Come preannunciato dalla neo Presidente #lauramilani, #paratissima riparte, dopo una pausa obbligata dovuta al momento storico e utilizzata appieno per progettarne l’evoluzione. In 15 anni #paratissima è cresciuta, cambiata, ha avuto età diverse, e ora ne compie ancora un’altra, come visione e come respiro, facendo tesoro di tutta l’esperienza acquisita e delle rinnovate energie.
Laura Milani e Olga Gambari condividono lo spirito che dà forma al nuovo progetto: pensare all’arte, alla creatività, alla progettualità come luogo di vita, prima di tutto, e poi di incontro, scoperta, relazione e cambiamento costante.
Paratissima riparta e riapre a maggio con la grande mostra di Peter Lindbergh, Untold Stories.
Laura Milani
“La scelta di affidare a #olgagambari il fil rouge artistico del prossimo futuro di #paratissima è una scelta mirata e felice. Ho riconosciuto in lei professionalità, sensibilità e capacità di visione che saranno elementi indispensabili per attuare e raccontare con puntualità la crescita di questa realtà unica, in profonda trasformazione. Sono entusiasta di intraprendere con lei e con tutto lo staff un percorso fatto di step importanti e coerenti al fine di raggiungere obiettivi ambiziosi. Si apre una nuova era, più articolata e complessa, che potrà contare su molteplici competenze e diversi livelli di intervento.
#paratissima durerà un anno, tutti gli anni. C’è moltissimo da fare e non vediamo l’ora di dare vita a tutti i nuovi eventi in programma. Ringrazio Francesca Canfora per il grande lavoro svolto in tanti anni di passione e dedizione. Francesca resterà a bordo occupandosi in particolare di NICE, il master per curatori che quest’anno passa da una a due edizioni, e di altri possibili progetti in ambito education”.
Olga Gambari
“In questa rigenerazione, i concetti fondamentali dell’identità di #paratissima sono ripresi e mantenuti: l’arte come luogo condiviso, spazio accogliente, sociale dove si è tutti cittadini, con un’energia benefica del rapporto e dello scambio. Un posto dove vivere l’esperienza di un mondo che non è a parte ma cerca il dialogo con tutti i pubblici, che ritiene il territorio di appartenenza importante come quello nazionale, che sceglie di essere sia stanziale sia nomadica, partendo da #torino per arrivare fino a Milano, Venezia, Bologna e poi chissà.
Con questa pluralità di sguardi, ogni campo artistico e concettuale è interessante da conoscere, ogni linguaggio creativo, soprattutto nella dimensione della contaminazione culturale, dell’attraversamento di generi e linguaggi. Una libertà progettuale e di visione intesa come pratica rigorosa, ricerca, cura, labor limae.
Nella nuova impostazione, grandi mostre dialogheranno con i progetti che vedono protagonista l’arte emergente, gli artisti che, al di là di età anagrafiche e percorsi artistici, si affacciano al mondo dell’arte e cercano un confronto e uno spazio per presentare il proprio lavoro. I grandi eventi si trasformano in paesaggi attivatori di temi, aperture, riflessioni. Così come figure di artisti internazionali si rivelano modelli, ispirazione, confronto per le giovani generazioni di artisti ma non solo.
Anche la fiera muta pelle aspirando a diventare una grande galleria d’arte, mostra ed esposizione mercato insieme.
Una galleria d’arte itinerante, che ancora di più lavori sugli aspetti della curatela, di un percorso condiviso in cui accompagnare, valorizzare e sostenere gli artisti che partecipano. Il rapporto degli artisti con #paratissima, dalla selezione al debutto, avrà una valenza formativa, una consulenza su tutti quegli aspetti che risultano fondamentali nell’elaborazione e presentazione del proprio lavoro.
Per #torino, #paratissima vuole essere anche una casa di riferimento, grazie all’ARTiglieria, uno spazio che offre ospitalità a progetti ed eventi di natura diversa. Un luogo familiare che entri nel tessuto culturale quotidiano, in dialogo con realtà diverse, istituzionali così come indipendenti”.