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05/04/21

Cosa ricordarsi di questi ultimi 20 di arte ?

 


Dopo che era uscito il mio articolo su che cosa ricordare di questi ultimi 20 anni ho visto che altri siti hanno affrontato il tema, alcuni anche con delle liste spesso non condivisibili, ma almeno si è affrontato l'argomento, ora dopo una più ampi riflessione ho selezionato questi nominativi che forse potrebbero essere una cifra significativa di questo nuovo ventennio: Petri Halilaj, Pierre Hughey, Shirin Neshat, Ugo Rondinone, Adrián Villar Rojas, Tomas Saraceno, Wolfgang Tillmans e Dahn Vo.

Ma se vogliamo scrivere di opere mi rimangono in mete la serie di Cremaster di Matthew Barney che si conclude nel 2002; l'intervento di Marina Abramović, nel 2010 con la performance The Artist Is Present, 2010 al Museum of Modern Art in New York, curata da Klaus Biesenbach. Il bellissimo lavoro video di Christian Marclay, The Clock che era stato presentato alla Biennale di Venezia 2010.

Poi segnalerei i nuovi tanti spazi, forse anche troppi, che hanno aperto in questi ultimi anni fra cui la Tate Modern nel 2000, soprattutto per notevole Unilever Seriers, il Palais de Tokyo a Parigi, inaugurato nel 2002, e New Museum a New York, aperto nel 2005, per l'Italia l'Hangar Bicocca aperto nel 2004 a Milano, e la marea di fondazione private che in questi due decenni hanno avviati spazi di ogni tipo e dimensione, anche se poi le programmazioni spesso tendono a essere molto ripetitive e poco significative.



Ecco poi alcune mostre che forse hanno segnato un cambiamento:






Voi avete altri ricordi?