The Circle è un importante progetto fotografico che, le Gallerie d'Italia presentano negli spazi di Torino, supera la dimensione artistica per essere azione attiva di riflessione e cambiamento.
L’Economia Circolare è definita dall’Unione Europea come “un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile”. A cinquant’anni dalla sua teorizzazione, la Circolarità è ad oggi una delle più promettenti, ed ambiziose, strategie alla base della creazione di un futuro sostenibile da un punto di vista sia ambientale, che produttivo ed industriale. Parole come ricircolo, riuso, riciclo hanno iniziato a popolare sempre di più valutazioni e analisi sulle politiche di lungo termine e sul nostro potenziale di ricchezza, andando nel tempo ad individuare i punti chiave del problema: come gestire la fine delle risorse primarie, l’illusione di una crescita esponenziale o la gestione degli scarti.
Questa iniziativa fotografica racconta la rivoluzione delle soluzioni possibili. Risultato di un progetto di ricerca di lunghissimo respiro, Luca Locatelli ha documentato le buone pratiche, sperimentazioni, ambizioni e percorsi di questa nuova utopia. Il suo impegno decennale nel tema si condensa nelle storie commissionate dalle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, presentate per la prima volta in un contesto espositivo unitario in questa mostra.
Il percorso espositivo offre un viaggio attraverso l’Europa della sperimentazione e dell’avanzamento industriale sostenibile, toccando temi come la geotermia, il riciclo tessile, la riconversione di aree industriali dismesse, l’alimentazione. Le storie raccontano esperienze reali di Nature Based Solutions, azioni intraprese per proteggere, sostenere e ripristinare gli ecosistemi naturali, che quando applicate ai modelli industriali e produttivi hanno la potenzialità di innescare quella Trasformazione Culturale (Cultural Transformation) necessaria per cambiare il corso delle cose. Le immagini, accompagnate da infografiche create per questa occasione dalla visual and information designer Federica Fragapane, raccontano di esperienze e realtà in cui altissima ingegneria, artigianato e sapienza ancestrale vanno di pari passo per creare uno spazio in cui la Natura torni al centro, in cui la conoscenza e la sapienza umana si pongono al servizio delle forze ambientali per poter beneficiare della loro potenza, senza cercare di addomesticarle e imprigionarle: quelle Nature Based Solutions che più di tutte le altre ci offrono le maggiori possibilità di riuscita. Ci mostrano come la tecnologia più avveniristica e l’intuizione dell’autoproduzione possano entrambe contribuire allo stesso scopo - la chiusura del cerchio, la possibilità di un sistema perpetuo. La possibilità di una riuscita.
La mostra, a cura di Elisa Medde, realizzata col supporto specialistico della Ellen MacArthur Foundation - la maggiore fondazione al mondo impegnata a sostenere la Circular Economy e di cui Intesa Sanpaolo è dal 2015 l'unica istituzione finanziaria con il ruolo di Strategic partner – e con la collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo, è accompagnata da un catalogo edito da Gallerie d’Italia / Skira.
In occasione della mostra viene presentato un ricco palinsesto, per il tradizionale public program #INSIDE del mercoledì, con talk e incontri legati al tema dell’Economia Circolare
Sono anche proposti alcune iniziative speciali, come la diffusione fuori dagli spazi museali delle Gallerie d’Italia – Torino degli scatti di Locatelli che si propongono in città, con una serie di immagini di mostra diffuse attraverso tram, poster e cartoline culturali negli spazi pubblici torinesi. Un’iniziativa che ha il duplice obiettivo di avvicinare il pubblico al messaggio chiave del progetto, che vede nella circolarità una soluzione economico-ambientale a lungo termine, nonché offrire accessibilità digitale ad alcuni contenuti della mostra (attraverso la scansione di QR code dal proprio smartphone).
L’operazione contribuisce alla condivisione di immagini iconiche che spaziano dal riciclo aeronautico col progetto PAMELA per lo smantellamento e riciclaggio di aerei dismessi, all’allevamento di mitili della Galizia, come esempio di produzione alimentare integrata, per finire con la riqualificazione di un’ex miniera di carbone in Germania, trasformata oggi in un museo a cielo aperto.
Inoltre, con l’obiettivo di stimolare nei giovani il valore del rispetto dell’ambiente, della sostenibilità e della condivisione, la Fondazione offrirà agli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado una formazione online gratuita dedicata ai temi della mostra, facilitando così il loro coinvolgimento e quello degli studenti e delle studentesse.
La mostra è inoltre inserita nel programma de La cultura dietro l’angolo che propone attività ed eventi diffusi nelle circoscrizioni della città con lo scopo di portare la cultura a poca distanza da casa, ovunque si abiti, creando nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione.
AWorld
Inoltre, nell’ambito della Missione Proteggere l’Ambiente dell’Obiettivo Pianeta, Fondazione Compagnia di San Paolo attiverà una challenge digitale di citizen engagement con AWorld, la piattaforma ufficiale della campagna ActNow delle Nazioni Unite contro il climate change e a sostegno di tutti i 17 SDGs dell’Agenda 2030.
Il tema “economia circolare”, focus della mostra fotografica, sarà anche il fulcro dell’attività educativa e di coinvolgimento proposta dall’App Aworld che, infatti, pubblicherà, tra settembre 2023 e febbraio 2024, 5 nuovi percorsi, con relativi episodi, che indagano e affrontano il tema dell’economia circolare e di come questa possa essere applicata nella vita quotidiana a salvaguardia del benessere del Pianeta.
La sfida attraverso l’App ha quindi l’obiettivo di coinvolgere, educare e stimolare competitività positiva per generare iniziative misurabili e tracciare le attività compiute dagli utenti che aderiranno all’iniziativa, portando la mostra anche fuori dai confini museali.