Oggi ultima giornata di Artissima, si concludono i principali eventi ma proseguono le tante stupende mostre che sono state inaugurate, come l'intervento Alert di Michal Rovner alla Fondazione Merz, Arthur Jafa alle OGR, il bel progetto Budda 10 al MAO, o la mostra HIC SUNT DRACONES. Chiara Camoni ~ Atelier dell'Errore" alla GAM di Torino.
Poi ovviamente tutte le gallerie torinesi hanno presentato importanti progetti che saranno visibili fino a fine Dicembre.
Come da tradizione al mattino si parte dalla colazione da Barriera dove c'è la mostra personale "TunState" di Aslı Çavuşoğlu ispirata al tardigrado, un organismo capace di rallentare o arrestare temporaneamente le proprie funzioni biologiche per anni o decenni in presenza di temperature estreme, come in una botte.
Ma anche tutte le gallerie del TAG offrono colazione dalle ore 9,30 alle 11,30.
Oggi potete dedicarlo a scoprire i tre progetti dell'iniziativa So will your voice vibrate (Così vibrerà la tua voce), tre installazioni sonore sono state selezionate da Luigi Fassi, direttore di Artissima, in collaborazione con i direttori dei musei.
Al MAO Charwei Tsai presenterà l’opera sonora AH (2011), un video creato originariamente per uno spazio pubblico in occasione del Festival “Tapestry of Sacred Music” di Singapore.
L’operacelebra la diversità e l’armonia religiosa nel mondo utilizzando voci di persone con vari timbri vocali che cantano “Ah”. “Ah” è una sillaba sacra che molte grandi religioni usano in espressioni ritualistiche e votive come ad esempio: “A- llah”, “A-men”, “A-mitabah”, “A-lleluia” e “A-OM”. Il lavoro aspira a istigare un senso di pace interiore e di leggerezza dentro noi tutti.
La GAM aderisce al progetto presentando nei suoi spazi l’opera inedita di Riccardo Benassi, Poeticizzare il deserto invece di sapere dove termina.
Originariamente composta nel 2019, come colonna sonora temporanea dello shopping mall/concept store disegnato da Zaha Hadid per City Life a Milano, è ora rielaborata da Benassi in forma di scultura sonora la cui presenza, nello spazio della GAM, agisce attraverso la forza minimale di un segno grafico.
La traccia audio, 4 secondi in loop, è interamente realizzata con la voce dell’artista, attraverso un uso non convenzionale dell’Autotune, una scelta che sottolinea la commistione tra il soggettivo corporeo delle corde vocali e la ‘rettificazione’ oggettivante della griglia digitale.
Benassi riconduce la traccia audio alla tipologia di suoni chiamata Mallwave, un sottoinsieme della Vaporwave, musica pensata per insinuarsi, come un sottofondo quasi inavvertito, nel vuoto psicologico degli ascoltatori distratti, dallo shopping, dalla necessità di spostarsi da un luogo all’altro, dai propri pensieri.
Il dislocamento di quel vuoto nello spazio di un museo che, al contrario, è intessuto di significati e di volontà di ascolto e osservazione da parte del pubblico, rivoluziona la vacuità del centro commerciale e dei cosiddetti non-luoghi del contemporaneo, ne fa realmente la poesia di un deserto incastonato in un’architettura: una proiezione, o il miraggio, di uno spazio che non possiede un termine e forse neppure un tempo.
A Palazzo Madama Darren Bader presenterà Antipodes: musical quartets (2013), un’opera performativa con due quartetti che interagiscono tra loro, uno che suona una partitura classica di Beethoven e il secondo che esegue un brano rock melodico del proprio repertorio.