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11/01/24

Gianni Caravaggio alla GAM di Torino

 


E' in corso alla GAM di Torino una mostra antologica su Gianni Caravaggio, curata da Elena Volpato.

 L’esposizione si compone di un nucleo di opere realizzate nell’arco di quasi trent’anni di lavoro, dal 1995 ad oggi. Cinque nuove opere sono state prodotte per l’occasione.

Una di queste, una foglia di marmo nero, intitolata Quando nessuno mi vede, è stata collocata nel giardino del museo, all’ombra di un cespuglio. All’interno le fa eco una scultura di marmo verde, speculare alla prima, intitolata Alla luce del sole. Altre opere si rispondono l’un l’altra nel percorso, tracciando relazioni e rispecchiamenti.



Dall’intera mostra emerge il potere evocativo delle opere e delle immagini che, nel presentare se stesse, rimandano sempre anche a ulteriori immagini e ad ulteriori significati. Il pensiero che riconosce tali rimandi è il pensiero per analogiam, dove ogni forma è anche metafora e dove in ogni granello di materia si può riconoscere inscritto l’emblema del tutto. Il pensiero per analogia trova nel finito la memoria dell’infinito e nella più piccola realtà la presenza di quanto ci sovrasta: i visitatori troveranno tra le opere un panno posato a terra, una coperta nera ricamata di stelle bianche, disposte in un preciso ordine. Il loro disegno ripeterà la posizione delle costellazioni sopra Torino il 31 ottobre alle sei della sera, giorno e orario di inizio dell’inaugurazione. I visitatori si troveranno così inclusi in un perfetto rispecchiamento tra il microcosmo del ricamo e il cielo sopra il museo.

La mostra dedicata all’opera di Gianni Caravaggio è la terza di un ciclo rivolto al lavoro di artisti italiani, di volta in volta accostato ad alcune riflessioni di poetica. La prima esposizione del 2021 trattò il pensiero dalla contraddizione in una collettiva di cinque artisti. La seconda ha considerato il pensiero metamorfico, nella mostra Hic sunt dracones del 2022, in un dialogo tra un’artista e un collettivo. In questa personale si evidenzia il pensiero per analogia.



“In tutte queste esposizioni il piano della riflessione è stato suggerito dal tessuto espressivo delle opere esposte. Si è evitato di presentare delle collettive di molti artisti per far sì che il tema non si sovrapponesse come una griglia interpretativa sovradeterminata, ma fosse la voce individuale delle opere a precisare i percorsi del pensiero. – scrive Elena Volpato – Contraddizione, metamorfosi e analogia sono tre territori dell’indefinito che la filosofia, sin dalla sua nascita, ha cercato di espungere come forme aberranti, contrarie alla logica, alla razionalità e al pensiero scientifico deduttivo, relegandole allo spazio del mito, dell’immaginazione simbolica e prescientifica. Rappresentano però, non solo alcuni dei processi più naturali con cui la mente umana dà senso all’esperienza del mondo, ma sono il terreno stesso di nascita dell’espressione poetica e artistica. In questo senso, i percorsi sviluppati nelle tre esposizioni non sono né “temi” né “contenuti”. Sono il nucleo essenziale della natura di quanto chiamiamo arte, la cui autenticità sta nelle forme di eccedenza del senso, in un oltre del significato che supera il piano della realtà letterale. L’opera d’arte vive in quello spazio dell’espressione che è ineffabile eppure necessario ed è lì che ogni lettura o tentativo di interpretazione dovrà provare ad incontrarla.”

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo di Corraini Edizioni, con scritti di Gianni Caravaggio, Elena Volpato e Federico Ferrari.

Si ringraziano la Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che hanno acquisito negli anni passati alcune importanti opere di Gianni Caravaggio per la collezione della GAM.