e visibilità un nuovo percorso di attenzione da parte dei collezionisti e della critica. Tra questi: Kishio Suga nella sezione ad Artissima nel 2014 e in mostra sino a gennaio 2017 all’ HangarBicocca, Tetsumi Kudo, esposto in Back to the Future 2014, le sue opere sono state presentate nella mostra curata da Dahn Vo alla Punta della Dogana durante la Biennale di Venezia 2015 e a gennaio sarà alla Kunsthalle Fridericianum a Kassel, Edward Krasinski in fiera nel 2014 e attualmente in mostra alla Tate Modern Liverpool con una mostra che sarà successivamente allo Stedelijk Museum ad Amsterdam, e Letizia Battaglia, in Back to the Future nel 2013 cui il MAXXI ha dedicato una grande retrospettiva che aprirà il 25 novembre.


Giuria Premio Sardi per l’Arte Back to the Future
Daniel Baumann, Direttore, Kunsthalle Zurich
Christine Macel, Curatore Capo, Musée National d'Art Moderne – Centre Pompidou, Paris | Direttore, Biennale di Venezia (2017)
Joanna Mytkowska, Direttrice, Kunsthalle Zurich





Il Premio Redariconoscimento internazionale, nato la scorsa edizione in collaborazione con Camera – Centro Italiano per la Fotografia, ha l’obiettivo di sostenere la ricerca delle nuove generazioni di artisti che utilizzano il linguaggio fotografico.

Dedicato ai giovani fotografi che espongono ad Artissima con età massima di 35 anni, permetterà al vincitore di realizzare una pubblicazione monografica con un prestigioso editore del settore.

La giuria composta da Tobia Bezzola (Direttore, Museum Folkwang, Essen), Reinhard Braun (Direttore, Camera Austria, Graz), Francesco Zanot (Curatore, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Torino) e Giovanna Silva (Editore, Humboldt Books, Milano) ha assegnato il riconoscimento con la seguente motivazione:

“Il lavoro di Joanna Piotrowska si pone nella tradizione della fotografia – le sue stampe sono analogiche, le sue riprese fedeli a ciò che si vede nelle opere finali – offrendo una inedita combinazione tra rappresentazione della realtà e messa in scena. In ogni caso, il soggetto principale delle sue immagini è invisibile, risiedendo nella tensione che si forma tra i diversi individui e i vari elementi che rientrano nelle sue inquadrature. Realtà e finzione, visibile e invisibile: la ricerca di Piotrowska procede per opposizione, mette sempre in discussione ogni certezza, rifugge il comfort di qualsiasi livello di sicurezza, lasciando lo spettatore (come i soggetti) in uno stato di costante sospensione. Anche la scienza (antropologia, psicologia, fisiologia...), che rientra tra gli strumenti privilegiati del suo processo produttivo, non fornisce alcun sollievo. Di fronte alle immagini di Joanna Piotrowska ci sentiamo costantemente indagati ed esitanti: costituiscono in questo modo uno specchio della società contemporanea che in questa occasione siamo felici di premiare e di mettere di fronte agli occhi del pubblico.”

L’iniziativa è il risultato della consapevolezza dell’uso eterogeneo della fotografia nell’arte contemporanea e della volontà di individuare linguaggi innovativi che superino la tradizionale definizione del medium fotografico in linea con l’identità specifica e sperimentale della fiera.

Nel corso dell’edizione 2015 il Premio Reda è stato vinto dal duo composto da Calla Henkel (1978, Boston, USA) & Max Pitegoff (1988, Minneapolis, USA) con l’opera Times, Berlin, Spring, 2013, presentati dalla galleria Isabella Bortolozzi, Berlin, nella Main Section.

Domenica 6 Novembre alle ore 14.00 presso il Book Corner di Artissima, il libro del duo Berlin, Zürich, Zürich, Berlin, Berlin, Berlin, Berlin, London, edito da Humboldt Books, con Giovanna Silva (editore) e Francesco Zanot (curatore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia).

Giuria Premio Reda
Tobia Bezzola, Direttore, Museum Folkwang, Essen
Reinhard Braun, Direttore, Camera Austria, Graz
Francesco Zanot, Curatore, Camera – Centro Italiano per la Fotografia, Torino
Giovanna Silva, Editore, Humboldt Books, Milan



 



Il Premio Fondazione Ettore Fico è stato attribuito a Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) presentato dalla galleria Lia Rumma, Main Section.


Il riconoscimento, del valore di 5.000 euro, è stato assegnato a un artista tra tutti quelli esposti ad Artissima in ogni sezione. Istituito nel 2009 dalla Fondazione Ettore Fico promuove il lavoro di artisti emergenti.

La giuria, composta da Letizia Ragaglia (Direttore, Museion, Bolzano), Andrea Viliani (Direttore, MADRE, Napoli), Andrea Busto (Direttore, MEF – Museo Ettore Fico, Torino), Renato Alpegiani (collezionista), ha assegnato il riconoscimento con la seguente motivazione:
“Interpretare l’arte come un’esperienza radicalmente pubblica. Accogliere la complessità, nelle sue potenzialità conoscitive - invece di rifiutarla o semplificarla - per raccontare la nostra contemporaneità. Declinare un’esperienza dell’arte in cui passato, presente e futuro, dimensione intima e comunitaria, utopie e conflitti, radicamento e spaesamento, dialoghino fra loro. Nella loro articolazione fra gli ambiti delle arti visive, dell’architettura e della performance, nella loro impostazione basata su una rigorosa ricerca documentaria e sul campo, nella loro relazione fra la dimensione del processo e quella della realizzazione finale, le opere e i progetti di Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) sono diari, memoriali, esplorazioni a lungo termine, spesso strutturate in veri e propri cicli, dei concetti di identità e comunità di Storia come “storie”.  In cui si intrecciano, in una sintesi dinamica e frammentaria, elementi letterari, filosofici, sociologici, antropologici, che restituiscono un senso inevitabilmente politico e una funzione necessariamente complessa all’esperienza di cosa possa intendersi, oggi, per “arte pubblica”. In un’ideale prosecuzione dell’azione di affiancamento e supporto che il Premio Ettore Fico ha fornito in questi anni, e intende fornire in futuro, anche alle ultime generazioni di artisti italiani, individuando e sostenendo, nel dialogo fra ricerca artistica nazionale e internazionale, artisti emergenti che si siano già segnalati per il loro profilo di ricerca e sperimentazione, il Premio Ettore Fico è conferito, quest’anno, a Gian Maria Tosatti.”



Giuria Premio Fondazione Ettore Fico
Letizia Ragaglia, Direttore, Museion, Bolzano
Andrea Viliani, Direttore, MADRE, Napoli
Andrea Busto, Direttore, MEF – Museo Ettore Fico, Torino
Renato Alpegiani, collezionista